Articoli scientifici
28/12/2021

Education inequalities in overall mortality during the first wave of the COVID-19 pandemic in Italy

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INTRODUZIONE: esiste una crescente preoccupazione che la pandemia da COVID-19 abbia colpito in modo sproporzionato gli individui più vulnerabili.
OBIETTIVI: valutare se le disuguaglianze socioeconomiche si sono ampliate durante la pandemia di COVID-19 in Italia.
DISEGNO: coorte storica basata su registri amministrativi.
SETTING E PARTECIPANTI: lo studio è basato su soggetti inclusi nel Registro di base degli individui al 01.01.2019, di età ≥35 anni, seguiti fino al 30.06.2020.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: le disuguaglianze per istruzione nella mortalità totale, pre-pandemia, durante la prima (marzo-aprile) e la seconda fase (maggio-giugno) della prima ondata pandemica in Italia sono state misurate attraverso i rapporti tra tassi di mortalità (MRR), stimati attraverso modelli binomiali negativi che includono l'età, la stagione, il periodo pandemico e il livello di istruzione come predittori. Il termine di interazione tra periodo e livello di istruzione è stato verificato attraverso il test del rapporto di verosimiglianza.
RISULTATI: la coorte include 37.976.670 individui, di cui 719.665 sono deceduti nel corso del follow-up. Nelle aree ad alta pandemia, gli MRR tra gli uomini meno istruiti rispetto ai più istruiti sono: 1,48 (IC95% 1,42-1,55) nel periodo pre-pandemico, 1,45 (IC95% 1,36-1,55) nella prima fase e 1,42 (IC95% 1,30-1,56) nella seconda fase della pandemia (p-value: 0,92). Gli MRR corrispondenti tra le donne sono: 1,26 (IC95% 1,21-1,32), 1,39 (IC95% 1,30-1,49) e 1,35 (IC95% 1,23-1,48); p-value: 0,03. Gli MRR sono aumentati sostanzialmente nella prima fase pandemica tra le donne di età compresa tra 35 e 64 anni (da 1,48 a 1,98; p-value: 0,011) e 65-79 anni (da 1,22 a 1,51; p-value: 0,017). Durante la seconda fase, gli MRR sono tornati ai valori osservati prima della pandemia.
CONCLUSIONI: in Italia, le disuguaglianze per livello d’istruzione nella mortalità totale sono aumentate durante la pandemia da COVID-19 tra le donne in età lavorativa e in quelle di età compresa tra 65 e 79 anni.

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