Lettere
31/12/2019

Uso dei dati Istat per la sorveglianza epidemiologica

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La rivista ha aperto un dibatto inerente l’entrata in vigore della Legge 22 marzo 2019 n.29 “Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione”. Le diverse posizioni evidenziano aspetti critici e punti di forza, tra questi «l’impulso a riconoscere il ruolo centrale della sorveglianza epidemiologica nella programmazione dei servizi sanitari». Uno dei pilastri della sorveglianza epidemiologica è certamente costituito dall’analisi dei dati di mortalità, la cui fonte in Italia è rappresentata dalle anagrafi comunali e dalle schede di morte, che alimentano sia le indagini sulle cause di morte effettuate dall’Istat, sia i registri nominativi delle cause di morte regionali.
Noi abbiamo svolto un esercizio che, per quanto non originale, ci ha consentito di utilizzare per il comune e la provincia di Brindisi e per la regione Puglia i dati di mortalità più aggiornati per trarne alcune indicazioni utili per la sanità pubblica. Utilizzando i dati Istat abbiamo calcolato, per il periodo 2012-2016, a livello comunale, provinciale e regionale, i rapporti standardizzati di mortalità specifici per causa.
Il territorio del comune di Brindisi è un sito di interesse nazionale (SIN) ai fini della bonifica, in considerazione della quantità e pericolosità degli inquinanti presenti e al rilievo dell’impatto sull’ambiente in termini di rischio sanitario ed ecologico, a causa della presenza di impianti chimici e petrolchimici, di centrali elettriche, di un’area portuale e di discariche.
Il comune di Brindisi è pertanto stato oggetto di diversi studi epidemiologici sia analitici sia descrittivi,1-10 in particolare di uno studio di coorte pubblicato nel 2017 sugli effetti delle esposizioni ambientali sulla mortalità e morbosità della popolazione residente a Brindisi e nei comuni limitrofi.9
In questo lavoro, sono state considerate le cause iniziali di decesso nella classificazione Eurostat Shortlist for Causes of Death. Per tutte le cause di decesso sono stati calcolati, per genere e utilizzando classi d’età quinquennali, i rapporti standardizzati di mortalità (SMR), con riferimento sia nazionale sia regionale, con intervalli di confidenza al 90% (IC90%). È stato adottato anche il riferimento nazionale in modo da poter osservare i profili di salute critici che non emergerebbero qualora li si riscontrasse come caratteristici della popolazione in studio e di quella regionale di primo riferimento. Analogamente a quanto fatto nell’ultimo rapporto dello studio SENTIERI,10 anche nel nostro caso si è ritenuto di non aggiustare per l’indice di deprivazione (per approfondimenti metodologici vd. materiale supplementare on-line).
I risultati evidenziano per le donne del comune di Brindisi un eccesso per la mortalità complessiva nel periodo 2012-2016: ai 2.079 decessi osservati (Oss), rispetto al riferimento regionale, corrisponde un SMR di 104,2 (IC90% 100,5-108,1). Solo per le donne si riscontrano, rispetto al riferimento regionale, eccessi di mortalità per alcuni gruppi di cause di morte: cause esterne di traumatismo e avvelenamento (Oss: 100; SMR: 146,8; IC90% 123,5-173,3); alcune malattie infettive e parassitarie (Oss: 51; SMR: 128,2; IC90% 100,2-161,9); disturbi psichici e comportamentali (Oss: 77; SMR: 127,5; IC90% 104,6-154,2), malattie del sistema respiratorio (Oss: 140; SMR: 118,4; IC90% 102,5-136,3), tumori (Oss: 535; SMR: 111,8; IC90% 103,9-120).
Il riferimento nazionale consente di cogliere i seguenti eccessi di mortalità per il comune di Brindisi nel periodo 2012-2016: negli uomini, per le malattie endocrine (Oss: 102; SMR: 132,1; IC90%: 111,3-155,7); nelle donne, per malattie endocrine (Oss: 134; SMR: 139,3; IC90%: 120,1-160,8) e per le malattie del sistema nervoso e degli organi di senso (Oss: 116; SMR: 124,9; IC90%: 106,5-145,7).
Fra le specifiche cause di decesso tumorali nel comune di Brindisi si segnala, rispetto al riferimento regionale: per gli uomini, il melanoma maligno della cute (Oss: 15; SMR: 206,1; IC90% 127-317,3) e il tumore maligno dell’esofago (Oss: 11; SMR: 189,6; IC90% 106,3-313,8); per le donne, la leucemia (Oss: 26; SMR: 144,5; IC90% 101,2-200,4), il tumore maligno del pancreas (Oss: 43; SMR: 140,5; IC90% 107,2-181,1) e il tumore maligno del seno (Oss: 108; SMR: 127,2; IC90% 107,7-149,2). Materiali, metodi e risultati completi sono riportati in appendice.
Tale analisi, se aggiornata periodicamente, costituirebbe per i Comuni un utile strumento di sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente, tanto più per i Comuni ove i dati di sorveglianza epidemiologica risultino oramai non aggiornati da molti anni.11
I principali limiti di questo approccio sono quelli caratteristici di ogni studio di epidemiologia descrittiva, in particolare l’impossibilità di stabilire o ipotizzare effetti causali.12 Tuttavia, i dati Istat sulle cause iniziali di decesso, costituiscono una importante fonte per analisi epidemiologiche descrittive, da utilizzare per formulare ipotesi di lavoro.
Nel caso da noi illustrato, per esempio, gli eccessi di mortalità per tumore alla mammella nelle donne residenti nel comune di Brindisi suggeriscono la necessità di interventi di prevenzione immediati e rendono opportuni ulteriori approfondimenti volti a comprenderne le cause.

Conflitti di interesse dichiarati: nessuno.

Bibliografia

  1. Alessandrini ER, Faustini A, Chiusolo M et al. Air pollution and mortality in twenty-five Italian cities: results of the EpiAir2 Project. Epidemiol Prev 2013;37(4-5):220-29.
  2. Gianicolo EA, Bruni A, Mangia C, Cervino M, Vigotti MA. Acute effects of urban and industrial pollution in a government-designated “Environmental risk area”: the case of Brindisi, Italy. Int J Environ Health Res 2013;23(5):446-60.
  3. Gianicolo EA, Bruni A, Rosati E, et al. Congenital anomalies among live births in a polluted area. A ten-year retrospective study. BMC Pregnancy Childbirth 2012;12:165.
  4. Gianicolo EA, Mangia C, Cervino M, Bruni A, Andreassi MG, Latini G. Congenital anomalies among live births in a high environmental risk area - a case-control study in Brindisi (southern Italy). Environ Res 2014;128:9-14.
  5. Gianicolo EA, Serinelli M, Vigotti MA, Portaluri M. Mortality in the municipalities of Brindisi Province, 1981-2001. Epidemiol Prev 2008;32(1):49-57.
  6. Pirastu R, Ancona C, Iavarone I et al. SENTIERI Project. Mortality study of residents in Italian polluted sites: evaluation of the epidemiological evidence. Epidemiol Prev 2010;34(5-6) Suppl 3:1-2.
  7. Scarinzi C, Alessandrini ER, Chiusolo M et al. Air pollution and urgent hospital admissions in 25 Italian cities: results from the EpiAir2 project. Epidemiol Prev 2013;37(4-5):230-41.
  8. Serinelli M, Gianicolo EA, Cervino M, Mangia C, Portaluri M, Vigotti MA. Acute effects of air pollution in Brindisi (Italy): a case-crossover analysis. Epidemiol Prev 2010;34(3):100-7.
  9. Bauleo L, Ancona C, Morabito A et al. Studio di coorte sugli effetti delle esposizioni ambientali sulla mortalità e morbosità della popolazione residente a Brindisi e nei comuni limitrofi. Regione Puglia; 2017.
  10. Zona A, Iavarone I, Buzzoni C et al. SENTIERI-Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento: Quinto Rapporto - Epidemiol Prev 2019;43(2-3) Suppl 1:1-208. doi: 10.19191/EP19.2-3.S1.032.
  11. Osservatorio Epidemiologico Regionale Puglia. “Relazione sullo stato di salute della popolazione pugliese. Anni 2006-2011. 2013.
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