Attualità
10/03/2025

Le biblioteche biomediche nell’era digitale

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Nel corso degli anni le biblioteche mediche hanno ampliato le proprie funzioni passando dall’essere spazi fisici di conservazione a centri dinamici di gestione e condivisione della conoscenza a supporto dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione e della ricerca.1-3 
Incorporando nuovi servizi digitali, le biblioteche mediche universitarie, degli istituti di ricerca e degli ospedali sono diventate biblioteche ibride, mentre, più recentemente, a livello regionale sono nate biblioteche virtuali che costituiscono realtà consolidate in Lombardia, Piemonte, Lazio, Toscana e nella Provincia Autonoma di Bolzano. 

Accesso alle risorse informative

Il servizio principale fornito dalle biblioteche mediche è l’accesso a un’ampia gamma di risorse informative di qualità, peer-reviewed e aggiornate, oltre a strumenti di supporto alle decisioni cliniche, come UpToDate, DynaMed e BMJ Best Practice. Oggi i documentalisti (information specialist):

  • forniscono supporto per la ricerca bibliografica nel percorso che va dalla formulazione del quesito alla strutturazione di strategie di ricerca, alla valutazione delle risorse da consultare;4 
  • effettuano ricerche sistematiche di letteratura, finalizzate alla produzione di revisioni sistematiche, linee guida e rapporti HTA;
  • coadiuvano i clinici/ricercatori nella corretta gestione delle citazioni, utilizzando strumenti quali Zotero, EndNote e Mendeley, e delle informazioni riguardanti autori e affiliazioni, contribuendo in questo modo a combattere la disinformazione e a migliorare l’integrità della ricerca;
  • offrono formazione e aggiornamento professionale attraverso corsi su metodologie di ricerca, gestione delle informazioni, uso di banche dati e, non da ultimo, sulla valutazione critica della letteratura scientifica;
  • promuovono attivamente la ricerca attraverso la disseminazione dell’evidence-based medicine (EBM).5 Per offrire un supporto alla medicina basata sulle prove non bastano la conoscenza dei principi dell’EBM e le competenze nella ricerca e nel recupero delle informazioni, serve anche una comprensione di ciò di cui i professionisti sanitari hanno bisogno: in questo ambito, i documentalisti non sono più semplici fornitori di informazioni, ma si offrono come mediatori, diventando parte attiva nel processo della ricerca clinica.

Il processo di pubblicazione

Le biblioteche mediche si rivelano utili anche durante il processo di pubblicazione di articoli scientifici, quando il ricercatore si trova a dover considerare aspetti normativi, editoriali ed etici. I bibliotecari specializzati possono aiutare gli autori a decidere consapevolmente su questioni complesse e specialistiche che riguardano, per esempio, il concetto di responsabilità intellettuale e le questioni di integrità della ricerca scientifica. Spiegano come riconoscere le riviste predatorie, che non adottano valide procedure di peer-review e pubblicano lavori privi di adeguati canoni di qualità, richiedendo il pagamento di APC (article processing charges).6 E possono aiutare a superare le difficoltà di accesso ai contenuti a pagamento (paywall). Sempre più forte, infatti, è avvertita la necessità di pubblicazione in open acces (OA), tanto più in presenza di un mandato degli enti finanziatori, che prevede l’accesso aperto o l’auto-archiviazione in archivi istituzionali o pubblici. 

Strategie e criteri per la scelta della collocazione editoriale

Nella scelta dell’editore e della rivista a cui sottomettere il proprio lavoro, le biblioteche mediche si offrono come strumenti di informazione, suggerendo possibilità e alternative. La selezione dell’editore e della rivista a cui presentare il proprio articolo riguarda sia aspetti tecnico-organizzativi del processo editoriale sia i costi di pubblicazione. Questi possono essere contenuti e anche eliminati senza perdere opportunità, se si considerano, per esempio, le riviste diamond/platinum open access pubblicate da università, centri di ricerca, società scientifiche nazionali, che non prevedono tariffe né per i lettori né per gli autori. Gli autori dei contributi scientifici possono fruire dei progetti editoriali della loro o di altre università e delle iniziative dei dipartimenti che portano alla pubblicazione di volumi, collane e working paper. Esistono, inoltre, i contratti trasformativi, che prevedono una gestione oculata delle opportunità di pubblicazione gratuita. Non raramente, le biblioteche sono chiamate a “dirigere il traffico” delle diverse possibili opzioni per la pubblicazione senza oneri.

Il diritto d’autore

Il documentalista è chiamato anche ad assicurare ai propri utenti una solida conoscenza del diritto d’autore e della sua gestione in open access, una materia che evolve continuamente e che richiede, quindi, un aggiornamento costante.
In merito ai diritti, in alcuni casi è possibile contrattare il riutilizzo degli articoli scientifici pubblicati evitando di cedere completamente i diritti all’editore, nel rispetto del mandato degli enti finanziatori, per svolgere attività didattica o di ricerca, o mantenendo la possibilità di pubblicare risultati parziali. 
L’auto-archiviazione, nata per favorire la gestione e la conservazione di documenti e risorse digitali e la creazione di piattaforme open access a servizio della comunità scientifica, non è sufficientemente valorizzata e conosciuta presso la comunità dei ricercatori e si rilevano difficoltà nella determinazione di quale sia la versione testuale che gli autori possono destinare all’auto-archiviazione.
La diffusione dei sistemi di intelligenza artificiale pone, inoltre, nuovi problemi di comprensione dei meccanismi di tutela dei diritti, sia che questi siano detenuti da editori sia che siano conservati in capo agli autori.
Vi è una crescente fiducia dei ricercatori e un aumento di sensibilità verso l’importanza del conferimento dei dati in banche dati pubbliche, ma le regole e le possibilità rispetto alla pubblicazione dei dati possono essere difficili da applicare. Anche in questo caso, alcune biblioteche mediche sono attrezzate per fornire la consulenza necessaria.

Investimenti per le biblioteche

Per avere gruppi di professionisti esperti e competenti in tema di open access, diritti di autore, gestione di archivi istituzionali eccetera, occorrono investimenti per le biblioteche, sia in termini di tempi sia in termini di finanziamenti, affinché il personale possa acquisire la formazione professionale continua necessaria ad affrontare le nuove sfide in corso.
A livello internazionale, i nuovi profili legati alla biblioteca digitale sono numerosi: metadata librarian, esperto nella gestione dei metadati, bibliotecario incaricato di supportare la pubblicazione nei repository, esperto di diritto di autore in ambiente digitale.
Un esempio positivo di valorizzazione di queste competenze è costituito da Knowledge for Healthcare, il piano strategico per lo sviluppo delle 177 biblioteche nelle aziende del NHS in Inghilterra, che fa leva sulle nuove tecnologie per migliorare continuamente i servizi. Il piano prevede il raggiungimento di risultati specifici e illustra gli interventi proposti, delineando la tabella di marcia verso il 2026.7
è dimostrato da diversi lavori internazionali che rafforzare le biblioteche, qualificare la forza lavoro e migliorare i servizi e la produttività è cruciale per la ricerca in ambito sanitario. E dove le biblioteche sono dismesse o non vi sono investimenti si perde una grande opportunità.8,9 

Conflitti di interesse dichiarati: nessuno.

Bibliografia

  1. Marshall A. The role of the health information professional. Health Info Libr J. 2017;34(4):293-95. doi: 10.1111/hir.12077
  2. Ma J, Stahl L, Knotts E. Emerging roles of health information professionals for library and information science curriculum development: a scoping review. J Med Libr Assoc 2018;106(4):432-44. doi: 10.5195/jmla.2018.354
  3. Sollenberger JF, Holloway Jr RG. The evolving role and value of libraries and librarians in health care. JAMA 2013;310(12):1231-32. doi: 10.1001/jama.2013.277050
  4. Kronenfeld M. 2022 Janet Doe Lecture, health science libraries in the emerging digital information era: charting the course. J Med Libr Assoc 2023;111(1-2):555-65. doi: 10.5195/jmla.2023.1626
  5. Spencer AJ, Eldredge JD. Roles for librarians in systematic reviews: a scoping review. J Med Libr Assoc 2018;106(1):46-56. doi: 10.5195/jmla.2018.82
  6. The InterAcademy Partnership. Combatting predatory academic journals and conferences. IAP 2022. Disponibile all’indirizzo: https://www.interacademies.org/publication/predatory-practices-report-English (ultimo accesso: 13.02.2025).
  7. Gilroy D, Young G. Adding value to learning and development through CILIP accreditation: The NHS knowledge for healthcare learning academy. Health Info Libr J 2023;40(2):223-27. doi: 10.1111/hir.12470
  8. Lacey Bryant S, Bridgen R, Hopkins E, McLaren C, Stewart D. NHS knowledge and library services in England in the digital age. Health Info Libr J 2022;39(4):385-91. doi: 10.1111/hir.12457
  9. Alpi KM, Esparza JM, Green BF, Jones SD. The evolution of our profession and association from 1998-2023: reflections from four Medical Library Association leaders. J Med Libr Assoc 2024;112(3):205-13. doi: 10.5195/jmla.2024.1948
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