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E&P 2020, 44 (5-6) settembre-dicembre Suppl. 1, p. 153-162
DOI: https://doi.org/10.19191/EP20.5-6.S1.P153.085
Understanding the association between mother’s education level and effectiveness of a child obesity prevention intervention: a secondary analysis of an RCT
Influenza del titolo di studio materno sull’efficacia di un intervento di prevenzione dell’obesità infantile: analisi secondaria di un RCT
Abstract
ERRATA CORRIGE
La figura 2 (p. 157) riportava una legenda errata. Nei file allegati, è possibile consultare l’articolo con la figura corretta.
OBJECTIVES: to explain differences in effectiveness of paediatrician-led motivational interviewing (MI) in decreasing body mass index (BMI) between children of mothers with low or high education level.
DESIGN: secondary analysis of a randomised control trial.
SETTING AND PARTICIPANTS: individually randomized controlled trial previously conducted from 2011 to 2013 in the province of Reggio Emilia (Emilia-Romagna Region, Northern Italy). Eligible participants included in the trial were 372 (187 in the MI group and 185 in the control group) overweight children (BMI percentile ≥ 85th and < 95th) aged between 4 and 7 years, residing in the province of Reggio Emilia and under the care of paediatrician for ≥ 12 months. The intervention included 5 MI sessions based on the transtheoretical model of addiction and behavioural change delivered at 1, 4, 7, and 12 months after the baseline visit, when families had to define specific goals in changing physical activity (PA) and diet behaviours.
MAIN OUTCOME MEASURES: primary: BMI score variation (ΔBMI) from baseline to 12 months; secondary: percentage of changes in parent-reported PA and dietary behaviours.
RESULTS: a significant effect of MI on ΔBMI in children whose mothers had high education level (ΔBMI = -0.62; 95%CI -0.92;-0.32) were observed. Children of women with high education level in MI group had more improvements in set unstructured PA, decreasing screen time and sweet snacks consumption, while children with less educated mothers had improvements in consuming more vegetable soup and less desserts, sweet snacks, and sugary beverages. Highly educated mothers chose for their children to drink fewer sugary beverages and to increase PA. Less educated mothers most frequently chose as goals having breakfast, eating more fruit and vegetables, eating fewer snacks, and having less screen time. Overall achievement was similar in the two strata for diet goals, but higher for PA goals in the high education level stratum.
CONCLUSIONS: MI intervention was not effective in reducing BMI in children of mothers with low education level. This does appear to be weakly or not associated with goal choices and achievement within MI, it is rather an effect of unmeasured behaviours which possibly mediate association between MI and BMI reduction.
Keywords: BMI, overweight children, motivational interviewing, mother’s education
Riassunto
OBIETTIVI: spiegare la differenza di efficacia nel ridurre l’indice di massa corporea (BMI) di un intervento motivazionale (IM) proposto dai pediatri di libera scelta tra i bambini con madri con basso e alto titolo di studio.
DISEGNO: analisi secondaria di uno studio randomizzato controllato.
SETTING E PARTECIPANTI: trial condotto dal 2011 al 2013 nella provincia di Reggio Emilia. Sono stati inclusi nello studio 372 (187 nel gruppo IM e 185 nel gruppo di controllo) bambini in sovrappeso (BMI percentile ≥85 ° e <95°) di età compresa tra 4 e 7 anni, residenti nella provincia di Reggio Emilia e in cura al pediatra da almeno 12 mesi. L’intervento comprendeva 5 incontri di counselling motivazionale basati sul modello transteoretico di dipendenza e cambiamento comportamentale erogati a 1, 4, 7 e 12 mesi dopo l’arruolamento. Durante gli incontri, le famiglie dovevano definire obiettivi specifici di cambiamento dell’attività fisica e dei comportamenti alimentari.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: primario: variazione del punteggio BMI (ΔBMI) dal baseline a 12 mesi; secondario: percentuale di cambiamenti nell’attività fisica e nei comportamenti alimentari segnalati dai genitori.
RISULTATI: è stato osservato un effetto significativo dell’IM sulla variazione di BMI nei bambini le cui madri avevano un alto livello di istruzione (ΔBMI -0,62; IC95% -0,92;-0,32). I bambini di mamme con un alto livello di istruzione nel gruppo IM hanno avuto più miglioramenti nello strutturare un’attività fisica non organizzata, nel diminuire il tempo di esposizione davanti a uno schermo e il consumo di snack dolci, mentre i bambini con madri meno istruite hanno aumentato il consumo di minestrone e diminuito il consumo di dessert, snack dolci e bevande zuccherate. Le madri più istruite hanno scelto per i loro figli di diminuire le bevande zuccherate e di aumentare l’attività fisica. Le madri meno istruite hanno scelto più frequentemente come obiettivi fare regolarmente la colazione, mangiare più frutta e verdura, mangiare meno snack e trascorrere meno tempo davanti a uno schermo. Il raggiungimento complessivo è stato simile nei due gruppi per gli obiettivi alimentari, ma migliore per gli obiettivi di attività fisica tra i bambini con mamma più istruita.
CONCLUSIONI: l’intervento motivazionale non è stato efficace nel ridurre il BMI nei bambini con mamma con basso livello di istruzione. Ciò sembra essere poco o non associato alle scelte e al raggiungimento degli obiettivi all’interno dell’IM, ma pare, invece, essere un effetto di comportamenti non misurati che possono mediare l’associazione tra IM e riduzione di BMI.
Parole chiave: BMI, bambini in sovrappeso, colloquio motivazionale, titolo di studio della madre
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