Riassunto
Obiettivi. Le statistiche di sopravvivenza su base di popolazione sono fondamentali per valutare l’efficacia dei servizi offerti per migliorare la prognosi dei pazienti oncologici. Questo studio si propone di aggiornare le stime di sopravvivenza dei pazienti oncologici in Italia, ma anche di presentare nuove misure come la probabilità reale di morte, che tiene conto della possibilità di morire per cause diverse dal cancro, e il cambiamento della speranza di vita dopo una diagnosi di tumore per fornire risposte appropriate a domande differenti.
Risultati. Lo studio include 1.932.450 casi di tumore rilevati dalla rete dei registri tumori italiani (AIRTUM) dal 1994 al 2011 e presenta stime per 38 sedi di tumore e per l’insieme di tutti i tumori. Per i tumori più frequenti diagnosticati tra il 2005 e il 2009, la sopravvivenza netta standardizzata per età a 5 anni dalla diagnosi è risultata: colon-retto maschi 65%, femmine 65%; mammella 87%; polmone maschi 15%, femmine 19%; prostata 91%. Per sedi di tumore quali stomaco, colon, retto polmone, melanoma della cute, mammella, cervice uterina, prostata e rene, la sopravvivenza netta a 5 anni è omogenea tra Centro e Nord Italia, mentre è di alcuni punti percentuali inferiore nel Sud Italia. I funnel plot illustrano con maggior dettaglio queste differenze mostrando la sopravvivenza netta stimata in 13 regioni italiane. Per l’insieme di tutti i tumori esclusi i cutanei, la sopravvivenza a 5 anni e a 10 anni è aumentata di circa 10 punti percentuali negli uomini e di 7 punti nelle donne dal 1994 al 2011.
Discussione. Specifici articoli sono dedicati ai risultati riguardanti le neoplasie solide e oncoematologiche, ai confronti internazionali e all’analisi congiunta dell’andamento temporale di incidenza, mortalità e sopravvivenza per le principali sedi di tumore con l’obiettivo di interpretare i progressi compiuti nel controllo dei tumori in Italia.
Parole chiave: sopravvivenza oncologica, registri tumori, sopravvivenza netta, probabilità reale di morte, speranza di vita
Abstract
Objectives. Population-based survival statistics are fundamental to assess the efficacy of services offered to improve cancer patients’ prognosis. This study aims to update cancer survival estimates for the Italian population, as well as provide new measures, such as the crude probability of death, which takes into account the possibility of dying from causes other than cancer, and the change in life expectancy after a cancer diagnosis, to properly address various questions.
Results. The study includes 1,932,450 cancer cases detected by the Network of Italian Cancer Registries (AIRTUM) from 1994 to 2011 and provides estimates for 38 cancer sites and for allsites cancer. For most common cancers diagnosed from 2005 to 2009, age-standardized 5-year net survival was: colon-rectum – males 65%, females 65%; lung – males 15%, females 19%; breast 87%; prostate 91%. For cancer sites such as stomach, colon, rectum, lung, skin melanoma, breast, cervix, prostate, and kidney, 5-year net survival is consistent between Central and Northern Italy, while it is a few percentage points lower in Southern Italy. Funnel plots expose these differences more in detail by showing the survival estimates in 13 Italian regions. For all sites but skin, 5- and 10-year net survival increased by about 10 percentage points in men and 7 points in women from 1994 to 2011.
Discussion. Specific articles deal with results on solid and haematological malignancies, international comparisons and analysis of time trends of incidence, mortality, and survival in combination for key cancer sites, aiming to interpret overall progress in the control of cancer in Italy.
Keywords: cancer survival, cancer registries, net survival, crude probability of death, life expectancy
Ci sono diversi motivi per accogliere con soddisfazione questo terzo Rapporto AIRTUM sulla sopravvivenza, cui sono molto lieto, e onorato, di poter contribuire con alcune righe di introduzione e commento.
- Un primo punto è esattamente la capacità di avere le informazioni. In questi ultimi anni il Ministero della salute – CCM, in collaborazione con l’Associazione (AIRTUM), ha investito molto sui Registri Tumori che costituiscono la fonte primaria di informazioni fondamentali per la pianificazione, ma anche per la ricerca. Ancora nel 2010 i Registri Tumori erano 29 e coprivano il 35% della popolazione italiana. Oggi siamo a 44 Registri accreditati che coprono il 57% del territorio (altri 16 sono in attività per una copertura virtuale che raggiunge il 74% della popolazione residente in Italia).
- Un secondo punto è che questa monografia AIRTUM sulla sopravvivenza dei tumori in Italia, che aggiorna le precedenti monografie sullo stesso tema pubblicate nel 2011 e nel 2007, testimonia come il nostro sistema sanitario si confronti ormai da 7 anni in modo sistematico con questa che è la nuova frontiera dei sistemi sanitari: la guarigione dal cancro. Il nostro è un sistema sanitario avanzato, costo-efficace, egualitario; questo genere si risultati ne testimonia il complessivo significato di risorsa per il sistema paese, anche se non siamo autorizzati a sottovalutare le diseguaglianze e le sacche di residua inefficienza.
- Un terzo punto riguarda l’entità del fenomeno. Per l’insieme di tutti i tumori esclusi i cutanei, la sopravvivenza a 5 anni e a 10 anni è aumentata di circa il 10 punti percentuali negli uomini e di 7 punti nelle donne dal 1994 al 2011. L’aumento della sopravvivenza definisce un successo del nostro sistema di prevenzione e cura, eccellentemente supportato dalla ricerca scientifica. Tuttavia, si dimostrano anche notevoli differenze geografiche nella proporzione di persone che vivono dopo una diagnosi di tumore e risultati a volte molto differenziati: per esempio la sopravvivenza netta standardizzata per età a 5 anni dalla diagnosi è risultata: colon- retto maschi 65%, femmine 65%; mammella 87%; polmone maschi 15%, femmine 19%; prostata 91%. Occorre osservare che i migliori risultati riguardano quei tumori per i quali esistono diffusi programmi di prevenzione, organizzati come nel caso di mammella e colon-retto o su base di accesso individuale come nel caso della prostata. Viceversa, come nel caso del polmone, laddove non è ancora disponibile un modello di intervento di popolazione evidence-based e la prevenzione primaria è evidentemente ancora sottoutilizzata, i risultati sono ancora molto contenuti.
- Un ulteriore punto riguarda il fatto che i dati qui presentati danno una solida base di riferimento a definire gli sviluppi ulteriori nella elaborazione delle policies nazionali. Le persone che sopravvivono o anche sono guarite definitivamente portano con sé un numero crescente di bisogni e di interrogativi rivolti sia agli operatori di sanità pubblica sia alla società nel suo complesso. La nuova sfida della sopravvivenza al cancro, per i pazienti, i medici curanti, gli specialisti, è quella di andare oltre la qualità delle cure e garantire la qualità della vita. Questo postula una pianificazione specifica. In questa prospettiva va letto anche lo specifico contributo fornitoci dalla European Guide on Quality Improvement in Comprehensive Cancer Control, prodotto finale della Joint Action CANCON.
Questi punti definiscono quindi una traiettoria che è quella che porta dalla disponibilità di informazioni e conoscenze sino al beneficio per gli individui e la popolazione. In un percorso che non si arresta, perché come Nazione crediamo nella necessità di migliorare continuamente l’efficacia degli interventi e la qualità delle vita dei pazienti e dei loro familiari. I progressi che l’Italia ha fatto lungo questa traiettoria non sono casuali ma dipendono dagli sforzi sempre più integrati e coerenti fra ricercatori, pazienti e istituzioni. Infine, un ringraziamento va a quanti hanno permesso di migliorare la tempestività con cui i potenziali utenti possono disporre dell’informazione derivata dai Registri Tumori. Il nostro impegno sarà per un maggiore uso di questi dati per avere decisioni che tengano conto, sempre più, delle evidenze scientifiche.
Indice
Parole chiave: tumori
Keywords: cancers