Il Progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) riguarda l'analisi della mortalità delle popolazioni residenti in prossimità di una serie di grandi centri industriali attivi o dismessi, o di aree oggetto di smaltimento di rifiuti industriali e/o pericolosi, che presentano un quadro di contaminazione ambientale e di rischio sanitario tale da avere determinato il riconoscimento di “siti di interesse nazionale per le bonifiche” (SIN). Lo studio ha preso in considerazione 44 dei 57 siti oggi compresi nel “Programma nazionale di bonifica”, che coincidono con i maggiori agglomerati industriali nazionali; per ciascuno di essi si è proceduto a una raccolta di dati di caratterizzazione, e successivamente a una loro sintesi.

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La maggior parte dei dati raccolti proviene dai progetti di bonifica ipotizzati per i diversi siti, da cui si evince che oggetto di caratterizzazione e di valutazione del rischio sono state prevalentemente le aree private industriali, quelle, cioè, ritenute causa delle diverse tipologie di inquinamento (definite in SENTIERI esposizioni ambientali). Le aree pubbliche cittadine e/o a verde pubblico e le aree agricole comprese all'interno dei SIN sono state poco investigate.

I SIN studiati sono costituiti da uno o più Comuni. La mortalità è stata studiata per ogni sito, nel periodo 1995-2002, attraverso i seguenti indicatori: tasso grezzo, tasso standardizzato, rapporto standardizzato di mortalità (SMR) e SMR corretto per un indice di deprivazione socioeconomica messo a punto ad hoc. Nella standardizzazione indiretta sono state utilizzate come riferimento le popolazioni regionali. L'indice di deprivazione è stato calcolato sulla base di variabili censuarie appartenenti ai seguenti domini: istruzione, disoccupazione, proprietà dell'abitazione, densità abitativa. Gli indicatori di mortalità sono stati calcolati per 63 cause singole o gruppi di cause.

La presenza di amianto (o di fibre asbestiformi a Biancavilla) è stata la motivazione esclusiva per il riconoscimento di sei SIN (Balangero, Emarese, Casale Monferrato, Broni, Bari-Fibronit e Biancavilla). In tutti i siti (con l'esclusione di Emarese) si sono osservati incrementi della mortalità per tumore maligno della pleura e in quattro siti i dati sono coerenti in entrambi i generi. In sei siti con presenza di altre sorgenti di inquinamento oltre all'amianto, la mortalità per tumore maligno della pleura è in eccesso in entrambi i generi a Pitelli, Massa Carrara, Priolo e nell'Area del litorale vesuviano. Nel periodo 1995-2002 nell'insieme dei dodici siti contaminati da amianto sono stati osservati un totale di 416 casi di tumore maligno della pleura in eccesso rispetto alle attese.

Quando gli incrementi di mortalità riguardano patologie con eziologia multifattoriale, e si è in presenza di siti industriali con molteplici ed eterogenee sorgenti emissive, talvolta anche adiacenti ad aree urbane a forte antropizzazione, rapportare il profilo di mortalità a fattori di rischio ambientali può risultare complesso. Tuttavia, in alcuni casi è stato possibile attribuire un ruolo eziologico all'esposizione ambientale associata alle emissioni di impianti specifici (raffinerie, poli petrolchimici e industrie metallurgiche). Tale attribuzione viene rafforzata dalla presenza di eccessi di rischio in entrambi i generi, e in diverse classi di età, elementi che consentono di escludere ragionevolmente un ruolo prevalente delle esposizioni professionali. Per esempio, per gli incrementi di mortalità per tumore polmonare e malattie respiratorie non tumorali, a Gela e Porto Torres è stato suggerito un ruolo delle emissioni di raffinerie e poli petrolchimici, a Taranto e nel Sulcis-Iglesiente-Guspinese un ruolo delle emissioni degli stabilimenti metallurgici. Negli eccessi di mortalità per malformazioni congenite e condizioni morbose perinatali è stato valutato possibile un ruolo eziologico dell'inquinamento ambientale a Massa Carrara, Falconara, Milazzo e Porto Torres. Per le patologie del sistema urinario, in particolare per le insufficienze renali, un ruolo causale di metalli pesanti, IPA e composti alogenati è stato ipotizzato a Massa Carrara, Piombino, Orbetello, nel Basso bacino del fiume Chienti e nel Sulcis-Iglesiente-Guspinese.

Incrementi di malattie neurologiche per i quali è stato sospettato un ruolo eziologico di piombo, mercurio e solventi organoalogenati sono stati osservati rispettivamente a Trento Nord, Grado e Marano e nel Basso bacino del fiume Chienti. L'incremento dei linfomi non-Hodgkin a Brescia è stato messo in relazione con la contaminazione diffusa da PCB.

Ulteriori elementi di interesse sono stati forniti dalle stime globali della mortalità nell'insieme dei siti oggetto del Progetto SENTIERI. In particolare, è emerso che la mortalità in tutti i SIN, per le cause di morte con evidenza a priori Sufficiente o Limitata per le esposizioni ambientali presenti supera l'atteso, con un SMR di 115.8 per gli uomini (IC 90%114.4-117.2, 2 439 decessi in eccesso) e 114.4 per le donne (IC 90%112.4-116.5; 1 069 decessi in eccesso). Tale sovramortalità si riscontra anche estendendo l'analisi a tutte le cause di morte, cioè non solo per quelle con evidenza a priori Sufficiente o Limitata: il totale dei decessi, per uomini e donne, è di 403 692, in eccesso rispetto all'atteso di 9 969 casi (SMR 102.5%; IC 90%102.3-102.8), con una media di oltre 1 200 casi annui.

Si ritiene opportuno ricordare che il Progetto SENTIERI, per obiettivi, disegno e metodi, rappresenta uno strumento descrittivo che verifica, in prima istanza, se e quanto il profilo di mortalità delle popolazioni che vivono nei territori inclusi in aree di interesse nazionale per le bonifiche si discosti da quello delle popolazioni di riferimento. Ai fini dell'interpretazione dei risultati, si ricorda che la presenza di eccessi di mortalità può indicare un ruolo di esposizioni ambientali con un grado di persuasività scientifica che dipende dai diversi specifici contesti; invece, un quadro di mortalità che non si discosti da quello di riferimento potrebbe riflettere l'assenza di esposizioni rilevanti, ma anche l'inadeguatezza dell'indicatore sanitario utilizzato (mortalità invece di incidenza) rispetto al tipo di esposizioni presenti, o della finestra temporale nella quale si analizza la mortalità rispetto a quella rilevante da un punto di vista dell'esposizione.

La condivisione dei risultati con i ministeri della salute e dell'ambiente, le Regioni, le ASL, le ARPA e i Comuni interessati consentirà l'attivazione di sinergie fra le strutture pubbliche con competenze in materia di protezione dell'ambiente e di tutela della salute, e su questa base l'avvio di un processo di comunicazione con la popolazione scientificamente fondato e trasparente.

A cura di: Roberta Pirastu, Ivano Iavarone, Roberto Pasetto, Amerigo Zona, Pietro Comba
Gruppo di lavoro SENTIERI
Coordinamento editoriale e revisione dei testi: Letizia Sampaolo
Supporto editoriale: Angela Fumarola

Elenco dei SIN/List of IPSs

SIN Sigla
PIEMONTE  
BALANGERO BAL
CASALE MONFERRATO CAS
SERRAVALLE SCRIVIA SER
PIEVE VERGONTE PIV
PIEMONTE, LIGURIA  
CENGIO E SALICETO CES
VALLE D’AOSTA  
EMARESE EMA
LOMBARDIA  
CERRO AL LAMBRO CER
PIOLTELLO RODANO PIR
SESTO SAN GIOVANNI SES
BRESCIA CAFFARO BRE
BRONI BRO
LAGHI DI MANTOVA E POLO CHIMICO LMN
TRENTINO ALTO ADIGE  
BOLZANO BOL
TRENTO NORD TRE
VENETO  
VENEZIA (Porto Marghera) VEN
FRIULI VENEZIA GIULIA  
LAGUNA DI GRADO E MARANO LGM
TRIESTE TRI
LIGURIA  
COGOLETO STOPPANI COS
PITELLI PIT
EMILIA-ROMAGNA  
FIDENZA FID
SASSUOLO - SCANDIANO SAS
TOSCANA  
MASSA CARRARA MSC
LIVORNO LIV
PIOMBINO PIO
ORBETELLO ORB
UMBRIA  
TERNI - PAPIGNO TER
MARCHE  
FALCONARA MARITTIMA FAL
BASSO BACINO FIUME CHIENTI BBC
LAZIO  
BACINO IDROGRAFICO FIUME SACCO BFS
CAMPANIA  
LITORALE DOMIZIO FLEGREO E AGRO AVERSANO LDF
AREA LITORALE VESUVIANO ALV
PUGLIA  
MANFREDONIA MAN
BARI - FIBRONIT BAR
TARANTO TAR
BRINDISI BRI
BASILICATA  
TITO TIT
AREE INDUSTRIALI VAL BASENTO AVB
CALABRIA  
CROTONE - CASSANO - CERCHIARA CCC
SICILIA  
MILAZZO MIL
GELA GEL
BIANCAVILLA BIA
PRIOLO PRI
SARDEGNA  
AREE INDUSTRIALI PORTO TORRES APT
SULCIS - IGLESIENTE - GUSPINESE SIG

Indice

Errata Corrige

Capitolo 6
La citazione bibliografica n. 27 del cap. 6., pag.171., va sostituita con la seguente: 27. Fazzo L., Minichilli F., Pirastu R et al. Mortality analysis in Italian Polluted Sites (IPSs) with industrial waste landfills and dumping sites. 23rd Annual Conference of the International Society for Environmental Epidemiology (ISEE). September 13th-16th 2011., Barcelona., Spain.
Capitolo 7
Il testo contenuto nelle ultime 3 righe di pag. 177 e nelle prime 11 righe di pag 178 va sostituito con il seguente: "Sulla base dei risultati sopra specificati e successivamente alla verifica dell’efficacia dell’ID-SENTIERI a livello delle singole Regioni., quando si prende a riferimento il livello regionale per il calcolo dell’ID-SENTIERI comunale., si suggerisce di ricalibrare l’ID in quantili in base alla sua distribuzione., dopo aver escluso i Comuni con dimensioni superiori ai 10 000 abitanti., o a una delle tre categorie di ampiezza demografica sopra identificate. Inoltre., la scelta del numero dei quantili dovrebbe essere guidata da considerazioni sulla stabilità dei tassi di riferimento., in modo particolare quando le cause di patologia indagate siano poco frequenti e/o sia bassa la numerosità della popolazione di riferimento."

p. 5
Riassunto/Summary
p. 8
Introduzione/Introduction

Sezione I

p. 17
1. Razionale e obiettivi del Progetto SENTIERI
SENTIERI Project: rationale and objectives
Comba P., Bianchi F., Conti S., Forastiere F., Iavarone I., Martuzzi M., Musmeci L., Pirastu R.
p. 20
2. Caratterizzazione ambientale dei Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche (SIN) nel progetto SENTIERI
Environmental characterization of the National contaminated sites in SENTIERI project
Musmeci L., Bellino M., Falleni F., Piccardi A.
p. 24
3. Materiali e metodi dell’analisi della mortalità nel Progetto SENTIERI
Methods for mortality analysis in SENTIERI Project
De Santis M., Pasetto R., Minelli G., Conti S.
p. 29
4. Risultati dell’analisi della mortalità nel Progetto SENTIERI
Mortality results in SENTIERI Project
Pirastu R., Zona A., Ancona C., Bruno C., Fano V., Fazzo L., Iavarone I., Minichilli F., Mitis F., Pasetto R., Comba P.
p. 153
5. Valutazioni globali del carico di mortalità nei siti di interesse nazionale per le bonifiche
Global burden of mortality in Italian polluted sites
Martuzzi M., Mitis F., Pirastu R., Iavarone I., Pasetto R., Musmeci L., Zona A., Conti S., Bianchi F., Forastiere F., Comba P.
p. 163
6. Progetto SENTIERI: discussione e conclusioni
SENTIERI Project: discussion and conclusions
Comba P., Bianchi F., Conti S., Forastiere F., Iavarone I., Martuzzi M., Musmeci L., Pasetto R., Zona A., Pirastu R.

Sezione II

p. 174
7. L’indice di deprivazione negli studi di piccola area su ambiente e salute
Deprivation indices in small-area studies of environment and health in Italy
Pasetto R., Caranci N., Pirastu R
p. 181
8. L’utilizzo dei dati di mortalità a livello comunale in Italia: Progetto SENTIERI
The use of municipality-level data on mortality in Italy: SENTIERI Project
Demaria M., Minelli G., Conti S.
p. 185
9. Il contributo dei sistemi di registrazione delle malattie professionali e dei mesoteliomi negli studi su ambiente e salute
The contribution of surveillance systems of occupational diseases and mesothelioma in environmental health studies
Marinaccio A., Binazzi A., Di Marzio D., Massari S., Scarselli A., Iavicoli S.
p. 189
10. Il contributo dei Registri tumori negli studi su ambiente e salute
The contribution of cancer registries in environmental health studies
Comba P., Fazzo L., Fusco M., Benedetti M., Pirastu R., Ricci P.
p. 192
11. Collaborazione scientifica ISS-AIRTUM per lo studio dell’incidenza dei tumori nei siti di interesse nazionale per le bonifiche
Scientific collaboration between Istituto superiore di sanità and Italian association of cancer registries for the study of cancer incidence in Italian polluted sites
Comba P., Crocetti E., Buzzoni C., Fazzo L., Ferretti S., Fusco M., Iavarone I., Pirastu R., Ricci P.
p. 199
12. Studio delle malformazioni congenite nei siti di interesse nazionale per le bonifiche di SENTIERI
The study of congenital anomalies in contaminated sites of interest for environmental remediation
Bianchi F.

Allegati

File DOC
Allegato A
Frammenti di codice relativi alle fasi di import e di export dei dati. L'interfaccia utente e la logica applicativa sono state sviluppate in C#
File DOC
Schede caratterizzazione per sito
Il concetto di sito inquinato viene introdotto per la prima volta con la definizione di “aree ad elevato rischio ambientale” (Legge 349/86). Successivamente, con il DM 471/99, un sito viene considerato inquinato quando in una delle matrici (suolo o sottosuolo, acque superficiali o sotterranee) viene riscontrato anche un solo superamento nella concentrazione degli inquinanti indice rispetto alla concentrazione limite prevista dalla normativa. Sulla base di criteri di ordine sanitario, ambientale e sociale, con il DLgs 152/06 vengono individuate le aree da inserire tra i “siti di bonifica di interesse nazionale” (SIN). Lo studio SENTIERI ha preso in considerazione 44 dei 57 siti oggi compresi nel “Programma nazionale di bonifica”, coincidenti con i maggiori agglomerati industriali nazionali. I dati raccolti per ciascun sito sono stati sintetizzati schematicamente nel file allegato. I siti sono riportati in ordine geografico Nord-Sud.
File ZIP
Tabelle dei risultati dell'analisi di mortalità (dati totali)
SENTIERI ha analizzato la mortalità in 44 Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche (SIN). L’analisi riguarda il periodo 1995-2002, e ha utilizzato i seguenti indicatori: tasso grezzo, tasso standardizzato, rapporto standardizzato di mortalità (SMR) e rapporto standardizzato di mortalità corretto per un indice di deprivazione socioeconomica ad hoc. Nella standardizzazione indiretta sono state utilizzate come riferimento le popolazioni regionali. L’indice di deprivazione è stato calcolato sulla base di variabili censuarie appartenenti ai seguenti domini: istruzione, disoccupazione, proprietà dell’abitazione, densità abitativa. Gli indicatori di mortalità sono stati calcolati per 63 cause singole o gruppi di cause. Nella cartella .zip allegata sono contenuti 3 file per ciascun sito, ognuno dei quali relativo ai dati di Uomini, Donne o Totali, e pertanto nominato con la sigla del SIN di pertinenza e la dicitura Uomini, Donne o Totali (ad esempio: ALV_Area di analisi_Donne corrisponde al SIN "Aree del Litorale Vesuviano", dati relativi alle Donne). Per una lettura più agevole dei dati è possibile consultare l’elenco degli acronimi e dei relativi nomi dei SIN riportato di seguito. Gli stessi acronimi sono contenuti nel file zip con le relative tabelle.

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