Articoli scientifici
30/12/2015

I comportamenti alimentari dei bambini della scuola primaria in Italia fotografati dal sistema di sorveglianza nazionale OKkio alla salute

, , , , , ,

OBIETTIVI: descrivere i comportamenti alimentari dei bambini della scuola primaria e le iniziative scolastiche di promozione di sane abitudini alimentari.
DISEGNO: sistema di sorveglianza con studi di prevalenza biennali.
SETTING E PARTECIPANTI: nel 2014 si è svolta la quarta raccolta dati del sistema di sorveglianza nazionale OKkio alla SALUTE promosso e finanziato dal Ministero della salute/CCM e coordinato dall’Istituto superiore di sanità in collaborazione con le Regioni. Hanno partecipato alla rilevazione 2.408 scuole primarie, 48.426 bambini e 50.638 genitori. Il campionamento è stratificato a grappolo (unità primarie di campionamento: le classi terze); le informazioni sono raccolte con questionari rivolti a bambini, genitori, insegnanti e dirigenti scolastici.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: consumo di prima colazione, merenda a metà mattino, frutta e/o verdura, bevande zuccherate e/o gassate; presenza di iniziative scolastiche di promozione di sane abitudini alimentari.
RISULTATI: l’8% dei bambini non consuma la prima colazione e il 31% fa una colazione non adeguata; il 52%assume alimenti a elevato contenuto calorico per merenda; il 25% consuma frutta e/o verdura meno di una volta al giorno; il 41%consuma quotidianamente bevande zuccherate e/o gassate. Le abitudini alimentari scorrette sono più frequenti tra i figli di genitori con livello di istruzione basso e tra i residenti nelle regioni del Sud. Lievi miglioramenti nel tempo si registrano per tutti gli indicatori descritti tranne che per il consumo di frutta e/o verdura. Il 74%delle scuole include l’educazione nutrizionale nel proprio curricolo, il 66%ha realizzato iniziative di promozione di sane abitudini alimentari e il 55%ha attivato una distribuzione diretta di alimenti sani; il 35%ha visto coinvolti attivamente i genitori in tali iniziative. Nelle scuole del Sud l’educazione nutrizionale curricolare e il coinvolgimento dei genitori sono più frequenti, mentre la distribuzione di alimenti sani e la presenza della mensa sono meno diffuse.
CONCLUSIONI: la diffusione di comportamenti alimentari non salutari e l’esistenza di forti disuguaglianze territoriali e sociali lasciano ampi margini di miglioramento da perseguire con specifiche iniziative di promozione. La scuola è fortemente impegnata con iniziative che necessitano sempre di più dell’appoggio delle istituzioni e del maggior coinvolgimento delle famiglie.

Vai all'articolo su epiprev.it Versione Google AMP