Riassunto

I disturbi del sonno sono un sintomo caratteristico del disturbo post-traumatico da stress (DPTS), tanto da essere inclusi tra i criteri diagnostici del DPTS nella quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5). Tuttavia è stato anche ipotizzato che i disturbi del sonno, piuttosto che essere solo sintomi secondari del DPTS, possano essere coinvolti nell’eziologia di questo disturbo. Conoscere gli effetti a lungo termine di un’esperienza traumatica sul sonno può, quindi, rivelarsi importante per dimostrare la necessità di interventi specifici per la prevenzione e il trattamento di disturbi mentali che possono persistere negli anni successivi all’esposizione a un trauma. In un nostro studio abbiamo dimostrato che le persone esposte a una catastrofe come il terremoto dell’Aquila mostrano una ridotta qualità del sonno anche due anni dopo il trauma. Inoltre, la qualità del sonno diminuisce in funzione della vicinanza all’epicentro, suggerendo che gli effetti psicologici di un terremoto possono essere pervasivi e di lunga durata. Alterazioni del sonno dovute a un evento stressante possono portare anche a un deterioramento del consolidamento della memoria. Infatti, in un ulteriore studio abbiamo osservato un deficit di memoria spaziale in soggetti con DPTS. In particolare, il DPTS è accompagnato da un deficit nella formazione di una mappa cognitiva dell’ambiente e dal mancato consolidamento sonno-dipendente della memoria. Il fatto che questo deterioramento sia correlato alla gravità dei disturbi del sonno, specificamente osservati nel nostro gruppo con DPTS, dimostra l’intima relazione esistente tra sonno, consolidamento della memoria e stress.

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Abstract

Altered sleep is a common and central symptom of post-traumatic stress disorder (PTSD). In fact, sleep disturbances are included in the Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5) diagnostic criteria for PTSD. However, it has been hypothesized that sleep disturbances are crucially involved in the etiology of PTSD, rather than being solely a symptom arising secondarily from this disorder. Therefore, knowing the long-term effects of a trauma can be essential to establish the need of specific interventions for the prevention and treatment of mental disorders that may persist years after a traumatic experience. In one study we showed, for the first time, that even after a period of two years people exposed to a catastrophic disaster such as the L’Aquila earthquake continue to suffer from a reduced sleep quality. Moreover, we observed that sleep quality scores decreased as a function of the proximity to the epicentre, suggesting that the psychological effects of an earthquake may be pervasive and long-lasting. It has been widely shown that disruption of sleep by acute stress may lead to deterioration in memory processing. In fact, in a recent study we observed alterations in spatial memory in PTSD subjects. Our findings indicated that PTSD is accompanied by an impressive deficit in forming a cognitive map of the environment, as well as in sleep-dependent memory consolidation. The fact that this deterioration was correlated to the subjective sleep disturbances in our PTSD group demonstrates the existence of an intimate relationship between sleep, memory consolidation, and stress.

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