Rubriche
11/01/2009

Senza un’attenzione all’ambiente la medicina è disarmata

L’Associazione medici per l’ambiente si è costituita con l’obiettivo prioritario di identificare e promuovere nuove strategie per l’integrazione delle politiche di salute con quelle di sostenibilità ambientale. La maggior parte delle cause (o concause) di morte dipendono dall’ambiente, dagli stili di vita e dai comportamenti, liberamente scelti o imposti. È indubbio lo stretto rapporto tra degrado ambientale, rischi per la salute e la nostra capacità di gestire lo sviluppo. Se dunque la protezione dell’uomo esige la protezione dell’ambiente, i medici sono direttamente responsabili delle misure prese per migliorare l’ambiente e per informare le autorità e le popolazioni delle conseguenze sanitarie delle politiche di sviluppo. Essere al servizio della verità è un dovere etico per chi opera nel campo scientifico e in particolare per i medici che devono prendere atto della responsabilità che hanno in rapporto al continuo deterioramento della salute degli esseri viventi e per il rispetto delle generazioni future. La crisi ambientale, la crisi della salute e la crisi dei valori sono strettamente correlate e interdipendenti. Nei paesi industrializzati anneghiamo nell’eccesso di consumi, ma contemporaneamente diventa sempre più difficile soddisfare bisogni elementari, come respirare aria non inquinata e bere acqua pulita. La salute si pone al centro della discussione anche a causa di un servizio sanitario che diventa sempre più insostenibile dal punto di vista finanziario. Il sistema risponde alla richiesta di salute con un numero sempre maggiore di prestazioni costosissime e tecnologicamente sofisticate, cercando di modificare la storia naturale della «malattia», che di per sé già significa «salute perduta», trascurando invece la prevenzione primaria da effettuare sia sull’ambiente inquinato e malsano che ci circonda, sia sugli individui, con una appropriata politica di informazione e di educazione sanitaria alla ricerca di uno stile di vita più semplice e sostenibile. Salute, ambiente e inquinamento sono da alcuni decenni al centro di molti convegni medici, e al tempo stesso si stanno conducendo ricerche al fine di scoprire le eventuali correlazioni tra salute e fattori di rischio. Queste iniziative, sicuramente validissime, non ci sono tuttavia sembrate mettere in atto tutte le potenzialità dei medici e degli altri operatori sanitari rispetto alla popolazione e ai politici. In particolare i medici di famiglia, costituendo la reale congiunzione tra società civile e mondo scientifico, devono collaborare con i ricercatori e gli specialisti che quotidianamente esaminano le conseguenze negative dell’ambiente inquinato sulla popolazione. Il medico di famiglia, infatti, si trova in una posizione privilegiata che gli permette di verificare i danni dell’inquinamento ambientale sui suoi pazienti e al tempo stesso di suggerire loro i comportamenti più adeguati. Riteniamo quindi che il medico di medicina generale debba ampliare i suoi orizzonti e che si debba occupare della salute dell’ambiente per poter prevenire e curare in maniera più efficace le malattie dell’uomo, comprendendo che l’obiettivo non è il singolo individuo ma il binomio uomo-ambiente. L’Associazione medici per l’ambiente non è però un’associazione di categoria e neppure un’associazione scientifica in senso stretto, anche se le sue azioni devono realizzarsi su basi scientifiche e devono essere sostenute da dati epidemiologici, senza mai perdere di vista il principio di precauzione. La nostra associazione si propone di creare e sfruttare sinergie e di sostenere i processi decisionali sia dell’opinione pubblica sia degli amministratori.

Il Modello integrato per la salute, l’ambiente e la sostenibilità

La salute di una comunità è determinata da fattori socioeconomici e ambientali, dallo stile di vita e dall’accesso ai servizi. È evidente che solo il lavoro interistituzionale e intersettoriale può garantire l’attuazione di quella ampia gamma di iniziative, progetti e politiche necessari per una efficace promozione della salute. Da qui la necessità di una strategia integrata tra organismi governativi e non, nei possibili ambiti di intervento territoriale: dall’azione dei medici nel territorio e nelle scuole, agli interventi delle amministrazioni locali e dei governi nazionali, alle convenzioni internazionali, attraverso attività formative basate su evidenze epidemiologiche. ll concetto di integrazione è fondamentale e deve essere sviluppato non solo a livello territoriale, ma anche nel contesto di attività che devono essere interistituzionali e interdisciplinari, devono coinvolgere enti governativi e organizzazioni non-governative, medici di tutte le categorie, altri esperti di salute e ambiente, amministratori, rappresentanti dei media, il mondo economico e giuridico. Né si può prescindere da un impegno volto a saldare le questioni dell’ambiente e della salute con quelle sociali ed economiche anche nel contesto dei rapporti tra il Nord e il Sud del mondo. È in questo contesto che si è costituita l’associazione, con la peculiarità, rispetto ad altre associazioni mediche, ambientaliste o politiche, di essere operativa su tutti i livelli di intervento prevedibili in un modello integrato per la salute, l’ambiente e la sostenibilità, sia a livello territoriale sia interdisciplinare. L’Associazione:

■ è costituita prevalentemente da medici di medicina generale ma anche da pediatri, epidemiologi, specialisti in tutte le branche, altri operatori nei settori della salute e dell’ambiente e chiunque ne condivida scopi e strategie;

■ è tra i primi promotori, insieme alla Rete italiana delle Città Sane, di una iniziativa di educazione ambientale e alla salute rivolta alle scuole di ogni ordine e grado denominata «La scuola per una città sana e sostenbile»;

■ ha collaborato alla promozione del Progetto Città Sane dell’OMS in diverse città sostenendone obiettivi e strategie in svariati convegni locali, nazionali e internazionali, nonché con articoli pubblicati su periodici in lingua italiana e inglese;

■ è diffusa nel territorio con sezioni costituite a livello comunale, provinciale e regionale;

â–  si rapporta con i governi nazionali;

■ ha ufficialmente partecipato al Congresso ONU di Rio de Janeiro del 1992 su «Ambiente e Sviluppo» e alla terza Conferenza europea delle città sostenibili svoltasi a Hannover nel febbraio 2000;

■ è formalmente riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità e dal Global Environmental Facility (organismo promosso dall’ONU e finanziato dalla Banca mondiale);

■ ha realizzato una serie di iniziative formative («Scuola Ambiente e Salute»), informative e di ricerca epidemiologica;

■ si sta attivando per l’applicazione del modello integrato sistemico su varie aree tematiche (mortalità evitabile, problematiche sanitario ambientali nei bambini eccetera)

Figura 1. Modello integrato per la salute, l'ambiente e la sostenibilità

Associazione Medici per l'ambiente ISDE - Italia
International Society of Doctors for the Environment - ISDE

L’Associazione Medici ISDE-Italia è stata fondata ad Arezzo il 24 Gennaio 1989. Sono ufficialmente costituite le Sezioni Regionali di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Liguria, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana. Presente su tutto il territorio nazionale; conta oltre 7.200 iscritti, due terzi dei quali medici di medicina generale. Iscritta all’Anagrafe nazionale delle ricerche e all’Albo della formazione professionale della FNOMM. È membro fondatore dell’International Society of Doctors for the Environment. Presiede il Comitato scientifico nazionale la dottoressa Eva Buiatti.

Principali pubblicazioni: Inquinamento Atmosferico e Salute (1998); Campagna per il diritto del bambino a non essere inquinato (1998); ISDE Presentation Volume (1999); Inquinamento ambientale e salute (1999); Mortalità evitabile nelle città capoluogo di provincia (2000); Recapito: Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia Via della Fioraia, 17/19 – 52100 Arezzo Tel. 0575-22256 Fax 0575-28676 email: isde@ats. it

Fondata a Cortona il 25 Novembre 1990, l’International Society of Doctors for the Environment é l’unica organizzazione del suo genere accreditata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. In novanta paesi del mondo oltre 40.000 medici ne condividono le tesi e gli scopi. Contatti e sforzi cooperativi sono stati avviati con organizzazioni internazionali, in particolare ha rapporti formali di collaborazione con OMS, GEF– Gloabal Environmental Facility, UN Framework Convention on Climate Change, WONCA – World Organization of Family Doctors. È membro di vari network internazionali: CAN – Climate Action Network, IPEN – International POP Elimination Network, INCHES – International Network for Children’s Health, Environment and Safety. Presiede il Comitato scientifico internazionale il dottor Lorenzo Tomatis. Recapito: ISDE Head Office vicolo Gesora, 7 CH-6929 Gravesano Tel. +41-916053344; fax +41-916053384; www.isde.org

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