Pubblicato sul Repository di Epidemiologia & Prevenzione il primo Rapporto estivo sull'impatto delle ondate di calore basato su tre sistemi di sorveglianza: ondate di calore (HHWWS), mortalità giornaliera (SISMG) e accessi in Pronto Soccorso (PS). Ecco in sintesi come è andata nel periodo 15 maggio-15 luglio 2022 nelle 33 città italiane coperte dal monitoraggio.

Maggio

Dal 15 maggio 2022 sono state registrate temperature superiori alla media stagionale di +3.2°C in tutto il Paese, con valori più elevati soprattutto nelle città dell’Italia centrale associati a condizioni di rischio di livello 1 (secondo il sistema di allarme HHWWS). Nella seconda metà di questo mese la mortalità è risultata superiore all’atteso del +10%,  con un eccesso significativo registrato a Brescia, Roma, Pescara, Bari e Potenza.

Giugno e luglio

Nel mese di giugno le temperature sono state superiori al valore di riferimento in media di +3°C. Un primo innalzamento si è verificato intorno alla prima settimana di giugno e un progressivo aumento è stato registrato a partire dal 20 giugno fino a fine mese, interessando prevalentemente le città del Centro-sud. L’innalzamento delle temperature dell’ultima decade di giugno è stato classificato come rischio di livello 1 nelle città del Nord, mentre tra le città del Centro-sud è stata registrata un’ondata di calore della durata di 10 giorni, a partire dal 26 giugno a tutta la prima settimana di luglio, che ha determinato un rischio di livello 2-3. Durante questa ondata si sono registrati picchi di temperatura apparente massima compresi tra 37-40°C (la “temperatura apparente” è un indicatore che tiene conto sia della temperatura osservata sia di quella percepita).
Nel mese di giugno è da segnalare complessivamente una mortalità del 9% superiore all’atteso.
Le città in cui si è registrato un incremento significativo della mortalità, almeno in parte attribuibile all’esposizione a elevate temperature, sono Torino (+11%), Roma (+13%), Napoli (+15%), Bari (+23%), Palermo (+19%), Catania (+32%).
Dal 1-15 luglio si è osservato complessivamente un incremento significativo della mortalità pari a +21%, con incrementi in diverse città dove si è verificata l’ondate di calore, in particolare a Brescia (+31%), Bologna (+22%), Firenze (+22%), Roma (+28%), Viterbo (+52%), Latina (+72%), Napoli (+27%), Cagliari (+51%), Bari (+56%), Palermo (+34%), Catania (+35%), Catanzaro (+48%).
Anche a Torino si è registro un eccesso di mortalità sebbene non si siano registrate condizioni di ondata di calore, ma solo giorni isolati di caldo (si definisce “ondata di calore” il periodo di permanenza di un livello di rischio 2 o superiore per più di 2 giorni consecutivi).
I grafici dell’andamento della temperatura e della mortalità giornaliera evidenziano in alcune città del Nord (Torino, Milano) un incremento della temperatura nella terza settimana di giugno a cui risultano associati picchi di mortalità. Mentre in diverse città del Centro-sud (Roma, Latina, Campobasso, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo e Catania) si osservano diversi giorni di incremento della mortalità associato all’aumento della temperatura registrato dal 26 giugno e al 15 luglio.
Nelle ultime 2 settimane di giugno si è anche registrato anche un incremento degli accessi ai Pronto Soccorso a Milano, Venezia, Bologna e Ancona.

Tutta colpa delle alte temperature?

In sintesi, il primo Rapporto estivo sulle ondate di calore mostra che complessivamente, nelle 33 città coperte dal sistema di sorveglianza, nel mese di giugno l’incremento della mortalità stimato è del +9%, mentre nelle prime 2 settimane di luglio ha raggiunto il +21% (in numeri assoluti +733 decessi in totale).

Attraverso la sola analisi descrittiva non è possibile escludere che parte dell’incremento di mortalità osservato sia attribuibile alla concomitante epidemia di Covid-19 in corso. Solo l’analisi di serie temporale che verrà condotta a fine estate consentirà agli autori e autrici del Rapporto di stimare la relazione dose-risposta dell’incremento di mortalità associato alle elevate temperature per ciascuna città, di confrontare l’effetto stimato nell’estate 2022 con quella degli anni precedenti, e di stimare l’eccesso di mortalità attribuibile alla temperatura, inserendo nel modello anche dell’effetto dell’epidemia di Covid-19.

Il Rapporto completo, con grafici e tabelle, è disponibile qui:  repo.epiprev.it/2739


 

 

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