Riunione AIE 3 Maggio 2012
Informazioni tecniche
Il video è diviso in due parti:
la prima contiene gli interventi della mattinata, la seconda quelli del pomeriggio (ci scusiamo per interruzioni e tempi morti all'inizio della registrazione del mattino dovuti a una esercitazione antincendio svoltasi nell'edificio che ha ospitato la riunione).
Il 3 maggio 2012 si è svolta a Bologna la riunione organizzata dall’AIE e da Inferenze per definire un’agenda di impegni AIE sui temi ambientali e per individuare nuove modalità di comunicazione rivolte ai referenti istituzionali, ai media e ai cittadini
All’introduzione fatta da Paola Michelozzi, a nome della segreteria dell’AIE, sono seguiti gli interventi di una ventina di epidemiologi e giornalisti. I soci AIE hanno seguito l’evento trasmesso in diretta sul sito di Epidemiologia&Prevenzione e qualche commento è arrivato via chat.
Per favorire una più ampia partecipazione e aumentare il numero di commenti e proposte, l'AIE ed E&P hanno deciso di rendere disponibile fino al 28 maggio la registrazione dell’evento e permettere anche a chi non ha potuto seguire la diretta da Bologna di inviare il proprio contributo.
I quesiti in discussione
- Ambiente e salute: su quali temi l’AIE dovrà impegnarsi nei prossimi mesi?
- Su quali temi ambientali urgenti l’AIE dovrà prendere posizione per rafforzare la funzione epidemiologica e per aumentare la consapevolezza sui rischi per la salute?
- Quale il supporto dell’AIE per una chiara, corretta ed efficace comunicazione ai referenti istituzionali, ai media, ai cittadini? Quali gli strumenti innovativi per fare comunicazione?
Cosa c’è nel video?
Introduzione di P. Michelozzi (segreteria AIE);
Interventi del mattino: B. Terracini, F. Forastiere, R. Pirastu, F. Bianchi, L. Bisanti,E. Chellini, L. Cori, A. Ranzi, L. Miligi, A. Marinaccio, A. Vigotti, P. Angelini, S. Candela, P. Ricci.
Interventi del pomeriggio: ML. Clementi e L. Carra.
I video non sono più disponibili.
Commenti: 2
1.
Az. Osp. Univ.San Martino, Ist Naz.Ricerca sul Cancro, Genova
Carissimi,
e se cominciassimo a fare una cosa rivoluzionaria? Ovvero pretendere di utilizzare l'enorme massa di dati correnti (di carattere sanitario ed anche socio-eziologico) per descrivere, descrivere e descrivere, in modo rigoroso, tempestivo, completo e capillare lo stato di salute (ed i suoi possibili determinanti) delle popolazioni presenti in Italia (es: analisi per il complesso delle cause, per quartieri, per coorti, ecc.). Mi sembra che questa azione elementare sia oggi ancora estremamente carente. Così come è carente la tempestiva diffusione dei dati e la discussione con le popolazioni e gli amministratori pubblici (che non sia la solita tranquillizzazione riduzionista e molto poco evidence-based). Concordo con Gigi, dobbiamo giocare d'anticipo...Abbraccio! Valerio Gennaro
PS
ottima l'idea della videoregistrazione! la lascerei in memoria (magari con un'indice). E' utilissima, bravi! è servita anche a me per non venire, non inquinare, risparmiare, non far ammalare (neppure voi, vedendomi!)
2.
Linee guida per le valutazioni epidemiologiche sui siti inquinat
Carissimi, prendendo spunto dalla importantissima esperienza di Taranto penso che potrebbe essere di grande aiuto per molti di noi, residenti in regioni con SIN, disporre di linee guida metodologiche, almeno orientative, per poter affrontare o attrezzarci per affrontare in futuro le richieste di valutazioni epidemiologiche che ci vengono dal territorio e dalla P.A..
Ritengo che potrebbe essere auspicabile la costituzione di un gruppo di lavoro che sulla base delle conoscenze e delle esperienze già maturate possa suggerire i principi per una corretta ed omogenea strategia di studio dei SIN da proporre in campo nazionale.
Grazie.
Mauro Mariottini
Osservatorio Epidemiologico Ambientale delle Marche - ARPAM