Riassunto

OBIETTIVI: indagare l’aumento significativo delle concentrazioni di PM10 durante eventi di avvezione sahariana con effetti nocivi sulla salute in Sicilia, l’isola più grande del Mar Mediterraneo.

DISEGNO: analisi pooled di serie temporali con modelli di regressione di Poisson sovradispersi per valutare l’associazione tra PM10 specifico per sorgente (totale, desertico e antropogenico) e differenti esiti sanitari.

SETTING E PARTECIPANTI: quattro città principali della Sicilia (Palermo, Catania, Siracusa, Messina) e tre macroaree (Nord-Est, Centro- Sud, Nord-Ovest) in cui è stata suddivisa le Regione.

PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: conte giornaliere di mortalità e ospedalizzazione specifica per causa (codici ICD-9): cause naturali (0-799), cardiovascolari (390-459), respiratorie (460-519).

RISULTATI: sono stati identificati 962 giorni colpiti da avvezioni sahariane (circa il 30% dei giorni totali: 2.257). Sono state trovate associazioni significative tra il PM10 desertico e la mortalità naturale sia nelle città sia nelle macroaree, con incrementi di rischio e relativi intervalli di confidenza al 95% pari a 1,1% (IC95% 0,1-2,1) e 1,1 (IC95% 0,8-1,5), rispettivamente, per incrementi di 10 μg/m3 di PM10 a lag 0-1. Si è riscontrata un’associazione debole per decessi cardiorespiratori. Il PM10 desertico mostra un’associazione con ricoveri per patologie respiratorie, specialmente nelle 3 macroaree (0,5%; IC95% 0,1-1,0), contrariamente ai ricoveri per patologie cardiovascolari, che risultano associati con il PM10 antropogenico nelle 4 città (1,3%; IC95% 0,4-2,1). Si è stimato che la mortalità relativa al PM10 desertico durante le stagioni calde (periodo aprilesettembre) risulta più elevata rispetto a quella delle stagioni fredde (periodo ottobre-marzo): 2,7% (IC95% 0,8-4,5) nelle 4 città e 2,5% (IC95% 1,8-3,2) nelle 3 macroaree.

CONCLUSIONI: il PM10 desertico è associato positivamente alla mortalità e alle ospedalizzazioni in Sicilia. Le politiche dovrebbero mirare a ridurre emissioni antropiche nelle aree che risultano maggiormente colpite da eventi sahariani.

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Abstract

OBJECTIVES: to investigate the increase of PM10 during Saharan dust outbreaks with adverse health effects in Sicily (Southern Italy), the largest Mediterranean Island.

DESIGN: pooled analyses of time series with Poisson regression models to estimate the association between PM10 from different sources (desert and non-desert) and different outcomes.

SETTING AND PARTICIPANTS: the four largest cities of Sicily (Palermo, Catania, Syracuse, and Messina) and three macroareas (North- East, South, and West) Sicily was divided into.

MAIN OUTCOME MEASURES: daily count of cause-specific (ICD-9 codes) mortality and hospital admissions: natural (0-799), cardiovascular (390-459), and respiratory causes (460-519).

RESULTS: 962 days affected by Saharan dust (30% of all days: 2,257) were identified. Significant associations between desert PM10 and natural mortality both in the cities and in the macro-areas were found, with increases of risk and 95% confidence intervals equal to 1.1% (95%CI 0.1-2.1) and 1.1% (95%CI 0.8-1.5) per 10 μg/m3 increase in lag 0-1 PM10, respectively. Weaker estimates were found for cardiorespiratory mortality. Desert PM10 displayed an association with respiratory hospitalizations, especially in the three macroareas (0.5%; 95%CI 0.1-1.0). In contrast, cardiovascular hospitalizations were associated only with non-desert PM10 in the four cities (1.3%; 95%CI 0.4- 2.1%). Higher desert PM10-related mortality was found during the warmer months (period: April-September): 2.7% (95%CI 0.8-4.5) in the four cities and 2.5% (95%CI 1.8%-3.2%) in the three macroareas.

CONCLUSION: PM10 originating from desert was positively associated with mortality and hospitalizations in Sicily. Policies should aim to reduce anthropogenic emissions even in areas with large contribution from desert sources.

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