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14/08/2015

AIRTUM: La sopravvivenza per tumore in Italia nel periodo 2000-2007 è migliore rispetto alla media europea

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Confronto fra la sopravvivenza relativa (sr %)* a 5 anni dalla diagnosi di tumore negli adulti, per i tipi di tumore più frequenti in italia. europa e paesi del nord europa, 2000-2007

La tabella presenta le stime più recenti della sopravvivenza dei pazienti oncologici a 5 anni dalla diagnosi in Italia (nelle aree coperte dai Registri tumori AIRTUM), nell’intera Europa e nei Paesi del Nord Europa, che generalmente mostrano valori tra i più elevati nel nostro continente.

In Italia, la sopravvivenza è allineata alla media europea per tutte le neoplasie analizzate. Inoltre, per molte sedi tumorali, quali stomaco, colon, retto, polmone, melanoma cutaneo, mammella femminile, prostata, rene e linfomi non Hodgkin, i valori relativi ai pazienti italiani sono superiori alla media europea. I risultati di sopravvivenza si mostrano in linea anche rispetto a quelli dei Paesi del Nord Europa (retto e mammella) e sono addirittura superiori per stomaco, colon, polmone, prostata e rene. Livelli inferiori, ma non oltre i 2-3 punti percentuali, si riscontrano per il melanoma cutaneo, i tumori dell’ovaio e i linfomi non Hodgkin.

I dati presentati sono stati elaborati a partire dallo studio EUROCARE-5, il quinto aggiornamento dello studio collaborativo europeo che monitora la sopravvivenza dei pazienti oncologici da oltre 25 anni, a cui hanno partecipato 117 registri tumori europei, tra cui i registri tumori del network AIRTUM, fornendo dati su oltre 21 milioni di casi provenienti da 30 Paesi.

Nell’interpretare le differenze tra Paesi, va ricordato che la media europea risente di una variabilità geografica notevole con valori di sopravvivenza in genere più elevati della media nei Paesi nordici (Scandinavi), nell’Europa centrale (Austria, Belgio, Francia, Germania, Svizzera e Olanda) e nel Sud Europa (Croazia, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna e Italia). I valori di sopravvivenza sono lievemente inferiori per Danimarca, Regno Unito e Irlanda, nettamente più bassi nei Paesi dell’Est Europa (Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia).

Quando si effettuano confronti tra Paesi (o rispetto al passato), va tenuto presente che la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di tumore è influenzata principalmente da due aspetti: una diversa diffusione e intensità di interventi di prevenzione secondaria (screening organizzato o spontaneo), che possono anticipare la diagnosi migliorando la sopravvivenza, e una diversa disponibilità ed efficacia degli interventi terapeutici, che possono migliorare la prognosi dei pazienti sia allungando l’aspettativa di vita sia aumentando le possibilità di completa guarigione.

È anche importante ricordare che la percentuale di persone ancora vive a 5 anni di distanza da una diagnosi di tumore (sopravvivenza relativa a 5 anni) non coincide necessariamente con la percentuale dei guariti.

Approfondimenti

  1. De Angelis R, Sant M, Coleman MP et al; EUROCARE-5 Working Group.Cancer survival in Europe 1999-2007 by country and age: results of EUROCARE-5 a populationbased study. Lancet Oncol 2014;15(1):23-34.
  2. Per una versione estesa dei confronti di sopravvivenza con gli altri Paesi: AIOM, AIRTUM. I numeri del cancro in Italia. 2015.
  3. Per il concetto di guarigione dal cancro vedi AIRTUM WG. I tumori in Italia - Rapporto 2014. Epidemiol Prev 2014; 38(6) Suppl 1.
  4. Un aggiornamento dei dati di sopravvivenza italiani a cura dell’Associazione italiana dei registri tumori è previsto per il 2016.
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