COVID-19 vaccination and all-cause and non-COVID-19 mortality. A revaluation of a study carried out in an Italian Province
La vaccinazione COVID-19 previene la mortalità specifica per COVID-19. Sono tuttavia necessari studi di popolazione ben pianificati per valutare l’efficacia complessiva dei programmi di vaccinazione. Uno studio con questo scopo, condotto nella provincia di Pescara, consente di illustrare potenziali errori sistematici che possono influenzare tali studi. Lo studio di Pescara ha analizzato la mortalità totale e non-COVID-19, e il verificarsi di eventi avversi gravi potenzialmente correlati al vaccino (PVR-SAE), nelle persone vaccinate e non vaccinate, da gennaio 2021, quando i vaccini sono diventati disponibili, a luglio 2022. Lo studio ha riportato una probabilità inferiore di morte sia totale che non-COVID-19 nelle persone vaccinate.
Tuttavia, gli autori non hanno incluso nel denominatore della coorte non vaccinata l’esperienza della popolazione della coorte vaccinata prima della vaccinazione (immortal time bias). Correggendo il denominatore della coorte non vaccinata, il tasso grezzo di mortalità delle persone vaccinate e non vaccinate diventa lo stesso. Per lo stesso motivo, la mortalità non-COVID-19 dei non vaccinati è stata sovrastimata, così come la mortalità delle persone che hanno ricevuto solo una o due dosi di vaccino. Si discutono, inoltre, il confondimento da indicazione, il bias del vaccinato sano, e il bias derivante dal fatto di non considerare l’evoluzione del rischio nel tempo.