Lettere minuti di lettura
E&P 2017, 41 (2) marzo-aprile, p. 75-75
DOI: https://doi.org/10.19191/EP17.2.P75.020
Teatro in carcere, uno spunto per un progetto di epidemiologia sociale?
Theatre in jail: a starting point for a social epidemiology project?
Cari direttori di E&P,
vorrei segnalare una problematica a mio giudizio interessante anche per gli epidemiologi.
A fine novembre, seguendo i lavori del convegno «Teatri delle diversità» tenutosi a Urbania (città marchigiana della provincia di Pesaro e Urbino) dedicato al teatro in carcere, ho avuto modo di chiacchierare con Fabio Cavalli, che da anni fa teatro nel carcere di Rebibbia a Roma ed è il regista dello spettacolo teatrale al quale è ispirato il film Cesare deve morire dei fratelli Taviani.
La problematica è bene espressa con le parole di Cavalli riprese da un’intervista che ho trovato in rete1 e che cita “la statistica che fa riflettere”. «Secondo l’Istituto superiore di studi penitenziari, il tasso di recidiva fra i detenuti in Italia (55.000) arriva al 70%. Per chi svolge un lavoro in carcere il tasso scende al 19%, e su un centinaio di laboratori teatrali in carcere la recidiva per chi li frequenta si abbassa al 6%. Ma uno studio scientifico ancora manca... Accedi per continuare la lettura
Downloadable files
File | Dimensione | Download |
---|---|---|
Full text 3692-ep2-075-lettera3.pdf | 851 ㎅ | 1 |