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E&P 2019, 43 (4) luglio-agosto, p. 238-248
DOI: https://doi.org/10.19191/EP19.4.A02.069
Ambiente
Industrial contaminated sites and health: results of a European survey
Siti industriali contaminati e salute: risultati di un’indagine europea
Abstract
BACKGROUND: industrially contaminated sites (ICSs) have been recognised as a major public health concern since they involve exposure to multiple environmental stressors, normally distributed unevenly within population. The COST Action on Industrially Contaminated Sites and Health Network (ICSHNet) comprises a European network of experts and institutions to clarify needs and priorities for better characterising the impact on environment and health of ICS.
OBJECTIVES: evaluate the availability of information and studies concerning selected ICSs in participating Countries within the ICSHNet, with particular consideration on the accessibility to environmental, health and demographic data, and research and assessment tools.
METHODS: to evaluate the availability of data, an Action Questionnaire (AQ) was developed based on previous questionnaires used in different European projects and on expert consultation. The AQ, with 84 items organised in eight sections, was adapted to an on-line version using the software LimeSurvey. The survey was sent to 47 participants within the ICSHNet, to report over a list of 99 ICSs previously identified.
RESULTS: information was gathered from 81 sites out of the initially selected 99, reported by 45 participants from 27 Countries (82% of Countries in the ICSHNet). The predominant polluting activities were waste disposal (46%) and chemical industries (37%), affecting all environmental media, but more extensively surface and groundwater (70%) and soil (68%). Main categories of contaminants affecting different media were heavy metals and chlorinated hydrocarbons, but also BTEX (benzene, toluene, ethylbenzene, and xylene) and ambient air pollutants (e.g., particulate matter, SOx). Human health risk assessment was the most prevalent methodological approach for characterising impacts on health (32%), followed by epidemiological studies (26%), and health impact assessment (12%). The low reporting, both referring to data availability or methodologies, could be due to absence of data, or to the fact that the reporting person (many of them from the public health sector) did not know how to reach the environmental information.
CONCLUSIONS: survey findings suggest that improving the collection and access to specific environmental, health and demographic data related to ICSs is crucial to meet the methodological requirement to better analyse the health impact of ICSs.
Keywords: data availability, environmental epidemiology, industrially contaminated sites (ICSs), human health risk assessment, health impact assessment
Riassunto
INTRODUZIONE: i siti industriali contaminati (ICS) sono stati riconosciuti come un importante problema di salute, poiché implicano l’esposizione a numerosi fattori di stress ambientali, normalmente distribuiti in modo non uniforme all’interno della popolazione. La COST Action on Industrially Contaminated Sites and Health Network (ICSHNet) è una rete di esperti a livello europeo finalizzata a chiarire le lacune di conoscenza, le necessità e le priorità per meglio caratterizzare l’impatto che gli ICS hanno sull’ambiente e sulla salute.
OBIETTIVI: valutare la disponibilità di informazioni e studi riguardanti i siti industriali contaminati presenti nei Paesi appartenenti alla rete ICSHNet, prendendo in considerazione in particolare l’accessibilità ai dati ambientali, sanitari e demografici, e la disponibilità di strumenti di ricerca e valutazione.
METODI: per valutare la disponibilità di dati, è stato sviluppato un questionario chiamato Action questionnaire (AQ), basato su questionari precedenti utilizzati in altri progetti europei e sulla consultazione di esperti. L’AQ, contenente 84 item organizzati in 8 sezioni, è stato adattato creando una versione on-line tramite il software LimeSurvey. L’indagine è stata condotta inviando l’AQ a 47 partecipanti scelti all’interno della rete ICSHNet, che avevano precedentemente contribuito a costruire una lista di 99 ICS.
RISULTATI: sono state raccolte informazioni da 81 siti sui 99 inizialmente selezionati, segnalati da 45 partecipanti provenienti da 27 Paesi (l’82% dei Paesi presenti nella rete ICSHNet). Le attività inquinanti predominanti sono state lo smaltimento dei rifiuti (46%) e le industrie chimiche (37%), che interessano tutti i comparti ambientali, ma in modo più estensivo le acque superficiali e sotterranee (70%) e il suolo (68%).
Le principali categorie di contaminanti che interessano comparti ambientali sono i metalli pesanti e gli idrocarburi clorurati, ma anche BTEX (benzene, toluene, etilbenzene e xilene) e inquinanti atmosferici (per esempio, particolato, SOx). La valutazione del rischio sulla salute umana è stato l’approccio metodologico prevalentemente utilizzato per caratterizzare gli impatti sulla salute (32%), seguito da studi epidemiologici (26%) e valutazione di impatto ambientale (12%). La bassa numerosità nella risposta, in riferimento sia alla disponibilità di dati sia alle metodologie, potrebbe essere dovuta all’assenza di dati o al fatto che la persona che li ha comunicati (i più erano provenienti dal settore della sanità pubblica) non era in grado di ottenere informazioni esaustive di tipo ambientale.
CONCLUSIONI: i risultati dell’indagine suggeriscono che è di cruciale importanza migliorare la raccolta e l’accesso ai dati specifici ambientali, sanitari e demografici legati agli ICS. In questo modo, sarà possibile soddisfare i requisiti metodologici per meglio analizzare l’impatto sulla salute degli ICS.
Parole chiave: disponibilità dei dati, epidemiologia ambientale, siti industriali contaminate, valutazione del rischio per la salute, valutazione di impatto sanitario
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