BLOG Come sta la salute? minuti di lettura
Sanità Pubblica
Che è cambiato nella salute da fine Ottocento?
Mi trovavo anni fa a Padova, presso l'istituto di Igiene, invitato per fare delle lezioni a un Master, e durante una pausa in biblioteca ho preso da uno scaffale per curiosità una rivista di igiene di cui adesso non ricordo neppure esattamente il titolo, e ho copiato con il telefonino due pagine con la tabella dei decessi del 1898.
Avevo dimenticato queste foto ma oggi, cercando peraltro sul telefonino delle foto di famiglia, le ho ritrovate e si trattava dell'8 febbraio 2019, alle ore 13.08. C'era anche la foto della piazza della basilica del Santo che vi riporto per ... documentarvi ... che ero davvero lì ...

Rileggendole oggi mi sorprendono ancor di più ed è per questo che ho pensato di riproporle sul Blog anche se le avevo già pubblicate in un post del 2018. Mi sorprendono innanzitutto perché allora riuscire a raccogliere tutte le informazioni sui decessi e sulle loro cause doveva essere ben più gravoso di oggi dato che credo tutto poteva svolgersi solo per posta, ma forse allora... la posta funzionava! Oggi con la rete informatica facciamo molta fatica e a fine 2025 disponiamo solo dei dati di mortalità per causa del 2022!
I dati in tabella sembrano anche molto completi: vengono elencati 732.265 decessi mentre le statistiche ufficiali ne riportano pochi di più, cioè 762.000. Il tasso di mortalità era più del doppio del tasso di mortalità odierno, cioè il 22.9 per mille, per una popolazione di poco più della metà dell'attuale, cioè di 33,2 milioni di abitanti. E se più che dimezzare la mortalità in un secolo di storia sanitaria sorprende ancor di più rileggere quali erano le cause di morte.

Certamente molte diagnosi erano approssimative e forse nascondevano erano solo descrizioni della sintomatologia che aveva portato a morte, ma sorprende che ben 112.104 decessi erano accaduti per Enterite e Diarrea! Malattie dei Bronchi e Pneumonite (così veniva chiamata) erano responsabili entrambe di 138.144 decessi. Forse queste diagnosi nascondevano anche delle patologie tumorali che invece venivano date responsabili di soli 16.313 decessi.
E poi 5.430 decessi per Morbillo, 4.492 per Scarlattina, 17.412 per febbre tifoide, 5065 per Difterite, 7.420 per Ipertosse (credo fosse quella che ora chiamiamo pertosse).
E ancora 420 di Vaiolo, 3.987 di Pellagra, 11.377 di Malaria, 757 di Tetano, 49.281 di forme tubercolari, 1.214 di febbre puerperale.

Questo è l'andamento del tasso di mortalità (fonte dati Istat) che si è stabilizzato attorno al 10 per mille solo nel 1950. Molto merito sicuramente è da attribuire al progresso sociale, alle condizioni di vita e anche alla crescita dell'istruzione della popolazione, ma molto certamente lo dobbiamo attribuire ai successi della Medicina e chissà se nel futuro riuscirà ad ottenere dei successi paragonabili a questi del ventesimo secolo!
