Riassunto

OBIETTIVI: valutare l’effetto del Decreto del Commissario ad acta (DCA) del 2010 che promuove l’appropriatezza d’uso dei farmaci ad azione sul sistema renina-angiotensina (ACE-Inibitori e Sartani) per malattie cardiovascolari (MCV), che mira a un aumento della copertura terapeutica generale con una riduzione della proporzione di prescrizioni di Sartani al di sotto del 30%.
SETTING E PARTECIPANTI: dal Sistema informativo ospedaliero sono state arruolate due coorti di pazienti con diagnosi di MCV incidente dimessi rispettivamente nei 12 mesi pre-DCA (35.917 pazienti) e nei 12 mesi post-DCA (35.491 pazienti).
DISEGNO:
attraverso i registri delle prescrizioni farmaceutiche in ambito territoriale e ospedaliero, per ogni paziente è stata rintracciata la prima prescrizione di ACE-Inibitori e Sartani nei 30 giorni successivi alla dimissione. Per valutare un cambiamento strutturale nella serie storica delle prescrizioni tra i periodi pre- e post-DCA è stata effettuata una segmented regression analysis.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME:
confronto dei trend delle proporzioni mensili di utilizzatori dei 2 gruppi di farmaci nel periodo pre- e post-DCA.
RISULTATI: la proporzione dei pazienti con MCV trattati con ACE-Inibitori e Sartani era attorno al 50%, sia nei 35.917 pazienti della coorte pre-DCA sia nei 35.491 pazienti della coorte post-DCA. Inoltre, in entrambe le coorti la ripartizione delle prescrizioni era pari al 60% per gli ACE-Inibitori e al 40% per i Sartani. La proporzione di prescrizioni di Sartani scende sotto il 30% nel periodo post-DCA solo in ambito ospedaliero. Per la sottopopolazione dei pazienti naïve per utilizzo di ACEInibitori e Sartani, invece, l’obiettivo di scendere sotto la soglia del 30% è raggiunto sia in ambito ospedaliero sia in ambito di medicina territoriale.
CONCLUSIONI: il DCA non ha portato a un miglioramento complessivo dell’appropriatezza prescrittiva di ACE-Inibitori e Sartani in prevenzione cardiovascolare secondaria. Tuttavia, si osserva una scelta del farmaco più in linea con il DCA nei pazienti naïve, e quando il farmaco viene erogato in ambito ospedaliero.

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Abstract

OBJECTIVES: to evaluate the effect of the 2010 legal decree (DCA) in the Lazio Region (Central Italy), promoting appropriateness on use of agents acting on the renin-angiotensin system, and limiting use of angiotensin II receptor blockers (ARBs) within this drug group to levels below 30%.
SETTING AND PARTICIPANTS: two cohorts of incident patients with diagnosis of cardiovascular disease (CVD) were enrolled from the regional hospital information system: the first cohort included patients discharged during the 12 months before DCA (35,917 patients), and the second one patients discharged during the 12 months after DCA (35,491 patients).
DESIGN: the first prescriptions of angiotensin-converting enzyme inhibitors (ACEIs) and ARBs in the 30 days after discharge were collected from the drug claims registry. The trends of monthly prescription proportions for the two drug groups were compared through a segmented regression analysis.
MAIN OUTCOME MEASURES: comparison between the pre- and post-DCA periods, distinguishing between prescription made by hospital physicians and by general practitioners, and between naïve and prevalent users.
RESULTS: proportion of patients with CVD treated with ACEIs/ARBs after discharge was 50% in both pre-DCA (35,917 patients) and post-DCA (35,491 patients) cohorts, with the same share of ACEIs (60%) and ARBs (40%). ARB proportions met the threshold only for hospital prescriptions. Among naïve users, the target was met for both hospital physicians and general practitioners.
CONCLUSIONS:
the specific DCA has not led to an overall improvement in the appropriateness of prescribing of ACEIs/ARBs in secondary cardiovascular prevention. However, there is a suitable prescription choice for naïve patients and when the drug is dispensed in hospital pharmacies.

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