Riassunto

Obiettivi: mappare lo stato dell’arte dell’offerta della vaccinazione antipneumococcica per gli adulti a rischio per patologia e per le persone con 65 anni e più nelle 21 regioni italiane.

Disegno: mapping review delle risorse disponibili online, sia a livello regionale sia di azienda sanitaria, sui programmi di vaccinazione antipneumococcica per età e per categoria di rischio.

Setting e partecipanti: la revisione ha incluso siti, pagine e documenti web istituzionali delle Regioni/Aziende sanitarie, liberamente accessibili al pubblico attraverso motori di ricerca generici, contenenti informazioni sulla vaccinazione antipneumococcica nelle persone fragili.

Principali misure di outcome: sono state rilevate e classificate notizie specifiche su: • popolazione target destinataria del programma di immunizzazione; • tipologia di vaccino raccomandato (coniugato e/o polisaccaridico); • schedule vaccinali adottate; • modalità di contatto dell’utente/paziente; • figura di professionista sanitario coinvolto; • esistenza di un’anagrafe vaccinale; • disponibilità di dati di copertura vaccinale; • presenza di campagne di sensibilizzazione online.

Risultati: sono state incluse nella revisione 24 risorse web istituzionali, rappresentative di tutte le Regioni italiane. Oltre il 90% delle raccomandazioni raccolte sono state pubblicate tra il 2023 e il 2024. Il 75% dei documenti analizzati riporta l’offerta della vaccinazione antipneumococcica alla coorte dei 65enni, il 46% anche quella agli ultra65enni. Il 96% delle fonti descrive il programma di immunizzazione rivolto agli adulti a rischio, con il dettaglio delle indicazioni per condizione morbosa nel 75% dei casi. In 7 risorse risulta che le Regioni/Aziende sanitarie raccomandano una singola dose di vaccino pneumococcico coniugato 20-valente, in tutte le altre viene proposto l’utilizzo della schedula sequenziale del vaccino pneumococcico coniugato (PCV) seguito dal vaccino pneumococcico polisaccaridico 23-valente (PPSV23), con diversi timing di somministrazione. Per gli adulti a rischio, l’83% dei documenti censiti indica la sequenza PCV + PPSV23, con tempistiche definite nel 63% di essi. Le modalità di contatto dell’utente/paziente sono illustrate in 7 risorse web; in 4 casi è previsto l’invio di una lettera di invito al compimento dei 65 anni. Gli operatori del centro vaccinale (16/24) e il medico di medicina generale (15/24) sono le figure professionali prevalentemente coinvolte nella proposta e nella somministrazione della vaccinazione. Il 71% dei siti mappati riporta campagne di comunicazione mirate. Dati di copertura per PCV per età sono reperibili per 6 Regioni, quelli per condizione di rischio sono assenti. 

Conclusioni: questa mapping review mette in evidenza un’eterogeneità significativa nell’offerta della vaccinazione antipneumococcica negli adulti fragili per patologia e nelle persone con 65 anni e più tra le diverse Regioni italiane in termini di popolazione target, schedule vaccinali e modalità di chiamata. Appaiono necessari maggiori sforzi per uniformare e armonizzare le strategie di immunizzazione e per coordinare la comunicazione istituzionale sul tema. L’integrazione delle anagrafi vaccinali con i dati clinici dei pazienti a rischio potrebbe consentire l’identificazione sistematica dei candidati alla vaccinazione e facilitare il monitoraggio delle coperture.

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Abstract

Objectives: to review pneumococcal vaccination recommendations in at-risk adults and people aged 65 years or over across the Italian Regions.

Design: mapping review of available online resources, both at regional and local health unit level, on pneumococcal vaccination programmes by age and risk group.

Setting and participants: the review included institutional websites of regional and local health authorities, freely accessible to the public via generic search engines, containing information on pneumococcal vaccination in frail people.

Main outcome measures: the following information was collected and classified: • populations targeted by the immunization programme; • type of recommended vaccine (conjugate and/or polysaccharide); • adopted vaccination schedule; • mode of patient contact; • involved health professional; • availability of vaccination registry; • availability of vaccination coverage data; • presence of online awareness campaigns.

Results: a total of 24 institutional websites, representative of all Italian Regions, were included in the review. More than 90% of the recommendations collected were published between 2023 and 2024. In 75% of the analyzed documents, the Regions offer pneumococcal vaccination to the cohort aged 65 years; in 46% of the documents, the offer is extended to all persons aged 65 years and over. In 96% of the resources, the vaccination programme includes at-risk adults, and 75% of these give details of the diseases for which vaccination is recommended. In seven resources, it is reported that Regions recommend a single dose of the 20-valent pneumococcal conjugate vaccine, in the others the use of the pneumococcal conjugate vaccine (PCV) followed by the 23-valent pneumococcal polysaccharide vaccine (PPSV23) is indicated, with different schedules. In at-risk adults, 83% of the documents recommend the sequential schedule with PCV followed by PPSV23, with time schedules defined in 63% of cases. The mode of patient contact is reported in 7 web resources, 4 of which include sending an invitation letter at 65 years of age. Vaccination center health professionals (16/24) and general practitioners (15/24) are the healthcare providers most involved in promoting and administering vaccination. In 71% of the resources, the regional health authorities were reported to have promoted targeted communication campaigns. Data on PCV coverage by age were available for 6 Regions, but not by risk group.

Conclusions: the findings of this study highlight significant heterogeneity in the offer of pneumococcal vaccination to at-risk adults and people aged 65 years and older among Italian Regions. Greater efforts are needed to standardize and harmonize vaccination policies and to coordinate vaccination communication. The integration of immunization registries with high-risk patient clinical data will allow the systematic identification of vaccine candidates and facilitate the monitoring of vaccination coverage.

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