Lo screening organizzato funzionante riduce le disuguaglianze di accesso
Nelle Regioni in cui sono presenti programmi di screening mammografico organizzati e funzionanti, le donne 50-69enni che hanno eseguito una mammografia secondo le Linee Guida sono il 20% in più rispetto a quelle residenti in Regioni in cui i programmi non sono ancora sufficientemente presenti. La presenza dei programmi organizzati riduce inoltre in maniera significativa le diseguaglianze di accesso per titolo di studio e condizione economica.
Fra le donne di 50-69 anni intervistate nel 2011, il 70% ha dichiarato di aver eseguito una mammografia a scopo preventivo negli ultimi due anni. La copertura della popolazione target per l’esecuzione della mammografia è tuttavia molto disomogenea sul territorio italiano, sia fra Regioni sia, in alcuni casi, fra ASL della stessa Regione.
Per valutare l’esistenza di un’associazione fra programmi di screening efficienti e copertura della popolazione target per esecuzione della mammografia, le Regioni sono state divise in due gruppi: quello in cui oltre il 75% delle intervistate di 50-69 anni ha dichiarato di aver ricevuto una lettera di invito allo screening, quale proxy della presenza di uno screening mammografico organizzato e funzionante e quello in cui la lettera è pervenuta a una percentuale inferiore di donne target.
I risultati mostrano un’importante positiva differenza di esecuzione della mammografia a scopo preventivo negli ultimi due anni nelle Regioni in cui è presente uno screening mammografico organizzato e funzionante. A conferma dell’importanza di tale condizione, le donne che in questo positivo contesto non hanno mai fatto una mammografia sono un terzo di quelle che vivono in Regioni in cui lo screening mammografico non è pienamente attivo (6% rispetto al 18%).
Fra chi ha fatto una mammografia secondo le linee guida, i programmi di screening organizzati e funzionanti riducono significativamente la disparità di accesso all’esecuzione della mammografia nella popolazione socioeconomicamente più svantaggiata. Infatti, nelle Regioni in cui lo screening mammografico non è attivo o non lo è pienamente, il differenziale tra chi ha riferito un livello d’istruzione assente o elementare rispetto a chi è laureato è di 20 punti percentuali (50% vs. 70%); nelle Regioni, dove invece sono presenti programmi di screening mammografico organizzati e funzionanti il differenziale si riduce a 6 punti percentuali (79% vs. 83%). Analogamente la variazione del valore percentuale nell’esecuzione della mammografia negli ultimi due anni tra chi ha riferito molte difficoltà economiche rispetto a chi non ne ha riferite passa nei due contesti considerati da 18 punti percentuali (50% vs. 68%) a 8% (75% vs. 83%).