Pillole di buona pratica clinica e di educazione sanitaria
Sempre più frequentemente le autorità economiche che governano il Paese paiono accorgersi che la sanità costa cara, che in Italia anzi i costi crescono di più che altrove in Europa, che ci sono aree di spreco su cui è possibile intervenire. Quel che ancora non si sente dire, e lo si sente dire poco anche dagli operatori di sanità pubblica, è che lo spreco maggiore è il non far niente di veramente efficace, semplice ed economico per prevenire le malattie croniche, quasi tutte prevenibili modificando le abitudini di vita, e talvolta con farmaci di basso costo. Perché le malattie sono come la “monnezza”: più se ne produce più costa caro smaltirle e monitorare quelle che si sono inventate. Il problema è che le malattie, specie quelle croniche, sono un grande business, specie oggi che riusciamo a tenere in vita per anni pazienti che qualche decennio fa sarebbero morti precocemente. I nuovi farmaci, sempre più costosi, non guariscono ma cronicizzano, così la domanda si mantiene alta, e quasi sempre arriviamo a produrre nuovi farmaci, lievemente più efficaci, quando sta per scadere il brevetto di quelli vecchi. Cresce la soddisfazione di medici e l'illusione dei pazienti, cresce il PIL, magari cresce anche l’occupazione. Le pillole di educazione sanitaria e di buona pratica clinica lavorano per la decrescita ... di ciò che è inutile e fa danni.
In ambito sanitario la maggior parte dei messaggi merciali esercitano pressioni sempre maggiori nei di divulgazione scientifica che raggiungono la confronti di ricercatori, università, ospedali e di popolazione attraverso i media è fortemente conquasi tutti gli attori in sanità. dizionata da interessi commerciali, e questo fenoTale pressione arriva anche a distorcere l’interpremeno, a volte palese, spesso occulto, è molto più tazione e la comunicazione dei risultati della riimportante e diffuso di quanto sia percepito. cerca scientifica ai medici e alla popolazione, Molti cittadini non sono consapevoli del fatto quando questi siano in contrasto con potenti inche il 90% delle ricerche scientifiche è finanziato teressi diversi dalla salute. da case produttrici/sponsor più interessati a venIl progetto «Pillole» intende contribuire a corregdere i propri prodotti che a migliorare la salute gere questa situazione, con l’esplicito obiettivo di della comunità. Gli interessi degli sponsor com aumentare l’efficacia delle cure e la produzione
di salute, diminuendone al tempo stesso i costi a carico delle ASL e della comunità dei cittadini, che sono sempre più difficili da sostenere. Le Pillole di educazione sanitaria sono uno strumento di divulgazione scientifica, aggiornate ed essenziali, espresse in forma chiara e incisiva, che si ispirano in modo esplicito al punto di vista del servizio sanitario nazionale (SSN), degli interessi dei cittadini e della salute dei pazienti. Sono concepite per aiutare i cittadini a:
- fare buon uso dei servizi sanitari, con la consapevolezza dei propri diritti e della proprie responsabilità;
- conoscere gli elementi fondamentali di autogestione della propria salute e potenziare la propria capacità di metterli in pratica, evitando improprie medicalizzazioni; dotars di un salutare senso critico, con maggiore consapevolezza dei limiti, dei rischi e dei costi dei trattamenti correnti e della disponibilità di efficaci alternative (con particolare riferimento a efficaci modifiche dello stile di vita, a tecnologie semplici e sostenibili, a farmaci generici/equivalenti);
- non sollecitare i medici a prescrizioni irrazionali di natura consumistica. Le Pillole di educazione sanitaria sono ideate per essere veicolate da servizi sanitari diffusi sul territorio e a stretto contatto con il paziente (ASL/AUSL, distretti, farmacie, Associazioni dei consumatori) ma, soprattutto e preferibilmente, dallo stesso medico di fiducia. Sono già state sperimentate con riscontri favorevoli in Veneto, Toscana, Lombardia, Puglia, da aziende sanitarie impegnate nell’educazione continua dei medici e nell’educazione sanitaria dei cittadini, tra cui l’ASL di Milano. Sono state adottate da intere regioni tra cui il Piemonte, l’Abruzzo, e la Regione Lombardia ha dato loro il proprio patrocinio. Le Pillole usufruiscono inoltre del supporto di associazioni di tutela dei consumatori a livello regionale e nazionale (Associazione consumatori utenti, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori). Le Pillole di educazione sanitaria sono affiancate da una linea parallela, le Pillole di buona pratica clinica, sostenute dalla stessa filosofia e destinate all’aggiornamento ed educazione continua dei medici di famiglia e degli specialisti di primo livello. Dal 2006 le Pillole sono testate dell’editore CIS, noto per l’assoluta indipendenza dell’informazione fornita, per il rifiuto della pubblicità (a differenza della maggior parte della pubblicistica in sanità), e per la capacità di resistere alle pressioni dei produttori di farmaci, di apparecchi diagnostici e presidi sanitari. Hanno come direttore responsabile Franco Berrino, ricercatore di livello internazionale, direttore del Dipartimento medicina preventiva e predittiva dell’Istituto dei tumori di Milano.
Dieci buoni motivi per prendere in considerazione le Pillole
1. Trattano argomenti di interesse trasversale, su problemi spesso gravi, sempre diffusi, tanto che di rado una famiglia non trova al proprio interno qualcuno direttamente toccato dai problemi di volta in volta affrontati dalle Pillole di educazione sanitaria
2. Sono libere da condizionamenti commerciali, a differenza di gran parte della informazione che
3. Portano all’attenzione dei medici e dei cittadini interessati a tutelare la propria salute i risultati di ricerche indipendenti, o che fanno al punto di vista del SSN e della salute e della comunità,
cioè di quelle ricerche che gli sponsor commerciali spesso non divulgano e che molte istituzioni non conoscono
4. Sono molto chiare ed esplicite. Presentano conclusioni e formulano raccomandazioni con un linguaggio diretto e un’incisività particolari. Propongono soluzioni concrete, alla portata di persone informate e motivate
5. Si concentrano sulle aree dove vi sono forti prove e buone ragioni per adottare un comportamento o un intervento e su quelle dove vi sono ragioni altrettanto forti per scartarlo o ridimensionarlo (queste ultime riguardano una parte sorprendentemente grande di ciò che oggi fa la sanità). Non temono di confrontarsi con interessi che hanno poco a che vedere con la salute
6. Hanno anche il sostegno a 4 associazioni di tutela dei consumatori estese a livello regionale e nazionale, abituate a dialogare e a mettersi dalla parte dei cittadini-utilizzatori
7. Ricevono un buon buon apprezzamento istituzionale e scientifico, e sono valutate con favore dai rappresentanti dei medici di famiglia di Milano, chiamati tutti gli anni a esprimersi con un questionario di valutazione. Sono state sperimentate con riscontri favorevoli da aziende sanitarie e intere regioni che vi hanno abbonato i propri medici di medicina generale
8. Una valutazione di efficacia condotta nell’ASL di Milano su una prima Pillola test sugli omega-3, distribuita dal 2005 in 30 000 copie ai medici perché la consegnassero ai cittadini a supporto del proprio
counseling, ha dimostrato di ridurre (a vantaggio di alternative alimentari più efficaci e più sicure) in un biennio di quasi un milione di euro la spesa pubblica cittadina osservata per questi farmaci, rispetto a quanto era atteso, in base al trend storico e ai trend regionale e nazionale. I risultati sono stati anche migliori in altre più importanti aree terapeutiche
affrontate dalle Pillole
9. Sono state abbinate a programmi di formazione per medici di Distretto, di Dipartimenti cure primarie e per dirigenti di servizi farmaceutici, in intere regioni, per rendere le prescrizioni più appropriate e migliorare il loro ruolo educativo
10. Evitano la banalità, e di ripetere cose ormai risapute: hanno contenuti sostenuti dalle prove, ma danno informazioni che da altre parti non arrivano.
L’abbonamento elettronico individuale (9 euro a CIS Editore, http://www.ciseditore.it, tel. 02-46 94 542) dà diritto a consultare tutte le 65 Pillole di educazione sanitaria sinora pubblicate, oltre alle 10 nuove dell’anno in cui si effettua l’abbonamento)
Esempi di argomenti affrontati:
- Scale per la salute
- La prevenzione primaria del cancro all’intestino
- Ridurre le recidive di tumore intestinale
- Prevenire le demenze
- Preparati vitaminici e rischi sottovalutati
- Come ridurre il rischio di un tumore al seno
- Come prevenire le recidive di tumore al seno
- Controllare l’ipertensione mangiando
- Prevenzione primaria delle fratture nell’osteoporosi in menopausa
- Prevenire e (auto)gestire la depressione
- Curare ilmal di schiena e prevenire le recidive
- Qualità di vita in menopausa: alternative alla terapia ormonale sostitutiva
- Curemediche o angioplastica nell’angina stabile?
- Curare e frenare l’evoluzione della bronchite cronica
- Ridurre il rischio di contrarre un cancro alla prostata
- Prevenire e curare meglio l’asma con lo stile di vita
- Diete a basso indice glicemico e cibi che proteggono dal diabete
- Le bevande più o meno adatte alla salute
- Lo stile di vita per prevenire e curare la depressione
- Radiazioni mediche: essere consci anche dei rischi
- Modelli alimentari per controllare il peso nel tempo
- Malattia da reflusso: novità paradossali sui farmaci e stile di vita
- Regressione di placche aterosclerotiche e stile di vita
- Consumare più omega- 3? Da alimenti o da farmaci?