Letalità Covid: quale oggi e quale ieri?
Ad oggi, 10 settembre 2025, sul sito del Ministero della Salute risulta che i contagi di COVID-19 siano stati dall'inizio della pandemia 26.987.813 e i decessi 199.182. Se calcoliamo la letalità su queste cifre, questa risulterebbe di 7,38 decessi ogni 1.000 contagi, ma un calcolo del genere avrebbe poco senso per vari motivi, tra i quali la poca attendibilità del numero di contagi, poiché talvolta sono registrati con discreta completezza, come al tempo del green pass, talaltra, come oggi, sono stati totalmente sottostimati.
Ma avrebbe anche poco senso calcolare una media su un periodo di quasi sei anni di epidemia in cui i numeri sono molto cambiati ed è cambiata anche la completezza delle rilevazioni. Gli indicatori disponibili più attendibili sono certamente la frequenza di decessi e la prevalenza di ricoverati positivi al Covid; di questi, è opportuno tralasciare i dati dei primi mesi della pandemia, perché la letalità è stata molto elevata e, soprattutto, perché i casi notificati erano spesso solo quelli gravi. Per questi motivi, le analisi che seguono riguardano esclusivamente il periodo 01.09.2020 – 31.08.2025.
Il grafico presenta la media mobile a 30 giorni delle frequenze giornaliere di decessi in scala logaritmica: si vede come l'andamento possa definirsi log lineare, cioè vi è stato un continuo decremento moltiplicativo. Calcolando i totali dei decessi solo dall'inizio di novembre alla fine di dicembre dei vari anni, risultano 35.541 decessi nel 2020, 5.302 nel 2021, 5.711 nel 2022, 2.483 nel 2023 e soli 456 nel 2024; quindi, nei due mesi del 2024, c'è stato solo l'1,28% dei decessi rispetto allo stesso periodo del 2020.
Anche le prevalenze giornaliere di positivi ricoverati in ospedale hanno un andamento log lineare. Nel periodo considerato, il giorno con il maggior numero di posti letto occupati da positivi al Covid fu il 23 novembre 2020 con 38.507 ricoverati, mentre il giorno con minor occupazione fu il 5 maggio del 2024 con 557 ricoverati.
Calcolando il rapporto tra le medie mobili dei decessi e le medie mobili dei positivi ricoverati, si ottiene un grafico con una decrescita lineare con valori che vanno dai 28,2 decessi per 1.000 ricoverati l'8 dicembre 2020 a 0,7 decessi l'8 luglio del 2025.
Per calcolare correttamente la letalità, si dovrebbe calcolare il rapporto tra deceduti e totale dei soggetti contagiati, magari sfalsando temporalmente le due serie per la durata media della malattia nei deceduti. Il grafico qui sopra riporta il rapporto tra le medie mobili a 30 giorni sia dei nuovi contagiati sia della prevalenza dei ricoverati; inoltre, mette in evidenza che il primo ha una variabilità maggiore sicuramente dipendente dalla diversa completezza della rilevazione dei contagiati.
Ci sono valori dell'indice calcolato sui contagiati molto elevati quando probabilmente la rilevazione dei contagi è stata maggiormente sottostimata, mentre la letalità non era relativamente così elevata: questo nei primi mesi del 2021 e del 2024 e nella prima metà del 2025. All'inverso, quando i contagi furono rilevati quasi completamente grazie al green pass, cioè durante il 2022, l'indice assume valori molto bassi dovuti alla completezza del denominatore.
Il 29 giugno 2022 è la data in cui l'indice assume il valore minore di quell'anno, cioè 0,994; lo stesso anno, il valore massimo, pari a 6,083, è stato raggiunto il 31 dicembre. La media dell'indice di tutto il 2022 risulta pari a 2,832 decessi ogni 1.000 contagiati.
Quindi?
Si può ritenere che la rilevazione dei decessi dovuti al Covid e dei positivi ricoverati sia rimasta con caratteristiche qualitative abbastanza simili durante l'intera epidemia. Quindi possiamo avere certezza che la diminuzione sia dei dati dei decessi sia dei dati dei ricoveri corrisponda alla realtà ed evidenzi una decrescita costante degli effetti clinici dell'epidemia.
Similmente, però, è possibile ritenere che la differente decrescita dei decessi e dei ricoveri dei positivi – che risulta maggiore nei pirmi rispetto ai secondi – evidenzi una decrescita anche della letalità, seppure non è chiaro se ciò sia dovuto a una minor pericolosità del virus oppure a una maggior capacità di cure o ancora all'effetto delle vaccinazioni.
Ma che riferimento possiamo dare per una letalità media dei soggetti che hanno incontrato il virus indipendentemente dalla gravità degli effetti del contagio? Probabilmente i valori vicini a una letalità vera sono quelli del 2022, grazie alla maggior completezza dei contagi – anche degli asintomatici – dovuta al green pass. Si consideri, però, che molta parte della popolazione era già vaccinata e quindi meno a rischio di aggravarsi e di morire, ma orientativamente possiamo ritenere che la letalità del Covid nelle persone contagiate potrebbe situarsi tra il 2 e il 4 per 1.000 contagiati. Al proposito, si rimanda al post di Aldo Rosano del 23.02.2021 su MADE in blog sulla differenza tra CFR (letalità apparente o case fatality rate) e IFR (letalità vera o infection fatality rate) e a un altro post apparso sempre su questo blog.
Facendo oggi il calcolo sui dati riportati dal Ministero – cioè il rapporto tra gli 11 decessi e i 2.924 contagiati registrati della settimana 4-10 settembre 2025 – si ottiene un valore di 3,76 per 1.000. Che significa? Che la letalità del Covid non è diminuita negli anni? Forse no. Significa che i decessi sono registrati probabilmente con completezza, ma i contagi sono molto sottostimati, quindi risulta più veritiero l'andamento del rapporto tra deceduti e prevalenza di ricoverati positivi che indica, invece, una decisa decrescita della letalità.