Riassunto

Obiettivo: questo articolo presenta una rassegna delle evidenze sull’epidemiologia del papilloma virus umano (HPV) e del cancro della cervice uterina in Italia, analizzando le differenze fra aree geografiche.
Disegno: sono state aggiornate due revisioni sistematiche pubblicate recentemente, una che ha raccolto gli studi condotti in Italia sulla prevalenza di HPV tipo specifica nella popolazione, l’altra sulla tipizzazione delle  infezioni sottostanti a lesioni di alto grado. La ricerca è stata aggiornata al 31.10.2010 ed effettuata esclusivamente in MedLine e tramite le citazioni bibliografiche degli articoli individuati.
Principali misure di outcome: la prevalenza dei tipi di HPV viene messa in relazione con l’incidenza di cancro invasivo della cervice uterina e con la diffusione del Pap test e dei programmi di screening.
Risultati: la prevalenza di HPV ad alto rischio nella popolazione generale è dell’8% fra gli studi con campione casuale della popolazione, senza differenze significative fra Centro-Nord e Sud-Isole, tuttavia, la prevalenza è leggermente più alta al Sud che al Centro-Nord tra le donne fino a 54 anni d’età, mentre nelle donne più anziane il rapporto si inverte. L’HPV 16 è risultato il più frequente nella popolazione sana con un valore medio di quasi 5%, la prevalenza di HPV 18 è decisamente più bassa, poco più dell’1%. La positività all’HPV 16 è del 64% per le CIN2/3 e 68% per i cancri invasivi, quella all’HPV 18 è del 7% per le CIN2/3 e 11% per i cancri invasivi. Non si sono registrate differenze significative per area geografica. L’incidenza di cancro invasivo della cervice uterina in Italia è in calo, passando da un tasso standardizzato di 9,2 a 7,7 per 100.000 in 10 anni. L’incidenza è minore al Sud. La copertura del Pap test è oltre l’80% al Centro-Nord e non arriva al 60% nel Sud-Isole.
Conclusione: l’incidenza di cancro invasivo è più bassa al Sud, nonostante la diffusione del Pap test sia molto minore che al Centro-Nord. Questa incongruenza era stata interpretata fino a oggi con una minore diffusione dell’HPV al Sud. Gli studi di prevalenza più recenti hanno mostrato che la diffusione dell’HPV è simile fra Centro-Nord e Sud. L’interpretazione che proponiamo è che nel Sud vi sia in corso una rapida transizione epidemiologica: la bassa incidenza è l’effetto di una bassa prevalenza di HPV nei decenni passati, ma fra le nuove generazioni la circolazione di HPV è più alta e potrebbero in futuro avere una maggiore incidenza di lesioni. Una ripresa dell’incidenza del cancro della cervice uterina potrebbe verificarsi nel Sud se i programmi di screening non riusciranno ad aumentare la copertura di Pap test.

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Abstract

Objective: this article presents a review of evidences about Human Papillomavirus (HPV) and cervical cancer in Italy, highlighting geographical differences.
Design: two systematic reviews recently published were updated, one collecting studies on the prevalence of HPV types in Italy in the general population and the other collecting prevalence of  HPV types in cervical pathologic samples. The search was updated to 31.10.2010 and performed exclusively in MedLine and references in retrieved papers.
Main outcome measures: the prevalence of HPV types  has been related with the incidence of cervical cancer and the spread of Pap tests and screening programs.
Results: the prevalence high risk HPV types is 8% in studies with population-based random sample, with  no significant difference between Centre-North and South-Islands, however, the prevalence is slightly higher in the South than the Centre-North for women up to 54 years of age, whereas in older women the ratio is reversed. HPV 16 is the most common type, while HPV 18 is less frequent, 5% and 1% respectively. The average of HPV 16 positivity is 64% and 68% in CIN2/3 and invasive cancer respectively, while the average of HPV 18 is 7% and 11% in CIN2/3 and invasive cancer respectively. There are no significant differences by geographical area. The incidence of invasive cervical cancer in Italy has been decreasing in recent years changing from 9.2 to 7.7 per 100,000 inhabitants in 10 years. The incidence is lower in South-Islands.  Pap test coverage is over 80% in Centre-North and less than 60% in South-Islands.
Conclusions: cervical cancer incidence is lower in Southern Italy, while the Pap test coverage is much higher in Centre-Northern Italy. This paradox, until now, has been interpreted as a consequence of a lower HPV prevalence in Southern than Northern regions. Recent studies on HPV prevalence do not confirm this hypothesis. Our interpretation is that in Southern Italy we are facing an epidemiologic scenario in transition where the low cancer incidence is the consequence of a low HPV prevalence in the previous decades, but new generations are experiencing a higher prevalence of HPV and will probably have higher risk of cervical cancer. The consequence may be an epidemic of cervical cancer in the next decades, if adequate screening programs are not implemented.

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