PASSI: In Italia sempre più donne si sottopongono a test per la diagnosi precoce dei tumori cervicali all’interno dei programmi di screening organizzati
Secondo i dati della sorveglianza PASSI, in Italia nel 2015 l’80% delle donne di 25-64 anni ha eseguito un test a scopo preventivo per la diagnosi precoce dei tumori cervicali (Pap test o test dell’HPV) entro i tempi raccomandati. Questa percentuale è aumentata significativamente nel periodo 2008-2015. PASSI è in grado di distinguere le due diverse componenti che concorrono alla stima del numero totale di donne che si sottopongono allo screening: le donne che eseguono il test gratuitamente all’interno dei programmi di screening organizzati o di altre offerte gratuite delle ASL e coloro che eseguono il test su iniziativa spontanea pagando il ticket o l’intero costo. Nel corso degli anni, in Italia si è registrata una progressiva riduzione della quota di donne che ha eseguito spontaneamente il test e un aumento della quota di coloro che hanno partecipato a programmi organizzati, come si osserva analizzando il rapporto tra le due componenti della copertura totale dello screening. Questo fenomeno interessa tutte e tre le ripartizioni geografiche italiane, ma è più evidente nelle regioni del Nord e in quelle del Centro, dove si è manifestato già a partire dal 2008. La riduzione della copertura su iniziativa spontanea dello screening cervicale, storicamente la più alta, è il risultato della maggiore capacità attrattiva dei programmi organizzati, probabilmente associata anche a una progressiva riduzione della disponibilità economica delle famiglie da destinare alla spesa sanitaria per cure e prevenzione come conseguenza della crisi economica.