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GAZA: L'umanità negata. Cosa dice l'epidemiologia
L'Associazione Italiana di Epidemiologia, il Gruppo di lavoro AIE Pace e la rivista Epidemiologia & Prevenzione vi invitano a partecipare al webinar che si svolgerà online martedì 30 settembre 2025 dalle ore 16:00 alle 18:30.
Per partecipare collegati a questo link
Nel corso dell'incontro sarà possibile porre domande a relatori e relatrici.
Scarica e fai circolare la locandina
GAZA: L'UMANITA' NEGATA. COSA DICE L'EPIDEMIOLOGIA
PRIMA PARTE
16:00
Lorenzo Richiardi, Presidente Associazione Italiana di Epidemiologia, apre i lavori
16:05
Sandro Colombo, Former WHO Health officer
Mortality and famine in Gaza: an overview
16:35
Zeina Jamaluddine, Faculty of Epidemiology and Population Health, London School of Hygiene and Tropical Medicine
Capture-recapture as a method for mortality estimate in Gaza
16:55 Q&A session
17:05
Angelo Stefanini, Former WHO Health officer Occupied Palestine, volunteer for Palestinian Children’s Relief Fund (PCRF)
La distruzione del sistema sanitario a Gaza
17:20 Q&A session
SECONDA PARTE
17:30
Stefano Orlando, Università di Roma Tor Vergata, Responsabile delle attività giovanili della Comunità di Sant’Egidio
Frontiers in Public Health: articoli su salute globale e guerra. Focus sulla Palestina
17:40
Marta Caminiti, Medico igienista, People’s Health Movement (PHM) e Geneva Global Health Hub (G2H2)
Solidarietà a livello internazionale: People’s Health Movement e Geneva Global Health Hub
17:50
Jonathan Montomoli, Anestesista e rianimatore presso l’Ospedale Infermi, Azienda Sanitaria Locale della Romagna, Rimini
Solidarietà a livello locale: Rimini4Gaza
TESTIMONIANZE
18:00
Una refusenik di Mesarvot (Israele) condividerà la sua storia di resistenza e rifiuto del servizio militare.
Marco Baino, referente del Global Movement to Gaza, ci aggiornerà sul viaggio della Global Sumud Flotilla
Domande dal pubblico
18:30
Dolores Catelan, Vice Presidente Associazione Italiana di Epidemiologia, chiude i lavori
Epidemiologia & Prevenzione si occupa da molti anni di promozione della pace e di denunciare le conseguenze dei conflitti armati, nello Spazio Pace di E&P tutti i link alle iniziative precedenti.
Associazione Italiana di Epidemiologia
L’Associazione Italiana di epidemiologia, avvalendosi anche di uno specifico gruppo di lavoro di promozione della pace, si occupa da diverso tempo della guerra come determinate sociale della salute. E’ nostra convinzione che rispetto a guerre e militarismo l’unica opzione, soprattutto per chi svolge la propria professione in ambito sanitario, sia quella dell’opposizione, della prevenzione dei conflitti e della promozione della pace attraverso mezzi pacifici. La guerra è sempre una catastrofe di sanità pubblica che va prevenuta o fermata il prima possibile nel caso sia già in atto.
Tuttavia non tutte le guerre sfociano in pulizia etnica e genocidio. Il genocidio costituisce l’espressione più estrema della follia bellica e i governi e la società civile internazionale hanno la responsabilità di prevenirlo, di contrastarlo e di consegnare i responsabili alla giustizia.
L’Associazione Italiana di Epidemiologia, insieme alla rivista Epidemiologia&Prevenzione, ha pertanto ritenuto doveroso dare il proprio sostegno alle diverse azioni promosse per sensibilizzare popolazione e decisori politici relativamente al genocidio in atto, come l'iniziativa 24 maggio-50.000 sudari per Gaza, ha aderito all'appello congiunto dell'Alleanza europea per la salute pubblica (EPHA), dell'Associazione europea per la salute pubblica (EUPHA) e della Federazione mondiale delle associazioni per la salute pubblica (WFPHA) e ha partecipato al webinar organizzato dal Centro nazionale di prevenzione e promozione della salute (CNaPPS) dell'Istituto superiore di sanità (ISS) con la testimonianza di Serena Awad, un'operatrice umanitaria a Gaza.
L’Associazione Italiana di Epidemiologia esprime inoltre la massima solidarietà alle migliaia di giovani israeliani che stanno rifiutando di essere arruolati, ai residenti in Cisgiordania che vengono aggrediti e violentemente espulsi dalle loro terre, con la connivenza del governo e dell’esercito israeliano, ai disertori di tutte le guerre, e alla International Sumud Flotilla che in questi giorni cerca di rompere l’assedio di Gaza portando beni di prima necessità alla popolazione palestinese.
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