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09/03/2021

La sanità ai tempi del COVID-19

Marco Geddes da Filicaia

La sanità ai tempi del Coronavirus

Roma, Il Pensiero Scientifico Editore, 2020
260 pagine; 22 euro

 

La prima puntata della serie “COVID-19” era conclusa circa a fine giugno, al momento in cui la scrittura del libro è terminata: siamo ora – nell’autunno-inverno 2020 – alla seconda puntata e, come per tutte le serie thriller, non sappiamo quante puntate ci saranno. Geddes presenta una concisa cronaca italiana dell’epidemia, inquadrata sotto il profilo scientifico e accompagnata da riflessioni e annotazioni personali. È una lettura istruttiva che offre al cittadino un filo conduttore chiaro attraverso gli eventi del primo semestre dell’epidemia ed è una rilettura utile anche a chi è stato professionalmente coinvolto o ha seguito da vicino tali eventi. Il libro è articolato in un’introduzione, tre parti, intitolate «Ieri», «Oggi» e «Domani», che includono ventidue capitoli, e un’appendice con dati e grafici sintetici.
Nell’introduzione, l’autore rammenta il suo incontro, in occasione dell’epidemia di colera che colpì il Sud dell’Italia nel 1973, con Duccio Zampieri, il fondatore del Laboratorio di epidemiologia e biostatistica dell’Istituto superiore di sanità, e ne riporta una frase essenziale, valida ovunque e nel tempo: «L’infezione, l’epidemia, non va curata, non va inseguita, va battuta sul tempo. Bisogna arrivare in anticipo, essere più rapidi del microbo!». Oggi il Coronavirus ci ha largamente battuto in velocità (salvo che in una manciata di nazioni), una beffa della natura a una civilizzazione tutta impostata sul sempre più veloce e che arriva a investire miliardi in cavi transoceanici allo scopo di rendere fattibili transazioni finanziarie puramente speculative ad alta frequenza.
La prima parte, «Ieri», ripercorre gli antecedenti internazionali e nazionali dell’epidemia. In buona compagnia con molti altri Paesi, l’Italia aveva sulla carta un Piano nazionale di risposta a una possibile pandemia da virus (influenzale), pubblicato dal Ministero della salute e datato quindici anni addietro (2006): ma esisteva anche un qualche piano recente, stranamente mai reso pubblico, perché apparentemente troppo drammatico. Tra gli antecedenti critici che hanno pesato sulle possibilità di contrastare efficacemente l’epidemia, risalta in primo piano il progressivo indebolimento, particolarmente nell’ultimo decennio, del Servizio sanitario nazionale, che Geddes delinea lucidamente, forte di una pluriennale diretta esperienza professionale.
La seconda parte, «Oggi», segue per i primi cento giorni lo sviluppo dell’epidemia, dal 30 gennaio, data dei primi due casi importati in Italia di COVID-19 (due coniugi cinesi) al 10 maggio, fine del lockdown nazionale. Tre capitoli rammentano le caratteristiche del virus della SARS, responsabile dell’epidemia del 2002-2003, dell’attuale SARS-CoV-2 e dei principali indicatori epidemiologici in uso nella descrizione e analisi dell’epidemia. Gli altri capitoli esaminano punti di forza e di debolezza delle risposte, a livello nazionale e regionale, all’arrivo del virus e fattori che le hanno condizionate: particolare attenzione è dedicata alla contrastante esperienza del Veneto, con una risposta orientata ove possibile all’assistenza domiciliare dei pazienti, e della Lombardia, con una risposta basata soprattutto sulla disponibilità di centri ospedalieri di qualità. All’interno di quest’ultima regione, risalta una volta di più, nell’affannosa primissima fase dell’epidemia, l’elemento cruciale della “velocita” di risposta, nonché della capacità dei decisori politici a realizzarla, completamente mancata, con conseguenze catastrofiche per i comuni bergamaschi di Alzano e Nembro. Residenze sanitarie assistite, misure barriera, test diagnostici e disponibilità dei dati necessari a sorvegliare l’epidemia costituiscono altrettanti temi di capitoli, conclusi da un capitolo che offre spunti di cauto giudizio su successi e insuccessi della risposta all’epidemia.
La terza parte, «Domani», guarda a un futuro prossimo, dopo il 10 maggio, che è di fatto il periodo in cui stiamo vivendo, e ad un futuro ulteriore e più lontano, inquadrato nel mondo globalizzato: viene rivisitata con interrogazioni sulle opzioni possibili la sanità italiana nei suoi vari aspetti, prevenzione, sanità pubblica, medicina nel territorio, ospedali, residenze per anziani.
Con questo libro, scritto con stile fluido e gradevole, appoggiato a una pertinente documentazione e punteggiato di riflessioni, Geddes presenta un’occasione per rivedere nell’insieme la prima fase dell’epidemia, ma – soprattutto in questo momento – la possibilità di mettere a confronto quanto è delineato nella terza parte, «Domani», con quanto sta in parte già accadendo nel corso della seconda ondata epidemica. È un confronto che solleciterà il lettore a inserirsi personalmente tra l’autore e la realtà, con uno sforzo di comprensione delle potenzialità e delle limitazioni del sistema della sanità in Italia, oggi e per gli anni a venire.

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