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28/10/2020

Lettera aperta dell’Associazione Italiana di Epidemiologia per le azioni di contrasto alla pandemia di COVID-19

Al Ministro della Salute
Al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

28 ottobre 2020

In considerazione delle difficoltà che attraversa il Paese, l’Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE) ritiene doveroso fornire il proprio contributo a coloro che sono chiamati ad assumere decisioni in questa fase della pandemia.

L’AIE propone 3 strumenti operativi da utilizzare in modo omogeneo in tutte le Regioni per:

  1. Seguire l’evoluzione locale della pandemia e prendere contromisure basate su dati e criteri omogenei;
  2. Promuovere un uso appropriato dei diversi test per l’accertamento dell’infezione;
  3. Fornire riferimenti a medici di medicina generale e  pediatri per la prescrizione dei test per la ricerca dei casi di COVID-19.

I dati

La rapidità della diffusione della pandemia richiede l’adozione di contromisure urgenti, che possono interferire con interessi e libertà individuali. Nella prospettiva di dover gestire una lunga fase di convivenza con il virus, è essenziale la collaborazione dei cittadini, che si ottiene rispettando il diritto irrinunciabile delle persone a essere adeguatamente informate delle scelte di chi governa, in particolare è necessario comunicare su quali elementi razionali e su quali dati sono state compiute. Per questo i principali indicatori che stanno alla base delle decisioni del Governo nazionale e di quelle regionali devono essere resi del tutto trasparenti e ancora più tempestivi.
L’Associazione Italiana di Epidemiologia propone che in aggiunta ai dati sintetici diffusi quotidianamente a livello nazionale dal Ministero della Salute, e a quelli diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, siano resi disponibili anche dati elaborati a livello regionale, secondo uno schema condiviso di indicatori che permettano di seguire le variazioni di incidenza di Covid-19 per gruppi di età, per aree geografiche dettagliate, per severità clinica. Per comprendere l’evoluzione della pandemia, l’incidenza di casi confermati per 100.000 abitanti rimane l’indicatore primario, ma è opportuno che il valore sia calcolato nel tempo per aree geografiche anche a livello di singolo comune e per aree ancora più dettagliate per i grandi centri urbani.  La distribuzione dei nuovi casi per gruppi di età fornisce indicazioni sui contesti in cui si sta propagando maggiormente l’infezione e sulle scelte di azioni mirate. Inoltre, per ogni area esaminata, il numero di casi ricollegabili a focolai identificati e circoscrivibili è un indicatore di diffusione nella popolazione generale.  Le attività di tracciamento dei contatti vanno salvaguardate, per quanto possibile, per evitare di distorcere in modo drammatico il quadro epidemiologico e la capacità di controllo della diffusione(vd. all.).

I test

La disponibilità estesa di test antigenici rapidi offre l’occasione per ampliare grandemente ed in modo coordinato le capacità di identificazione delle persone infette.  AIE propone criteri operativi per un uso appropriato del test molecolare e di quello antigenico, ma soprattutto propone che vi siano modalità condivise tra le diverse aree del Paese e che i risultati dei test siano raccolti ed analizzati (vd. all.).

Indicazioni per i medici

I Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta possono oggi svolgere un ruolo fondamentale nel contenimento dell’epidemia per evitare il raggiungimento di livelli incontrollabili di diffusione e conseguente saturazione degli ospedali e dei letti di terapia intensiva. La richiesta di esecuzione del test molecolare o del test rapido può essere richiesta direttamente dagli MMG e PLS. AIE propone un documento a sostegno di scelte e criteri coerenti tra i medici sul territorio nazionale.

Nella consapevolezza delle difficoltà del momento e del grande lavoro già svolto da chi ha l’onere di agire per contrastare la pandemia, l’Associazione italiana di epidemiologia mette a disposizione le elaborazioni prodotte dal Gruppo di studio AIE auspicando una prospettiva di collaborazione, coordinamento e omogeneità di azione fra le diverse aree del Paese.

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