Ho scelto di fare l’epidemiologo per puro caso. Frequentavo l’Università alla facoltà di Biologia ed ero perso di fronte a mille strade che avevo paura di imboccare e che non sentivo mie. Mentre il tempo scorreva senza sosta io rimanevo alla ricerca di una tesi da sviluppare. Questo mi ha portato a bussare alla porta di un Professore che nei meandri di Biologia aveva deciso di trasformare l’esame di Igiene in Epidemiologia, parola sconosciuta alla quasi totalità degli studenti, con scarso appeal nei confronti degli e delle aspiranti biologi e biologhe. Senza rendermene conto intrapresi una strada come se fosse diventato un percorso naturale. Venni contaminato dalla passione del Professore che ha attecchito in me in modo quasi virale, e che tutt’oggi mi spinge a fare quello che faccio. Da lì ho capito che nella vita avrei voluto fare l’epidemiologo. 

Nell’arco della mia tutt’ora breve carriera lavorativa ho avuto la fortuna di incontrare altre professionalità in cui ho ritrovato la stessa passione che avevo già visto, facendomi capire che anni prima la scelta che avevo operato era stata quella giusta. Su questo non posso esimermi dal menzionare un’altra persona che ha avuto un impatto significativo nel mio percorso, un’epidemiologa al tramonto della sua carriera lavorativa (ahimè) che con molta pazienza ha deciso di condividere con me parte del suo sapere alimentando il processo critico ed il dubbio legittimo.

Alla fine posso dire che ho scelto di fare l’epidemiologo perché non avrei potuto fare altrimenti.

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