Editoriali minuti di lettura
E&P 2016, 40 (3-4) maggio-agosto, p. 150-150
DOI: https://doi.org/10.19191/EP16.3-4.AD01.075
GISCi: più spazio e visibilità ai giovani ricercatori
GISCi: an opportunity for more consideration and visibility for young researchers
Riassunto
In questo numero Epidemiologia&Prevenzione pubblica tre articoli redatti da giovani ricercatori aderenti al Gruppo italiano per lo screening del cervicocarcinoma (GISCi). In occasione dell’ultimo Convegno nazionale (Finalborgo, maggio 2015) era stato indetto un concorso tra gli abstract pervenuti: agli autori selezionati, che erano stati ritenuti meritevoli di presentazione dal Comitato scientifico del Congresso, era stato chiesto di trasformare la comunicazione fatta durante il Convegno in un articolo scientifico da sottoporre per pubblicazione alla rivista degli epidemiologi italiani.
In questo numero Epidemiologia&Prevenzione pubblica tre articoli redatti da giovani ricercatori aderenti al Gruppo italiano per lo screening del cervicocarcinoma (GISCi). In occasione dell’ultimo Convegno nazionale (Finalborgo, maggio 2015) era stato indetto un concorso tra gli abstract pervenuti: agli autori selezionati, che erano stati ritenuti meritevoli di presentazione dal Comitato scientifico del Congresso, era stato chiesto di trasformare la comunicazione fatta durante il Convegno in un articolo scientifico da sottoporre per pubblicazione alla rivista degli epidemiologi italiani.
Certo, non è un’idea originale, dato che in molte associazioni si premiano i giovani migliori, ma alla nostra associazione fa molto piacere essere di stimolo affinché ricerche prodotte in Italia vengano fatte conoscere alla comunità scientifica. Epidemiologia&Prevenzione ha spesso ospitato contributi importanti che hanno avuto un peso nel determinare le politiche sullo screening in Italia. Tra tutti, il rapporto di Health Technology Assessment sull’HPV1 che ha avviato una nuova stagione per gli screening cervicali in sanità pubblica. Siamo orgogliosi di aver avuto riscontro positivo dai ricercatori che, dopo una peer review del loro manoscritto condotta dagli editor della rivista con il consueto rigore, pubblicano in italiano risultati importanti. Ciò ci porta anche a una riflessione sul fatto che in Italia, ancora oggi, avviene troppo spesso che non si riesca a dare visibilità e spazio ai giovani ricercatori, che invece, quando vanno all’estero, riscuotono un immediato e meritato successo. D’altra parte è anche vero che accedere alle riviste internazionali non è sempre facile per un giovane. Non tanto per il problema linguistico, che le nuove generazioni superano brillantemente, quanto perché si tratta di lavori dedicati a temi e argomenti non necessariamente competitivi, poiché strettamente legati al contesto italiano.
In realtà, rispetto ai tanti lavori che circolano nelle riviste internazionali, tali studi hanno lo stesso livello di qualità e, almeno per l’Italia, la stessa rilevanza. Il giovane ricercatore inglese o americano ha maggiori possibilità di accedere a riviste attente a dare spazio alla ricerca svolta a livello locale. In Italia, per i nostri giovani ricercatori ciò è più difficile. L’opportunità offerta da Epidemiologia&Prevenzione, che pubblica in lingua italiana, ma nello stesso tempo fa parte del circuito internazionale sia per la qualità dei sistemi di revisione scientifica sia per la citazione nelle banche dati Medline, ci è sembrata adeguata al nostro obiettivo.
I tre articoli qui pubblicati affrontano temi di grande interesse per i programmi di screening cervicale che si riconoscono nella nostra associazione e i risultati ottenuti sono degni di nota e diffusione. Pensiamo di aver reso un servizio anche ai lettori della rivista, che possono così venire a conoscenza di ciò che viene fatto in Italia, e ai decisori, che debbono comprendere quanto sia importante sostenere l’attività di ricerca e la cultura scientifica più di quanto avvenga oggi.
Fare ricerca e integrarla nel panorama dei risultati scientifici ottenuti in tutto il mondo non può limitarsi a riportare solo le ricerche fatte da altri e pensare che si adattino perfettamente al nostro contesto. Il mondo del servizio sanitario cresce e migliora svolgendo ricerca, anche se questa non potrà sempre essere quella che cambia il futuro della medicina.
Per la nostra associazione è stata una sfida: desideriamo ringraziare i nostri giovani ricercatori per averla accettata e auspichiamo che trovino uno spazio sempre maggiore.
Conflitti di interesse dichiarati: nessuno.
Bibliografia
1. Ronco G, Biggeri A, Confortini M et al. Health Technology Assessment report: HPV DNA based primary screening for cervical cancer precursors. Epidemiol Prev 2012; 36(3-4) Suppl 1: 1-72.
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