Piano nazionale per gli investimenti complementari

Nel mese di luglio 2021, l’Italia ha ratificato il Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC)1 concepito per integrare con risorse nazionali le iniziative previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR): una cifra pari a 2,89 miliardi di euro è stata destinata a iniziative che integrano la Missione 6 Salute, di cui la stragrande maggioranza (2,38 miliardi) è stata assegnata al Ministero della salute. Questi finanziamenti sono destinati alla realizzazione dei Programmi: 

Salute, ambiente, biodiversità e clima, Verso un ospedale sicuro e sostenibile, Ecosistema innovativo della salute. 

Il programma Salute, ambiente, biodiversità e clima, finanziato per oltre 500 milioni di euro, nasce per rafforzare la capacità, l’efficacia, la resilienza e l’equità del nostro Paese nell’affrontare gli impatti sanitari, presenti e futuri, associati ai rischi ambientali e climatici e tutelare la biodiversità, attraverso interventi di architettura istituzionale, investimenti infrastrutturali, tecnologici e sulle competenze del sistema, promozione di iniziative di ricerca multidisciplinare.

Le linee di attività di questo programma prevedono:

il rafforzamento complessivo delle strutture e dei servizi di SNPA-SNPS a livello nazionale, regionale e locale migliorando le infrastrutture, le capacità umane e tecnologiche e la ricerca applicata; la definizione di modelli di intervento integrato salute-ambiente-clima in siti contaminati di interesse nazionale; la formazione continua in salute-ambiente-clima; la promozione e finanziamento di ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento salute-ambiente-clima; la realizzazione di una piattaforma di rete digitale nazionale SNPA-SNPS.

Questo disegno riconosce la necessità inderogabile di promuovere un nuovo assetto istituzionale finalizzato a riformare e rafforzare il Sistema sanitario nazionale attraverso un approccio One Health. L’obiettivo primario di tale iniziativa è consolidare la tutela della salute dei cittadini nei confronti delle attuali minacce e delle prossime sfide ambientali e climatiche. Al contempo, si intende sostenere una crescita ecosostenibile e sicura, soprattutto in connessione con la transizione verso un’economia verde e la trasformazione digitale. 

14 progetti per la ricerca applicata

In relazione a ciò, è stato allocato un finanziamento per la promozione e il sostegno della ricerca applicata, con l’erogazione di 21 milioni di euro (40% destinato alle Regioni del Sud) a 14 programmi specificamente focalizzati su settori prioritari (per approfondimenti sulle norme, sui bandi relativi a questa e alle altre linee di attività si rimanda al portale del Ministero della salute2). 

I 14 progetti di ricerca applicata sono suddivisi in due aree:

quella dei progetti su temi prioritari (inquinamento atmosferico indoor e outdoor, acqua, cambiamenti climatici, i primi 1.000 giorni, agenti chimici, contaminazione del Mediterraneo, siti industrialmente contaminati e comunicazione del rischio alla cittadinanza) e quella focalizzata sulle sinergie tra istituzioni (salute delle città portuali, microplastiche, spazi verdi e blu, salute dei lavoratori, portale per la valutazione del rischio integrato).

Una breve sintesi dei progetti è riportata in Tabella 1, ma informiamo i lettori e le lettrici che Epidemiologia & Prevenzione ha in preparazione un numero monografico interamente dedicato a questi progetti dove ampio spazio sarà dedicato a ciascuna delle 14 linee di ricerca. 

In questo editoriale proponiamo alcune riflessioni sulle possibili criticità, le sfide e le opportunità per l’epidemiologia ambientale italiana. 

Integrazione multidisciplinare per una visione One Health del rapporto ambiente e salute

L’opportunità di un programma così ambizioso, e adeguatamente finanziato, nasce in virtù di un lungo percorso che la comunità degli operatori che si occupano di ambiente e salute ha compiuto sin dai primi anni 2000, nello sforzo di riconnettere, almeno concettualmente e funzionalmente, i due ambiti tematici separati a seguito del referendum del 1993... Accedi per continuare la lettura

 

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