I tumori in Italia. Rapporto 2010. Prevalenza
Italian cancer figures - Report 2010. Cancer prevalence in Italy. Patients living with cancer, long-term survivors and cured patients
Rapporto AIRTUM 2010. La prevalenza dei tumori in Italia. Persone che convivono con un tumore, lungosopravviventi e guariti
Il «Rapporto 2010» dei Registri tumori italiani è dedicato ai pazienti viventi con tumore nel nostro Paese allametà di questo ultimo decennio. Esso si collega e aggiorna il precedente studio ITAPREVAL del 1999 (Micheli et al.) che illustrava la situazione nei primi anniNovanta.Questo studio completa quindi l’offerta dei fondamentali dati epidemiologici (incidenza, sopravvivenza e – appunto – prevalenza) che in questi anni i Registri dell’AIRTUM hanno reso disponibili alla ricerca e all’organizzazione oncologica nel nostro Paese.
Negli anni trascorsi dall’ultimo studio sull’argomento è fortemente aumentato nella popolazione il numero delle persone affette da tumore, con conseguente ripercussione sull’organizzazione dei servizi sanitari. L’analisi della prevalenza permette in questo senso una valutazione più appropriata della domanda assistenziale rispetto alla sola analisi delle misure di incidenza e sopravvivenza a partire dalle quali è calcolata.
L’aumento in valore assoluto dell’incidenza, determinato principalmente dall’incremento di popolazione anziana e da pratiche diagnostiche più diffuse e sensibili, ha infatti interagito con un aumento di sopravvivenza, collegato all’anticipazione diagnostica delle lesioni (o a diagnosi di lesioni altrimenti silenti) e alla maggiore efficacia delle terapie.
Il numero di persone viventi dopo diagnosi di tumore è così la risultante di una molteplicità di fattori. La tendenza verso una diagnostica sempre più attiva e sensibile nei confronti di lesioni asintomatiche ha dal canto suo portato, specie negli ultimi anni, a un’impennata delle richieste di prestazioni diagnostiche e terapeutiche che spesso mette in crisi l’organizzazione del Sistema sanitario nazionale.
Per questo motivo l’analisi della prevalenza presenta una marcata complessità interpretativa da parte degli addetti ai lavori e notevoli difficoltà comunicative nei confronti della popolazione, dalla quale ogni aumento numerico viene spesso letto in chiave fatalistica e comunque negativa. In Italia, una quota consistente di popolazione convive con una pregressa diagnosi di neoplasia (circa il 4%, pari a 2.250.000 persone nel 2006). Si tratta prevalentemente di medio-lungo sopravviventi o di persone che si possono considerare “guarite”, tendenzialmente in età medio-avanzata e più spesso donne.
Il dettaglio dei dati presentati, specifici per singola sede tumorale, età, area coperta da Registro e tempo trascorso dalla diagnosi, propone elementi di valutazione qualitativa e quantitativa dei carichi assistenziali, in linea con l’impostazione del Piano oncologico nazionale 2010-2012 che riafferma l’importanza di un’analisi epidemiologica preliminare a qualsiasi azione e programmazione in oncologia.
Con una copertura della popolazione italiana residente ormai attestata sul 34%e in fase di ulteriore espansione, l’AIRTUM contribuisce stabilmente da diversi anni a descrivere la diffusione dei tumori nelle varie aree del Paese. Si tratta di un lavoro articolato e coordinato, promosso con convinte azioni di sostegno istituzionale, sia da parte delle singole regioni, sia da parte del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) delMinistero della salute che ha contribuito al presente lavoro, insieme all’Istituto superiore di sanità e al Progetto «Interventi riabilitativi in oncologia» cui vanno i ringraziamenti di tutta l’Associazione.
A questo importante e continuo sostegno fa purtroppo da contraltare l’aggravarsi della precarietà strutturale dei Registri, a causa del perdurante mancato riconoscimento giuridico che ne sta paralizzando progressivamente le attività per l’impossibilità di accedere alle informazioni sanitarie. La presentazione di questo «Rapporto 2010», come già per le precedenti occasioni, rappresenta comunque il punto di arrivo di un lavoro comune e insieme incoraggiamento e sollecitazione a continuare con impegno e passione il quotidiano compito di documentazione epidemiologica per una programmazione diagnostico-terapeutica in oncologia all’altezza delle richieste del Paese.
Il comitato direttivo
Associazione italiana registri tumori
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Volume I Parte airtum2010_001_054 Prime pagine.pdf | 1.06 ㎆ | 0 |
Volume II Parte e Schede airtum2010_056_147 SCHEDE.pdf | 2.52 ㎆ | 0 |
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