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E&P 2020, 44 (5-6) settembre-dicembre Suppl. 1, p. 107-114
DOI: https://doi.org/10.19191/EP20.5-6.S1.P107.080
Modelli organizzativi e criticità dei percorsi assistenziali per richiedenti e titolari di protezione internazionale: la risposta dell’Emilia-Romagna ai recenti fenomeni migratori
Healthcare models and challenges for refugees and asylum seekers: the response of Emilia-Romagna (Northern Italy) to the recent migration trends
Riassunto
OBIETTIVI: caratterizzare i percorsi sanitari rivolti alla popolazione richiedente e titolare di protezione internazionale (RTPI).
DISEGNO: analisi quali-quantitativa svolta tramite interviste semi-strutturate a informatori chiave coinvolti nell’assistenza sanitaria alle persone RTPI in arrivo in regione.
SETTING E PARTECIPANTI: sono stati intervistati i referenti di 14 ambulatori delle 9 province della Regione.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: sono stati indagati i percorsi, le pratiche sanitarie e la qualità dei rapporti tra gli attori dei percorsi assistenziali.
RISULTATI: i tre modelli di assistenza si caratterizzano per la presa in carico da parte di servizi dedicati aziendali, il coinvolgimento di servizi del privato sociale o affidando la prima visita a ambulatori dedicati e la successiva presa in carico alla medicina generale. È stato, inoltre, possibile rilevare criticità specifiche e trasversali a ogni modello: barriere nell’accesso ai servizi, frammentazione dei percorsi di cura e difficoltà nella presa in carico delle vulnerabilità.
CONCLUSIONI: le aree di miglioramento nell’assistenza alle persone RTPI riguardano soprattutto l’accessibilità e la qualità delle cure. Per garantire una maggiore equità dell’offerta sanitaria è necessario un rafforzamento delle cure primarie e della governance locale.
Parole chiave: barriere d’accesso, cure primarie, governance, richiedenti asilo
Abstract
OBJECTIVES: to characterize healthcare for refugees and asylum seekers.
DESIGN: a quali-quantitative study with semi-structured interviews was carried out with key informants of the regional clinics which provide health assistance to refugees and asylum seekers during the first phases of arrival.
SETTING AND PARTICIPANTS: key informants of 14 health centres were interviewed across the 9 provinces of the region.
MAIN OUTCOME MEASURES: the study investigated the different healthcare interventions and the quality of the relationships among the main actors involved in providing healthcare to refugees and asylum seekers.
RESULTS: three healthcare models were identified: one involved Local Health Units (LHUs), one based on the recruitment of NGOs, and the last one formed by the combination of LHAs and General Practitioners. Challenges in guaranteeing a good level of health assistance were reported at all levels, such as specific barriers in accessing health and social services, fragmentation and lack of coordination amongst services and the poor quality of care for vulnerable groups.
CONCLUSIONS: the healthcare for asylum seekers is characterized by various critical issues, mainly related to accessibility and coordination of health and social services. In order to guarantee health equity, it is necessary to strengthen the primary health care system and improve local governance.
Keywords: barriers in access to care, primary health care, governance, asylum seekers
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