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11/04/2018

Archivio nazionale delle dimissioni ospedaliere: nuove variabili per il monitoraggio e la valutazione dell’assistenza

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L’archivio nazionale delle schede di dimissione ospedaliera (SDO), attivo dal 2001, contiene le informazioni relative a tutti i pazienti dimessi da tutti gli istituti di ricovero e cura pubblici e privati attivi sul territorio italiano.
Il database nazionale SDO viene correntemente impiegato per le analisi a supporto dell’attività di programmazione e valutazione dell’assistenza sanitaria, come il monitoraggio dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA), le valutazioni di impatto economico, il riparto del fondo sanitario nazionale. Il ricco patrimonio informativo, unito al carattere censuario e alla frequenza di aggiornamento dei dati, identifica l’archivio SDO come una delle più importanti fonti secondarie di dati per la ricerca clinico-epidemiologica, in particolare per gli studi di epidemiologia valutativa.

Il nuovo flusso SDO

Il primo gennaio 2017 è entrato in vigore in tutte le regioni italiane il Regolamento concernente la scheda di dimissione ospedaliera,1 che aggiorna il flusso informativo, il contenuto del tracciato record e le relative regole di compilazione e codifica.
Il provvedimento, che contiene importanti novità, sottolinea che, oltre a supportare i processi di programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria, il trattamento dei dati acquisiti deve essere funzionale alle finalità relative ai trattamenti effettuati per scopi statistici e scientifici e alla rilevazione sistematica con finalità epidemiologiche.
Attraverso modifiche e integrazioni del flusso SDO, sarà possibile garantire nel breve-medio termine:

  • il rispetto dei principi generali dell’assistenza ospedaliera transfrontaliera;2
  • l’attuazione del decreto sulla definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera;3
  • il mantenimento e lo sviluppo del programma nazionale esiti;4
  • l’interconnessione del flusso SDO con gli altri flussi informativi sanitari nazionali;5
  • un supporto adeguato al nuovo sistema di garanzia dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza.

Le nuove variabili

Nel tracciato record nazionale, trasmesso mensilmente dalle Regioni al Ministero, sono state inserite 25 nuove variabili,1 scelte sulla base di una consultazione pubblica aperta agli operatori sanitari, alle società scientifiche e ai ricercatori e avvalendosi delle esperienze di utilizzo degli archivi SDO in alcune regioni.6 L’introduzione delle nuove informazioni fornisce un contributo sostanziale per le attività di monitoraggio e valutazione dell’assistenza sanitaria, rendendo possibile l’incremento dell’affidabilità degli indicatori di appropriatezza e qualità dell’assistenza, consentendo di aggiungere nuovi elementi valutativi e rendendo più informativi i confronti tra erogatori. L’aggiornamento del tracciato record aumenta, inoltre, le possibilità di utilizzo del database SDO nell’ambito della ricerca epidemiologica.
In particolare:

  • l’introduzione di alcune variabili cliniche, come la stadiazione del tumore e alcuni dati pre-operatori per gli interventi di cardiochirurgia (pressione arteriosa sistolica, creatinina serica, frazione eiezione), così come l’informazione sulla presenza al momento del ricovero delle diagnosi principale e secondarie registrate durante la degenza, permetteranno di caratterizzare le reali condizioni del paziente al momento del ricovero, individuandone fragilità e complessità; queste informazioni sono indispensabili per applicare le procedure di risk-adjustment necessarie per ottenere stime non distorte degli indicatori di qualità dell’assistenza e delle misure di associazione tra processo ed esito delle cure erogate;
  • la possibilità di collegare le informazioni della madre a quelle del neonato grazie alla registrazione del codice della SDO della puerpera nella SDO del neonato consentirà di monitorare e valutare l’assistenza del percorso nascita, anche attraverso la possibilità di unire le informazioni della SDO a quelle del certificato di assistenza al parto (CeDAP),7 oggetto anch’esso di un flusso informativo nazionale;
  • il corretto monitoraggio del rispetto degli standard dei volumi di attività chirurgica per unità operativa e per operatore sarà possibile grazie all’inserimento nella SDO dell’identificazione, all’interno dello stesso episodio di ricovero, dei trasferimenti per gli interventi chirurgici/procedure eseguiti in service presso altro reparto o struttura diversi da quelli del ricovero; inoltre, l’introduzione di un codice identificativo per l’equipe chirurgica (fino a tre chirurghi) e per l’anestesista fornisce uno strumento importante per la quantificazione e valutazione dell’attività degli operatori, utile in diversi ambiti, non ultimo quello della certificazione curriculare dei medici in formazione e dei professionisti;
  • l’aggiornamento della registrazione delle tempistiche del ricovero e delle prestazioni erogate al suo interno (data e ora), così come la registrazione di tutte le unità operative che erogano le prestazioni durante un unico ricovero (e non solo quella di dimissione), costituiscono importanti elementi per migliorare l’accuratezza della stima degli esiti degli interventi sanitari e degli indicatori di qualità dell’assistenza erogata, tra cui la valutazione dei tempi di attesa delle prestazioni.

Completezza e qualità dei dati

L’emanazione di un decreto di aggiornamento di un flusso informativo sanitario corrente a valenza nazionale non si traduce, ovviamente, in un’immediata disponibilità di dati di alta completezza e qualità; ciò a causa della necessità di un adeguamento strutturale dei sistemi regionali e nazionali di raccolta e registrazione delle informazioni che comprenda anche l’informazione/formazione del personale dedicato. Si determina, quindi, una certa latenza tra la registrazione delle nuove informazioni e il raggiungimento del livello di completezza e qualità necessario per il loro utilizzo. La completezza delle 4 nuove variabili introdotte nel 2010 con il precedente aggiornamento del flusso SDO8 è passata mediamente nei primi 3 anni di applicazione da circa il 45% a circa il 75%, superando nel 2016 il 90% per tutte 4 le variabili, anche se con una certa variabilità regionale.9
Attualmente è in corso la valutazione della completezza e qualità dei dati SDO inviati dalle Regioni al Ministero della salute nel 2017, primo anno di applicazione del decreto di aggiornamento. Da una prima analisi relativa a circa l’80% delle SDO nazionali (alcune regioni sono in ritardo con l’invio dei dati rispetto alla scadenza prevista), si registra, per le nuove 25 variabili, un’elevata variabilità della completezza (dal 44% al 98%); è interessante notare che la completezza di tutte le nuove variabili cliniche supera il 90% in media sulle regioni che hanno inviato i dati. Allo scopo di assicurare la qualità di queste ultime variabili, il Ministero provvede a stilare e condividere con le Regioni apposite linee guida per la standardizzazione della raccolta dei dati e ad attivare controlli specifici. A questo si aggiunge il miglioramento della qualità che deriva dall’utilizzo dei dati, che può rivelare errori e incongruenze non reperibili dai controlli di routine e che vengono affrontati attraverso l’attività di audit sulla qualità a livello di ospedale e di regione.4
La qualità e la completezza di un flusso informativo sanitario nazionale sono assicurate dal processo interattivo di controllo che inizia dal produttore del dato (ospedale) e termina al Ministero della salute, con continue interazioni tra tutti gli operatori dei diversi passaggi. I dati di completezza e qualità del flusso SDO sono parte integrante del Rapporto SDO semestrale e annuale.9

Bibliografia

  1. Ministero della salute. Decreto n.261 del 07.12.2016. Regolamento recante modifiche ed integrazioni del decreto 27 ottobre 2000, n. 380 e successive modificazioni, concernente la scheda di dimissione ospedaliera. Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.31 del 07.02.2017. Disponibile all’indirizzo: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/02/07/17G00015/sg
  2. Decreto n.38 del 04.03.2014. Attuazione della direttiva 2011/24/UE concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera, nonché della direttiva 2012/52/UE, comportante misure destinate ad agevolare il riconoscimento delle ricette mediche emesse in un altro stato membro. Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.67 del 21.03.2014. Disponibile all’indirizzo: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/03/21/14G00050/sg
  3. Decreto ministeriale n.70 del 02.04.2015. Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.127 del 04.06.2015. Disponibile all’indirizzo: http://www.camera.it/temiap/2016/09/23/OCD177-2353.pdf
  4. Programma Nazionale Esiti (PNE). Disponibile all’indirizzo: http://pne2017.agenas.it/ (ultimo accesso: 16.02.2018).
  5. Ministero della salute. Decreto n.262 del 07.12.2016. Regolamento recante procedure per l’interconnessione a livello nazionale dei sistemi informativi su base individuale del Servizio sanitario nazionale, anche quando gestiti da diverse amministrazioni dello Stato. Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.32 del 08.02.2017. Disponibile all’indirizzo: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/02/08/17G00016/sg
  6. Colais P, Di Martino M, Fusco D, Davoli M, Aylin P, Perucci CA. Using clinical variables and drug prescription data to control for confounding in outcome comparisons between hospital. BMC Health Serv Res 2014;14:495.
  7. Ministero della salute. Certificato di assistenza al parto (CeDAP). Analisi dell’evento nascita – Anno 2014. Disponibile all’indirizzo: http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=2585 (ultimo accesso: 16.02.2018)
  8. Decreto n.135 dell’08.07.2010. Regolamento recante integrazione delle informazioni relative alla scheda di dimissione ospedaliera, regolata dal decreto ministeriale 27 ottobre 2000, n. 380. Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.194 del 20.08.2010.
  9. Ministero della salute. Rapporto SDO 2016. Disponibile all’indirizzo: http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=1237&area=ricoveriOspedalieri&menu=vuoto (ultimo accesso: 16.02.2018).
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