Occupational impact in COVID-19 pandemic according to one year of compensation claims in Italy
OBIETTIVI: identificare la dimensione e le caratteristiche della componente occupazionale nella pandemia di COVID-19 analizzando le richieste di indennizzo all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail).
DISEGNO: studio descrittivo dell’andamento temporale delle richieste di indennizzo COVID-19 pervenute all’Inail, delle caratteristiche demografiche, territoriali e dei settori occupazionali coinvolti in comparazione con i dati di popolazione. Analisi multivariata in componenti principali.
SETTING E PARTECIPANTI: richieste di indennizzo per infortunio COVID-19 pervenute all’Inail nel primo anno di pandemia (marzo 2020-febbraio 2021).
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: la serie storica giornaliera delle richieste di indennizzo per COVID-19 occupazionale, la distribuzione di frequenza dei casi per variabili occupazionali, demografiche e territoriali, gli indicatori sintetici delle analisi multivariate in componenti principali.
RISULTATI: da marzo 2020 a febbraio 2021, l’Inail ha ricevuto 155.684 denunce per infortunio COVID-19. L’analisi temporale giornaliera mostra un picco con oltre 1.000 richieste al giorno a marzo 2020 e un secondo picco (più di 1.500 richieste al giorno) nel novembre 2020. I risultati mostrano un’evoluzione della pandemia di tipo occupazionale dipendente da variabili temporali e territoriali, con una prima fase caratterizzata in prevalenza da casi nel Nord Italia, seguita da una diffusione nelle regioni centrali e del Sud durante il periodo estivo. Gli operatori sanitari (32% e 42% nei maschi e femmine, rispettivamente) e i medici (15% e 6%) sono risultati i lavoratori più coinvolti. La distribuzione temporale dei casi varia per tipo di lavoro con medici, infermieri e tecnici della salute coinvolti mediamente in anticipo di due settimane rispetto agli altri ambiti occupazionali. L’inizio della campagna di vaccinazione a dicembre 2020 (con priorità per il personale sanitario) segna una rapida decrescita della curva dei contagi occupazionali che si mantengono, a partire dalla seconda decade di febbraio 2021, a un livello inferiore ai 100 casi denunciati al giorno di infortunio occupazionale COVID-19.
CONCLUSIONI: l’uso delle richieste di indennizzo per infezione da SARS-CoV-2 di origine occupazionale è essenziale per monitorare la componente della pandemia correlata al lavoro e la sua evoluzione nello spazio, nel tempo e per i diversi ambiti professionali. Gli operatori sanitari sono stati individuati come la categoria professionale maggiormente coinvolta nell’infezione. È necessario implementare un sistema di sorveglianza epidemiologica che includa una valutazione del rischio correlato al lavoro, supporti l’efficacia del sistema assicurativo pubblico e armonizzi la raccolta di dati occupazionali tra Paesi.