Studio BRIC-59: primi risultati e riflessioni sul percorso sanitario dell’accesso alle cure per mesotelioma maligno pleurico
OBIETTIVI: individuare i percorsi di cura più frequenti nei pazienti affetti da mesotelioma maligno pleurico (MMP) alla luce delle procedure diagnostiche e terapeutiche indicate dalle linee guida più recenti e specifiche.
DISEGNO: studio di epidemiologia descrittiva.
SETTING E PARTECIPANTI: 100 casi con diagnosi istologica o citologica sono stati estratti dalle casistiche 2015-2017 di due Centri operativi regionali (COR) mesoteliomi: in Toscana è stato effettuato un campionamento random, in Lombardia sono stati raccolti casi afferenti a un unico centro altamente specializzato.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: esame della frequenza di procedure diagnostico-terapeutico-assistenziali; sviluppo e applicazione di una checklist definita con valutazione della durata di alcune fasi.
RISULTATI: sono state recuperate tutte le cartelle di diagnosi e terapia solo per 34 casi toscani e per 20 casi lombardi. Le prestazioni fornite sono modulate su ogni singolo caso tali da non permettere di configurare percorsi diagnostico-terapeutici strutturati e standardizzati. Le fasi pre-diagnostiche hanno durate variabili in relazione alle condizioni iniziali del paziente, anche per la presenza di comorbidità, e alla struttura ospedaliera di accesso. Le prestazioni sanitarie ambulatoriali (visite mediche, esami ematochimici e radiologici) sono molte, specialmente in fase pre-diagnostica e durante i trattamenti chemioterapici. La checklist applicata a un sottogruppo di casi toscani ha mostrato che esistono differenti durate nella fase pre-diagnostica (6-330 giorni), nel tempo intercorrente tra la diagnosi e la segnalazione del caso al COR (1-200 giorni), nella sopravvivenza (8 giorni-vivente alla fine del 2019).
CONCLUSIONI: per offrire la presa in carico migliore ai casi di mesotelioma maligno pleurico è necessario attivare reti collaborative tra le strutture sanitarie regionali, con un coordinamento multidisciplinare clinico nelle strutture con maggiore esperienza su questa patologia rara. È altresì indispensabile il monitoraggio su tutto il territorio regionale dell’applicazione dei percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali di riconosciuta efficacia in tutte le fasi dalla diagnosi alla terapia, includendo il supporto psicologico e l’avvio dell’iter medico-legale risarcitorio. A questo monitoraggio potrebbero contribuire, se opportunamente potenziati, i COR mesoteliomi che hanno al loro interno le competenze epidemiologiche necessarie.