Interventi
18/10/2024

Lo studio delle popolazioni migranti e immigrate dal punto di vista sindemico

Lo studio della salute delle popolazioni migranti e immigrate è di particolare interesse e attualità in questi ultimi anni e mancano ricerche che valutano gli aspetti di invecchiamento delle persone immigrate stabilmente residenti, le malattie croniche non trasmissibili, la multimorbidità e lo studio delle seconde generazioni. 
In questo contributo si vuole descrivere la relazione tra salute e immigrazione e la loro associazione con la fragilità attraverso il concetto antropologico di sindemia. La sindemia rappresenta un insieme di problemi di salute strettamente interconnessi e reciprocamente potenzianti che influenzano significativamente lo stato di salute generale di una popolazione. Ciò si verifica nel contesto di una configurazione perpetua di condizioni sociali nocive. Tra le sindemie descritte in letteratura, la più interessante in questo ambito è quella che riguarda la maggior fragilità dovuta all’interazione tra diabete, depressione, immigrazione e disagio sociale, denominata VIDDA (violence, immigration, depression, diabetes, and abuse), identificata per la prima volta nelle donne messicane immigrate negli Stati Uniti. 
Il limite principale dell’uso dell’approccio sindemico per lo studio della salute delle popolazioni immigrate è la difficoltà nel passaggio dall’approccio antropologico, principalmente qualitativo, all’approccio epidemiologico-quantitativo. Nonostante questo, lo studio epidemiologico delle popolazioni immigrate potrebbe beneficiare dell’approccio sindemico, perché è in grado di descrivere meglio le relazioni causali complesse e di fornire evidenze per la modifica dell’approccio clinico.

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