Interventi
24/12/2020

COVID-19 e servizi di salute mentale in Europa

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L’area della salute mentale è direttamente interessata alla pandemia ed alle sue conseguenze, per varie ragioni:

  1. la pandemia ha innescato un lockdown planetario, con drammatiche ripercussioni socioeconomiche e quindi psicosociali;
  2. i servizi di salute mentale (SSM), che trattano per definizione una popolazione fragile dal punto di vista psichico, biologico e sociale, hanno una complessa trama organizzativa, ed era prevedibile che questa sarebbe stata coinvolta (o travolta) dalla pandemia;
  3. gli SSM dovrebbero, almeno in teoria, poter contribuire a orientare le politiche di sanità pubblica laddove queste implicano una modificazione significativa dei comportamenti individuali.

È stata operata una revisione narrativa delle pubblicazioni prodotte da ricercatori europei nel periodo febbraio-giugno 2020 e indicizzate su PubMed. In totale sono stati analizzati 34 lavori, che testimoniano dei profondi cambiamenti organizzativi, assistenziali e procedurali introdotti nei SSM a seguito di questo evento planetario eccezionale e in larga misura imprevisto. Tra le principali innovazioni registrate dappertutto va innanzitutto menzionata la fortissima spinta all’impiego di tecniche di telemedicina: queste tuttavia necessitano di un’adeguata valutazione critica, che ne metta in luce possibilità, limiti, vantaggi e svantaggi in luogo di frettolosi giudizi trionfalistici. Inoltre, va sottolineata l’esiguità di studi di tipo quantitativo condotti in questo periodo e l’assenza di studi volti per esempio a esplorare le conseguenze del prolungato e forzoso contatto faccia a faccia tra pazienti gravi e familiari a elevato indice di “emozioni espresse”.

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