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E&P 2016, 40 (1) gennaio-febbraio Suppl. 1, p. 3-6
DOI: https://doi.org/10.19191/EP16.1S1.P003.022
![Convegno organizzato dalla Fondazione vittime dell’amianto “Bepi Ferro” presso l’Aula magna di Palazzo Bo, Università degli Studi di Padova, 4 dicembre 2014 files/2014/immagini/convegno-fondazione-ferro-2014.jpg](/documenti/get_image.php?img=files/2014/immagini/convegno-fondazione-ferro-2014.jpg)
Identificazione, diagnosi precoce e sorveglianza degli ex-esposti ad amianto. A che punto siamo?
Identification, early diagnosis, and monitoring of workers exposed to asbestos. Where are we?
Riassunto
In Italia il bando dell’estrazione, produzione e commercializzazione di amianto e prodotti a base di amianto decretato nel 1992 ha interrotto le esposizioni lavorative più intense. La distanza temporale dal termine delle esposizioni lavorative per i soggetti esposti in passato è ormai dell’ordine di più di vent’anni. Da allora, la legislazione di protezione dei lavoratori sta garantendo a chi lavora oggi nei settori della decoibentazione e alla rimozione di materiali contenenti amianto un’adeguata informazione e formazione e dovrebbe garantire loro di operare in condizioni protette. Ciononostante, i casi di mesotelioma in Italia hanno continuato ad aumentare almeno fino a tutta la prima decade del nuovo millennio; infatti, sono ben più di ventimila i casi insorti nei vent’anni successivi al bando (21.463 casi registrati dal Registro nazionale dei mesoteliomi – ReNaM – nel periodo 1993-2012).
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