Il Laboratorio su salute e sanità è nato da due anni con l’intento di affrontare le questioni che ruotano attorno alla salute e alla sanità in una prospettiva multi e interdisciplinare, volta a integrare competenze diverse e complementari – dalla storia alla sociologia, all’economia, alla medicina, all’epidemiologia, alla demografia, al diritto, alla filosofia, alle scienze ambientali. L’intento che muove questo progetto politico e culturale è di promuovere linee di ricerca coordinate, costruire interpretazioni comuni dei processi in corso negli ultimi decenni, prospettare possibili alternative per le politiche su salute e sanità in Italia, in un quadro europeo e internazionale. 

Laboss si pone l’obiettivo di essere un luogo di aggregazione, capace di promuovere alleanze e sinergie con altri soggetti sociali e politici, con i professionisti sanitari e i cittadini in prima persona sui temi della salute, del potenziamento del servizio pubblico e universale, con occasioni di confronto, iniziative di ricerca e formazione. In tal modo si intende favorire la divulgazione dei saperi, favorire il dibattito, promuovere una formazione non condizionata da logiche corporative, né di profitto, qualificare la discussione scientifica e politica, produrre narrazioni, e proposte, alternative a quelle dominanti. Pertanto, le interlocutrici e gli interlocutori di Laboss sono studiosi, ricercatori, dottorandi, medici delle diverse specialità, infermieri e tecnici delle professioni sanitarie, operatori dei servizi sociali, persone attive nell’associazionismo, sindacato, partiti, associazioni professionali, eccetera.

Numerose le attività messe sinora in agenda: in primis i seminari residenziali di Fiesole, con l’augurio che oltre a condividere alcune delle ricerche e delle analisi disponibili, sia possibile promuovere un dialogo con le istituzioni sanitarie interessate, con la politica, il sindacato, le associazioni, i professionisti sanitari e tutte le persone interessate. 

Al fondo del progetto e dell’impegno di Laboss vi è la convinzione che salute non sia un tema “di settore” da lasciare agli “addetti ai lavori” (gli esperti), bensì un tema politico, al centro di visioni contrapposte sulla società, sui diritti, sui modelli culturali e istituzionali, sul ruolo dell’azione pubblica e del mercato. 

L’orizzonte di ricerca e di analisi è allora una visione sistemica del modello di cura e sanità pubblica, volta a rimettere la salute al centro del cambiamento sociale, politico e culturale, non relegandola a un ambito puramente specialistico. 

La salute – nella sua dimensione fisica, psichica, sociale e ambientale – ha rappresentato in più stagioni storiche un terreno di conflitto in cui le esigenze sociali e le mobilitazioni hanno portato a sperimentare soluzioni innovative e servizi collettivi di welfare... Accedi per continuare la lettura

 

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