Riassunto

Il Repertorio qui presentato è una raccolta di informazioni sull’utilizzo che l’industria e le varie attività connesse hanno fatto dell’amianto e dei materiali contenenti amianto, con particolare riferimento alla Toscana. Il lavoro è stato sviluppato presso l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (ISPRO) di Firenze, dove dal 1988 è presente un’attività di ricerca e di sorveglianza epidemiologica in tema di amianto; dal 2016, l’Istituto svolge anche attività di coordinamento e valutazione tecnico-scientifica del programma regionale di sorveglianza sanitaria ex-esposti ad amianto.

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Il Repertorio è uno strumento di lavoro per tutti gli operatori che si trovano a esaminare e classificare le storie di persone affette da patologie correlabili all’esposizione professionale ad amianto, come pure di soggetti potenzialmente ex-esposti ad amianto che si presentano agli ambulatori del programma di sorveglianza sanitaria. È, infatti, necessario che gli operatori conoscano o abbiano a disposizione una documentazione corretta e dettagliata sulle esposizioni occupazionali ad amianto per settore produttivo: questo Repertorio ne offre una facile consultazione per coadiuvare l’attività corrente di prevenzione e tutela dei danni da esposizione ad amianto. 
Il volume consta di 29 schede specifiche per settore e/o comparto produttivo, alcune delle quali includono settori diversi, ma accomunabili per quanto concerne il rischio amianto. Sono stati considerati i settori e i comparti per i quali esistono evidenze sull’utilizzo di amianto come materia prima o di materiali contenenti amianto facenti parte dei semilavorati e dei prodotti finiti oppure anche come componenti ausiliari negli impianti di produzione.
In ogni scheda è riportata una descrizione degli utilizzi e della presenza di questi materiali e delle possibili occasioni di esposizione subite dai lavoratori addetti. Si tratta di una sintesi di informazioni tratte dalla letteratura scientifica e grigia, nonché dalle 7.187 storie rilevate nelle diverse interviste fatte ai lavoratori toscani affetti da mesotelioma maligno o ai loro congiunti e registrate a partire dal 1988 dal COR mesoteliomi toscano. Alcune schede sono state riesaminate e arricchite da operatori che, durante la loro attività professionale, per alcuni già conclusa, hanno approfondito l’argomento. Ogni scheda include un elenco di domande specifiche per settore o comparto che l’operatore dovrebbe formulare nel caso abbia necessità di approfondire e meglio indagare l’eventuale pregressa esposizione professionale ad amianto del soggetto che ha di fronte. Riferimenti bibliografici per eventuali approfondimenti sono riportati sia alla fine di ogni scheda (in tal caso, sono specifici per i settori o comparti considerati) sia nella parte finale del volume (quindi di carattere generale).
In tutti i Paesi industrializzati, anche in quelli che non prevedono leggi di bando dell’amianto, si è iniziato a osservare una riduzione degli utilizzi di amianto e delle relative esposizioni professionali intorno alla fine degli anni Settanta, ovvero alcuni anni dopo il diffondersi del consenso sulla cancerogenicità di questo minerale nella comunità scientifica. Questo fenomeno è risultato ancora più evidente dalla fine degli anni Ottanta, quando hanno iniziato a essere applicate norme più restrittive per la tutela della salute, specialmente in ambienti di lavoro. Tuttavia, ancora oggi si osservano malattie associate alla passata esposizione professionale ad amianto, sebbene nei prossimi anni si assisterà a una loro riduzione; in particolare, dovrebbe diminuire l’incidenza del mesotelioma maligno, il tumore più specificamente associato a tale esposizione, nonché quello a peggiore prognosi e con la più lunga latenza tra quelli correlati ad amianto. Particolare attenzione dovrà ancora essere posta al settore edile e a tutte quelle attività che prevedono ristrutturazioni di immobili edificati con materiali contenenti amianto e la loro bonifica.
Questo Repertorio potrà essere, quindi, uno strumento di lavoro – anche se non esaustivo e sicuramente aggiornabile con l’acquisizione di nuove conoscenze – per tutti gli addetti ai lavori, dagli operatori sanitari a quelli degli enti assicurativi, ai datori di lavoro, ai responsabili della sicurezza sul lavoro e ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione che si occupano di tutela dei rischi da amianto.

Abstract

This Catalogue is a collection of information on the use of raw asbestos and asbestos-containing materials used in several industries and occupational activities, with particular attention to the situation of Tuscany, a region of Central Italy. The work was developed at the Institute for Cancer Research, Prevention and Clinical Network (ISPRO) of Florence, where epidemiologic research and surveillance activities have been developing since 1988 and where the coordination and evaluation of the regional health surveillance programme provided to past asbestos workers started in 2016 and is still ongoing.

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The Catalogue aims at being a working tool for all health professionals engaged in examining and classifying the occupational asbestos exposures of subjects both affected by diseases that could be associated to this carcinogen and examined within the regional health surveillance programme. It is necessary for the health personnel engaged in the above-mentioned activities to know or to have the possibility to find exact and detailed data on asbestos exposure by occupational sector. These data are briefly described in the 29 factsheets this Catalogue consists of. 
In each factsheet, the presence and every use of asbestos are described, with reference to a precise occupational sector. Several occupational sectors can be considered together because of analogies on asbestos exposure. Occupations are considered on the basis of existing evidence on the use of raw asbestos or asbestos-containing materials (as semi-finished or finished products or as auxiliary materials in production processes). Besides the presence and use of asbestos, a description of the possible exposures of workers is reported. Sources of information were scientific and grey literature as well as the 7,187 occupational histories of mesothelioma registered by the specific Tuscan registry. Some factsheets have been revised and enhanced by Italian experts on the asbestos exposure with a specific competence in the examined sectors. Each factsheet includes also questions to be addressed to workers in order to examine in depth their possible asbestos exposure. For those who would like to expand their knowledge on this topic, references are reported both at the end of each factsheet and at the end of the volume.
In all industrialized countries, also in those which have not already banned asbestos use, a decrease in the use of this material and in the relative exposure have been observing since the end of the Seventies, few years after the general consensus within the scientific community on asbestos carcinogenicity. This decreasing trend has been becoming greater and greater since the end of the Eighties, when more restrictive regulations have been approved and applied, especially in occupational settings. Nevertheless, nowadays asbestos-related diseases are still diagnosed due to past exposures, although during next decade a decreasing incidence of malignant mesothelioma – the cancer most specifically related to this carcinogen and characterized by a very bad prognosis and the longest latency – could be observed. Particular attention will be paid to jobs regarding renovation of old buildings containing asbestos and to decontamination activities.
In conclusion, this Catalogue is a working tool – although it is not exhaustive and could be upgraded with new information – for all professionals engaged in asbestos risk prevention activities as health personnel, personnel of insurance companies, employers, and employee representatives.


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