Chi svolge attività manuali adotta più spesso comportamenti a rischio
Di conseguenza, gli interventi negli ambienti di lavoro rappresentano una sfida con cui dovranno confrontarsi necessariamente i Piani regionali per la prevenzione 2014-2018.
Anche il D.Lgs. 81/08, il cosiddetto Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, valorizza un sistema di promozione della salute e sicurezza dei lavoratori con la collaborazione dei soggetti istituzionali e delle parti sociali.
I dati della sorveglianza PASSI mostrano che, tra i lavoratori, la prevalenza dei principali fattori di rischio comportamentali (fumo di sigaretta, consumo di alcol a maggior rischio, obesità, sedentarietà) è differente per settore e tipologia di mansione svolta.
I dati relativi alla mansione e al settore sono disponibili per il periodo 2010-2013 per le 17 su 21 Regioni/Province autonome che hanno aderito al modulo opzionale sulla sicurezza sul lavoro (Piemonte, Valle d’Aosta, ASL lombarde, PA di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna), per un totale di oltre 59.300 interviste. Dal 2014 queste informazioni vengono rilevate per tutte le Regioni italiane.
Dai dati PASSI emerge che i lavoratori che svolgono un’attività prevalentemente manuale sono in generale i più svantaggiati in termini di fattori di rischio comportamentali: fra loro è più frequente la quota di fumatori, di consumatori di alcol a maggior rischio e di persone in sovrappeso e/o obese rispetto a quanto si osserva fra gli occupati che svolgono attività di tipo impiegatizio, esecutivo o dirigenziale (figura 1).
Le analisi dettagliate per settore e mansione mettono in evidenza che l’abitudine tabagica è maggiore tra le persone impiegate nell’edilizia (42%), nei trasporti (37%) e nell’industria metalmeccanica (36%).
La percentuale di persone che consumano alcol in modo potenzialmente rischioso per la salute è maggiore tra i lavoratori dell’edilizia (24%) e della metalmeccanica (22%).
La sedentarietà è più frequente tra i commercianti (37%), i conducenti (34%) e i collaboratori domestici (32%). La percentuale di persone in eccesso ponderale è più elevata tra i conducenti (61%) e le forze dell’ordine e i militari (56%) (figure 2-5).
In conclusione, il sistema di sorveglianza PASSI, fornendo informazioni sufficientemente specifiche sui fattori di rischio comportamentali dei lavoratori, può essere un importante strumento di advocacy, favorendo la condivisione tra i vari stakeholder (organizzazioni datoriali, imprenditori, sindacati, pianificatori della sanità regionale e aziendale) della necessità di messa in campo di specifici programmi e azioni integrate di promozione alla salute. PASSI rappresenta, inoltre, uno strumento utile alla progettazione e alla valutazione nel medio-lungo periodo.
Figura 1. Prevalenza dei principali fattori di rischio comportamentali nella popolazione degli occupati, per tipo di attività svolta. Regioni partecipanti al modulo di sicurezza sul lavoro, 2010-2013. (Fonte: Sorveglianza PASSI). |
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Fumo per settore di attività |
Fumo per mansione svolta |
Figura 2. Prevalenza di fumo di sigaretta nella popolazione degli occupati, per settore di attività e mansione svolta. Regioni partecipanti al modulo sicurezza sul lavoro, 2010-2013. (Fonte: Sorveglianza PASSI). |
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Alcol per settore di attività |
Alcol per mansione svolta |
Figura 3. Prevalenza di consumo di alcol a maggior rischio nella popolazione degli occupati, per settore di attività e mansione svolta. Regioni partecipanti al modulo sicurezza sul lavoro, 2010-2013. (Fonte: Sorveglianza PASSI). |
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Sedentarietà per settore di attività |
Sedentarietà per mansione svolta |
Figura 4. Prevalenza di sedentarietà nella popolazione degli occupati, per settore di attività e mansione svolta. Regioni partecipanti al modulo sicurezza sul lavoro, 2010-2013. (Fonte: Sorveglianza PASSI). |
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Eccesso ponderale per settore di attività |
Eccesso ponderale per mansione svolta |
Figura 5. Prevalenza di eccesso ponderale nella popolazione degli occupati, per settore di attività e mansione svolta. Regioni partecipanti al modulo sicurezza sul lavoro, 2010-2013. (Fonte: Sorveglianza PASSI). |
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Per approfondimenti
- WHO. Piano d’azione globale per la prevenzione e il controllo della MCNT per il periodo 2013-2020. Disponibile all’indirizzo: http://www.who.int/nmh/events/ncd_action_plan/en/
- WHO-Europe. Action Plan for non-communicable diseases 2016-2020.
- WHO. Healthy workplaces: a model for action. For employers, workers, policy-makers and practitioners. Ginevra, WHO, 2010. Disponibile all’indirizzo: http://whqlibdoc.who.int/publications/2010/9789241599313_eng.pdf?ua=1
- Ministero della Salute. Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018. Disponibile all’indirizzo: http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_045549_REP%20156%20%20PUNTO%205%20%20ODG.pdf
- Decreto legislativo n. 81 del 09.04.2008. Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30.04.2008. Disponibile all’indirizzo: http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/08081dl.htm
- European Network for Workplace Health Promotion (ENWHP). Disponibile all’indirizzo: http://www.enwhp.org/
- INAIL. Area dedicata alla Promozione della salute nei luoghi di lavoro (WHP). Disponibile all’indirizzo: http://www.ispesl.it/whp/index.asp