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16/10/2024

Dalla depressione postpartum alla depressione peripartum: c’è una Linea guida europea

Dalla depressione postpartum alla depressione peripartum

Ippocrate fu il primo a interessarsi di salute mentale perinatale, ma per secoli l’attenzione si è focalizzata quasi esclusivamente sulla depressione e sulla psicosi a insorgenza nelle prime settimane dopo il parto, il periodo in cui si verificano i rapidi cambiamenti ormonali ai quali si è storicamente attribuito un ruolo preminente nell’aumentata vulnerabilità a questi disturbi.1 All’inizio degli anni Duemila, il riconoscimento dei fattori psicosociali come importanti fattori di rischio associati alla comparsa di depressione nel periodo postnatale ha promosso l’adozione di una definizione di depressione postpartum che si estendeva fino a 6 mesi dopo la nascita del bambino.2 è nell’ultimo decennio che le crescenti evidenze sugli esiti negativi dei disturbi mentali non trattati durante la gravidanza e nel primo anno dopo il parto, che riguardano la salute della donna, del bambino e i costi associati nel corso della vita, hanno determinato un vero e proprio cambio di paradigma, che ha messo al centro la salute mentale perinatale, ossia la salute mentale della donna dal concepimento fino al termine del primo anno dopo il parto, periodo al quale si guarda oggi come a un continuum.1,3 Allo stesso tempo, si è diffusa la consapevolezza che la frequenza dei disturbi mentali perinatali – di cui soffre una donna su cinque – li rende la complicanza più frequente della gravidanza1 e che il supporto alla salute mentale materna è cruciale per promuovere lo sviluppo infantile precoce.4,5 

Servizi delle cure primarie e depressione peripartum

In questa cornice, il riconoscimento e il trattamento dei disturbi con sintomi da lievi a moderati – a partire dalla depressione periparto, il disturbo mentale perinatale più frequente – non riguardano più soltanto gli specialisti della salute mentale, ma devono essere offerti nei servizi delle cure primarie rivolti alle donne e ai bambini.6 Occorrono quindi linee guida evidence-based in grado di guidare i clinici, i decisori e le donne stesse nella conoscenza di disturbi che presentano alcune caratteristiche peculiari; per esempio, il fatto che, nel periodo perinatale, le donne sono meno propense a cercare aiuto per un problema di salute mentale a causa dello stigma, della vergogna e del senso di colpa associati al proprio disagio, nonostante l’impatto diretto e immediato della depressione sulla salute del feto/neonato ne renda sempre necessario un trattamento tempestivo.7 
Il principale riferimento europeo per le buone pratiche relative al riconoscimento e al trattamento del disagio psichico perinatale è la linea guida del National Institute for Health and Care Excellence (NICE)7 sulla salute mentale materna prima e dopo la nascita; ma anche questo documento non si focalizza sulla depressione peripartum. In Italia, come nella maggior parte dei Paesi europei, non è disponibile una linea guida evidence-based dedicata ai disturbi mentali perinatali.

La prima linea guida europea sulla depressione peripartum

La rete internazionale e interdisciplinare Research Innovation and Sustainable Pan-European Network in Peripartum Depression Disorder (Riseup-PPD), finanziata dall’Unione europea nell’ambito della COST Action CA18138, nel dicembre 2023 ha pubblicato la Linea guida di pratica clinica evidence-based per la prevenzione, lo screening e il trattamento della depressione peripartum. Questo documento è accessibile sul sito dell’ISS-SNLG, nella sezione Linee Guida internazionali.8 Il documento è stato elaborato da un panel multidisciplinare di 14 esperti provenienti da 12 Paesi. Per la valutazione delle prove relative all’efficacia clinica è stata adottata la metodologia GRADE. La strategia di ricerca ha incluso solo revisioni sistematiche e metanalisi. In totale sono stati identificati 4.539 studi, 145 dei quali sono stati inclusi nell’analisi finale. 
Il documento propone 44 raccomandazioni di pratica clinica da applicare nelle aree di prevenzione, screening e trattamento della depressione peripartum. Le raccomandazioni forti riguardano i programmi di screening per la depressione in epoca perinatale e l’offerta di interventi psicologici e psicosociali alle donne che sono a rischio di sviluppare depressione in gravidanza e nel periodo postnatale. Per quanto riguarda i trattamenti per le donne a rischio, la raccomandazione della linea guida europea si sovrappone a quella della US Preventive Services Task Force, che nel 2019 aveva espresso una raccomandazione di grado B sull’offerta di interventi di counselling per le donne a rischio di depressione perinatale. 
Per quanto riguarda i programmi di screening, le evidenze valutate nell’ambito della linea guida RISEUP-PPD hanno rivelato che programmi di screening per la depressione condotti nei servizi sanitari delle cure primarie di comunità sono in grado di ridurre la prevalenza della depressione peripartum, risultando maggiormente efficaci se lo screening viene combinato con  interventi aggiuntivi (per esempio, l’utilizzo di protocolli di trattamento e/o di consulenza sul trattamento per i clinici coinvolti e la disponibilità di personale addestrato allo screening). Questa seconda raccomandazione è in linea con quella della U.S. Preventive Services Task Force aggiornata nel 2023 e con le buone pratiche raccomandate dal NICE.7

Gli effetti sul nostro Paese

La linea guida realizzata nell’ambito della COST Action rappresenta un grande avanzamento nel panorama europeo, perché fa il punto su quello che ogni Paese dovrebbe garantire per prevenire la depressione peripartum: riconoscerla tempestivamente e trattarla adeguatamente. Tuttavia, per far sì che le raccomandazioni europee siano adottate anche in Italia e divengano vincolanti, è necessario l’adattamento e l’aggiornamento delle raccomandazioni al contesto specifico (adolopment). Si tratta di un processo che, coinvolgendo i professionisti sanitari di riferimento – a partire da quelli dei Consultori familiari e dei Dipartimenti di salute mentale – i decisori e le donne utenti del percorso nascita, consentirebbe di contestualizzare le raccomandazioni tenendo conto delle caratteristiche del nostro servizio sanitario, delle esperienze già presenti sul territorio, delle preferenze delle donne. 
La linea guida della COST Action, dunque, è una grandissima opportunità, non solo perché offre una sintesi delle evidenze più aggiornate sulla depressione peripartum, ma anche perché, se si saprà raccogliere la sfida di realizzare il processo di adattamento, consentirà di rendere finalmente disponibili anche in Italia, per la prima volta, raccomandazioni evidence-based sulla depressione peripartum.

Conflitti di interesse dichiarati: nessuno.

Bibliografia

  1. Howard LM, Khalifeh H. Perinatal mental health: a review of progress and challenges. World Psychiatry 2020;19(3):313-27. doi:10.1002/wps.20769
  2. Miller LJ. Postpartum depression. JAMA 2002;287(6):762-65. doi:10.1001/jama.287.6.762
  3. Bauer A, Parsonage M, Knapp M, Iemmi V, Adelaja B. The costs of perinatal mental health problems. London, London School of Economics and Political Science, 2014. Disponibile all’indirizzo: https://eprints.lse.ac.uk/59885/1/__lse.ac.uk_storage_LIBRARY_Secondary_libfile_shared_repository_Content_Bauer%2C%20M_Bauer_Costs_perinatal_%20mental_2014_Bauer_Costs_perinatal_mental_2014_author.pdf (ultimo accesso: 23.06.2024).
  4. World Health Organization. Improving early childhood development: WHO Guideline. Geneva, WHO, 2020. Disponibile all’indirizzo: https://www.who.int/publications/i/item/97892400020986
  5. Ministero della Salute. “Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita”. Documento di indirizzo per genitori, operatori sanitari e policy maker, per la protezione e promozione della salute dei bambini e delle generazioni future. Roma, Ministero della Salute, 2020. Disponibile all’indirizzo: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3120_allegato.pdf
  6. World Health Organization. Guide for integration of perinatal mental health in maternal and child health services. [Internet]. Geneva, WHO, 2022. Disponibile all’indirizzo: https://iris.who.int/bitstream/handle/10665/362880/9789240057142-eng.pdf?sequence=1
  7. National Institute for Health and Care Excellence. Antenatal and postnatal mental health: Clinical management and service guidance. London, NICE, 2014; updated: febbraio 2020. Disponibile all’indirizzo: http://guidance.nice.org.uk/CG192
  8. Istituto Superiore di Sanità. Sistema Nazionale Linee Guida. Area psichiatrica. Linee guida di pratica clinica evidence-based per la prevenzione, lo screening e il trattamento della depressione peripartum. Disponibile all’indirizzo: https://www.iss.it/en/-/lg-int-areapsichiatrica
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