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16/10/2024

Pregnancy assistance for foreign women in Trentino Region (Northern Italy): retrospective cohort epidemiological study

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Obiettivi: individuare eventuali differenze tra donne di cittadinanza italiana o straniera nell’accesso all’assistenza prenatale, includendo il numero e l’appropriata programmazione delle visite, l’esecuzione di esami diagnostici, ematici e microbiologici e l’utilizzo di servizi sanitari specifici.
Disegno: studio epidemiologico di coorte retrospettivo, basato sul monitoraggio dei flussi informativi.
Setting e partecipanti: dati estrapolati dal flusso informativo dei certificati di assistenza al parto della Provincia autonoma di Trento tra il 2012 e il 2016. Sono state incluse nell’analisi un totale di 23.165 donne con dati relativi alla cittadinanza. 
Principali misure di outcome: le variabili di esito per valutare l’appropriatezza dell’assistenza prenatale studiate sono state le tecniche di procreazione medicalmente assistita, il ricorso alla diagnosi prenatale invasiva, l’età gestazionale al primo controllo, il numero totale di visite di controllo ed ecografie eseguiti durante la gravidanza, gli esami ematici e microbiologici effettuati e la partecipazione ai corsi di accompagnamento alla nascita.
Risultati: i dati indicano una differenza significativa nel ricorso alla villocentesi, nell’esecuzione del test per il citomegalovirus e del tampone vagino-rettale per la ricerca dello streptococco di gruppo B, che sono inferiori nella popolazione straniera. Inoltre, esiste una differenza statisticamente significativa nell’epoca gestazionale in cui viene effettuata la prima visita, nel numero totale di visite ed ecografie effettuate durante la gravidanza e nella partecipazione ai corsi prenatali.
Conclusioni: questo studio rivela differenze significative nell’accesso e nella fruizione dell’assistenza alla gravidanza tra donne straniere e italiane. Esistono differenze anche in termini di determinanti sociali della salute, con una concentrazione di disoccupazione e bassa istruzione nella popolazione straniera. È quindi necessario identificare i fattori che possono potenzialmente creare disuguaglianze di salute, considerando i determinanti socioeconomici e i bisogni specifici delle donne migranti.

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