Riassunto

Mi sembra sensato che i giovani, intendo quelli sotto i trentacinque anni e in particolare quelli sotto i venticinque, chiedano ai meno giovani, e soprattutto a noi anziani, cosa abbiano fatto per consegnare loro il mondo migliore di tutta la storia umana dal punto di vista materiale, e irregolarmente da quello civile e sociale, ma al tempo stesso sull’orlo precariamente controllato di un precipizio ambientale e di una compromissione dell’intelligenza, potentemente aumentata e potentemente interferita dagli sviluppi dall’intelligenza artificiale.

 

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