Editoriali
26/11/2013

Proposta per una discussione libera e plurale sul futuro del Servizio sanitario nazionale

I temi sollevati da Cesare Cislaghi e Paolo Vineis riguardano sia i principi di fondo sia la governance, e coinvolgono lo stesso assetto dell’articolazione delle autonomie locali, il cosiddetto federalismo, che si è realizzato nell’ultimo decennio. La rivista vuole offrire spazio e visibilità a un dibattito che oggi si svolge con molta fatica, che è spesso incentrato solo sulle questioni del finanziamento economico, e non riesce a cogliere con la necessaria profondità, nei giornali e negli incontri politici e tecnici, le molte questioni sottese alla crisi del nostro SSN.

Molti sostengono che una svolta sia necessaria, ma le argomentazioni relative alla direzione da intraprendere e ai principi fondativi su cui basarsi appaiono molto carenti. Sarebbe assai grave se fossero introdotte modifiche d’urgenza solo a seguito di una situazione finanziaria in precipitazione (o lasciata precipitare).

La rivista ribadisce i fondamenti della linea che AIE ed E&P hanno sempre mantenuto nei confronti dell’SSN. In particolare sostiene l’universalità, la dimensione nazionale dell’SSN e l’obiettivo costituzionale del superamento delle disuguaglianze. Inoltre, caldeggia una pratica sanitaria basata sull’evidenza scientifica che promuove l’appropriatezza in medicina.

L’invito è quindi a concentrarsi su come è necessario agire a diversi livelli, dal finanziamento alla governance, perché questi principi si possano realizzare, cercando di analizzare le criticità che ne impediscono la realizzazione. Invitiamo tutti i lettori a commentare questi interventi sul sito di E&P o a inviare in redazione (epiprev@inferenze.it) brevi interventi focalizzati su uno degli aspetti sollevati in questo numero della rivista.

Eugenio Paci
Direttore scientifico Epidemiologia&Prevenzione
e.paci@ispo.toscana.it

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