Interventi
11/07/2024

Too few epidemiologists in humanitarian crises: a critical gap that needs addressing. A new course organised by the Italian Association of Epidemiology

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Le attuali crisi umanitarie in Ucraina e a Gaza, insieme alle crisi croniche e ai disastri legati al clima, hanno messo in luce i limiti del sistema umanitario. In questi contesti, le organizzazioni umanitarie fanno spesso fatica a raccogliere, analizzare, interpretare e utilizzare i dati sanitari, a causa dei contesti difficili in cui operano e dei vincoli di finanziamento. È proprio in questi contesti che l’epidemiologia sul campo svolge un ruolo cruciale, ma spesso trascurato.
Gli epidemiologi che lavorano sul campo affrontano difficoltà uniche, tra cui condizioni in rapido cambiamento, dati di scarsa qualità e distorsioni. Nonostante queste difficoltà, dati epidemiologici accurati sono essenziali per la valutazione dei bisogni, la decisione sugli interventi e l’advocacy. I metodi convenzionali spesso necessitano di adattamenti per i contesti di crisi e ci sono ancora lacune nelle misurazioni.
Questo articolo discute il ruolo dell’epidemiologia in tali contesti, notando una carenza di “epidemiologi umanitari” e di una formazione specializzata come problemi principali.
Per affrontare queste esigenze, all’inizio del 2024, l’Associazione Italiana di Epidemiologia ha organizzato un corso per migliorare le competenze epidemiologiche degli operatori che lavorano nelle crisi umanitarie e per introdurre gli epidemiologi tradizionali alle sfide specifiche delle crisi. Il corso ha coperto concetti e metodi chiave dell’epidemiologia di campo, enfatizzando l’uso di dati sanitari secondari. Il corso è stato accolto positivamente e questo ha sottolineato la domanda di questa formazione specializzata.
Migliorare la raccolta e l’uso dell’informazione di sanità pubblica nelle crisi umanitarie è una necessità etica e pratica. Infatti, investire nell’epidemiologia di campo e riconoscerne l’importanza può migliorare gli interventi umanitari e servire meglio le popolazioni vulnerabili.

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