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Sanità Pubblica
La salute in Italia e in Europa
La European Commission, in collaborazione con l’OECD e con l’European Observatory on Health Systems and Policies pubblica ogni due anni un corposo report sulla salute e la sanità dei paesi europei, il report Health at a Glance.
Il report è in lingua inglese, ma viene affiancato da una breve sintesi disponibile in tutte le lingue europee.
In questo post si esaminano brevemente alcuni indicatori del report 2024 relativi allo stato di salute; qui si rinvia al confronto con l'Europa degli indicatori relativi ai sistemi sanitari europei.
La domanda cui si vuole poter rispondere è se gli italiani stiano meglio o peggio degli europei e in particolare dei paesi a noi più vicini. I capitoli del report che esaminano la salute sono tre:
1. la durata della vita totale e in buona salute (Living longer, living healthier?);
2. lo stato di salute sia come percepito sia come prevalenza di malattie (Health status);
3. i fattori di rischio individuali per la salute (Risk factors).
La durata della vita e in buona salute

La speranza di vita è passata in Europa da 77,5 anni nel 2000 (73,9 per gli uomini e 81,7 per le donne) a 83,6 anni nel 2023 (78,5 per gli uomini e 84,2 per le donne) con una flessione di poco più di un anno nei primi tre anni della pandemia Covid. In Italia nel 2023 è al secondo posto in Europa dopo la Spagna con 84 anni, 82,5 per gli uomini e 86,5 per le donne.
L'attesa di vita a 65 anni di età in Europa era invece di 17,7 anni, 15,6 per gli uomini e 19,3 per le donne. È sempre anch'essa cresciuta sino al 2019 e poi la flessione durante la pandemia Covid è stata recuperata integralmente nel 2023 a 20,1 anni, 21 per le donne e 18,5 per gli uomini.
Nel 2000 l'Italia è stato il paese europeo con la maggior percentuale di over 65 anni di età. il 18%. Anche nel 2023 l'Italia ha mantenuto questo primato con una percentuale del 24%. Nel 2050, si stima che questa percentuale cresca al 34% ma la Grecia e il Portogallo dovrebbero leggermente superarla.

La stima degli anni di vita in buona salute (HLY) nel 2021 è stata in Italia di 68,1 al terzo posto degli stati UE superata solo da Malta e dalla Svezia. Il calcolo invece dell'attesa di vita aggiustata per lo stato di buona salute pone l'Italia al sesto posto a 70.6 anni preceduta anche dalla Spagna, da Cipro e dal Lussemburgo.

Lo stato di salute sia come auto percepito
L'auto percezione della salute migliora dal 2021 al 2023. Nel 2010 la percentuale di anziani con 65 e più anni che dicono di sentirsi in cattiva o molto cattiva salute era del 27% contro il 25% di media europea. Nel 2023 è stata del 15,5% contro un 18% della media europea.
Nel 2023 il paese con la minor percentuale di anziani che si sentono in cattiva salute sono i Paesi Bassi con un 9% e la peggiore la Lettonia con un 36%. Nel 2010 la Croazia aveva la percentuale peggiore pari al 53%.

Nei tredici anni dal 2010 al 2023 in Italia è anche diminuita dal 49% al 39% la percentuale degli over 65 anni che dichiarano di avere una patologia cronica mentre la percentuale media europea è rimasta costante. L'Italia nel 2023 ha il valore più basso nei paesi europei tra i quali diversi hanno invece avuto un peggioramento dal 2010 al 2023.

Dal 2010 al 2023 in Italia è diminuita dal 64% al 48% la percentuale di over 65 anni di età che dichiara di avere una limitazione di attività per questioni di salute. Anche per questo indicatore la media europea è rimasta quasi stabile mentre per diversi paesi è peggiorata.

Questi indicatori ottenuti con indagini di popolazione possono avere alcuni bias, vuoi per errori di campionamento, vuoi per diversità di comprensione degli stessi termini, vuoi per influsso delle situazioni generali dell'umore della popolazione.
Al di là di questi bias si può comunque ritenere che gli anziani in Italia si ritengano maggiormente in buona salute rispetto a diversi altri paesi europei.
La prevalenza di patologie
In Italia il tasso di mortalità per malattie cardio circolatorie è inferiore alla media europea, maggiore rispetto a Francia e Spagna e inferiore alla Germania. I tassi più elevati sono nei paesi dell'Europa orientale.

L'incidenza dei tumori in Italia è di poco superiore alla media europea, alla Germania ed alla Spagna ma inferiore alla Francia.

Rispetto alla prevalenza di patologie le differenze maggiori sono tra paesi europei occidentali ed orientali; tra i primi le differenze non sono per lo più molto elevate.
Fattori individuali per la salute di rischio

Tra il 2012 ed il 2022 la percentuale di adulti >15 anni che fuma giornalmente è leggermente diminuita dal 22% al 20% ed è leggermente maggiore della media europea. È però preoccupante il dato dei quindicenni ched fumano per il 27% contro una media europea del 17%.

Anche la percentuale di adolescenti che si sono ubriacati per più di una volta è molto maggiore in Italia rispetto alla media europea.

Inferiore alla media europea invece la percentuale degli adolescenti che ogni giorno fa uso di bevande gasate zuccherate.

Molto bassa rispetto alla media europea la percentuale di persone che dedica più di 150 minuti a settimana all'attività fisica.

Inferiore alla media europea anche la percentuale dei quindicenni sovrappeso o obesi, la percentuale è molto bassa nelle ragazze.
Commento finale
Questa carrellata di grafici spero dia l'idea dell'interesse che può avere la lettura del report Health at a Glance, che è un report di 231 pagine che ovviamente non potevano essere riportate in questo post.
L'impressione che se ne coglie dalla sua lettura è che l'Italia abbia una situazione di salute migliore della media europea anche se alcuni indicatori, soprattutto quelli che riguardano gli adolescenti, si evidenziano situazioni non confortanti.
Il confronto con i report degli anni precedenti fa ritenere però che la situazione della salute in Italia non stia migliorando ma semmai per alcun i aspetti stia peggiorando.
Auspichiamo che questi report non siano solo sterili documentazioni della situazione dei paesi ma diano indicazioni ai Governi, nazionali e regionali, per indirizzare politiche di promozione e prevenzione della salute.
