Editoriali minuti di lettura

Quando l’ideologia mina la scienza: le conseguenze dell’esclusione dell’identità di genere nella ricerca sulla salute della popolazione transgender
When ideology undermines science: the consequences of gender identity exclusion in transgender population health research
La principale agenzia nazionale di sanità pubblica negli Stati Uniti è costituita dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), il cui compito è quello di proteggere la salute pubblica e la sicurezza della nazione attraverso la prevenzione e il controllo delle malattie, degli infortuni e delle disabilità. Nel gennaio del 2025, l’amministrazione Trump ha emanato la direttiva Defending women from gender ideology extremism and restoring biological truth to the federal government,1 che ha imposto a tutte le agenzie federali, compresi i CDC, la rimozione di qualsiasi riferimento all’identità di genere (IdG) dai propri siti web e da tutti i documenti scientifici. La direttiva impone, inoltre, agli scienziati del CDC di ritirare o sospendere la pubblicazione di manoscritti di ricerca contenenti “termini proibiti” legati all’IdG, quali “transgender”, “non binario”, “assegnato maschio/femmina alla nascita” e “biologicamente maschio/femmina”.
La disposizione stabilisce che venga riconosciuta esclusivamente la “classificazione biologica immutabile” delle persone come maschio o femmina, escludendo il riconoscimento delle varianti dell’IdG. Questa decisione si inserisce nel contesto di più ampi movimenti politici e ideologici, in particolare il Project 2025,2 un insieme di raccomandazioni politiche adottate dall’attuale amministrazione conservatrice... Accedi per continuare la lettura
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