Lettere
02/02/2018

Ricerca di agenti virali a trasmissione enterica nei reflui urbani milanesi

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In letteratura diversi studi hanno rilevato la presenza di virus enterici in campioni di acque reflue: un problema rilevante, soprattutto se si tratta di acque depurate destinate al riuso agricolo.1-4 Tra le analisi microbiologiche previste dalla normativa nazionale (D.M. 185/2003), non è contemplata la ricerca di virus enterici che potrebbero determinare una contaminazione delle colture irrigate, con potenziale trasmissione all’uomo e conseguente rischio per la salute pubblica. In questo contesto, è stato condotto uno studio pilota per valutare la capacità di eliminazione di alcuni agenti virali eventualmente presenti negli scarichi di fognatura del depuratore municipale di Milano Nosedo (Lombardia), le cui acque depurate vengono impiegate per il riuso irriguo. All’impianto confluiscono gli scarichi di due collettori fognari (Nosedo e Ampliamento Est) che raccolgono il 50% dei reflui cittadini, pari a 1.250.000 abitanti equivalenti. Il trattamento depurativo prevede fasi meccanico-fisiche e chimico-biologiche.
Nel periodo marzo-ottobre 2016 e con cadenza quindicinale, dal depuratore sono stati raccolti due campioni di acque in ingresso (uno per ciascun collettore fognario) e un campione di acqua in uscita, per un totale di 51 campioni (34 in entrata e 17 in uscita). I campioni sono stati concentrati secondo il protocollo dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per la sorveglianza ambientale di virus a trasmissione enterica e inoculati in linee cellulari (RD e L20B) per l’isolamento virale.5 Brevemente, il 64,7% (22/34) dei campioni in ingresso ha mostrato effetto citopatico sulle colture RD, 45,5% (10/22) provenienti dal collettore Nosedo e 54,5% (12/22) da Ampliamento Est. Nessun effetto citopatico è stato osservato sulla linea cellulare L20B, selettivamente suscettibile per Poliovirus, confermando l’assenza di reintroduzione di virus poliomelitici nella popolazione studiata e il buon proseguimento del progetto di eradicazione della polio.
Nessun campione di acqua in uscita ha alterato la morfologia delle colture cellulari, suggerendo l’assenza di particelle virali infettive ed mettendo in evidenza l’adeguatezza dei metodi di trattamento delle acque reflue nell’inattivare i virus enterici infettivi circolati nella popolazione.
Sono attualmente in corso specifici test biomolecolari per la caratterizzazione genetica dei virus isolati e l’eventuale individuazione e tipizzazione di virus enterici non coltivabili. L’implementazione futura di sistemi nazionali di sorveglianza integrata ambientale e clinica permetterebbero di identificare e caratterizzare i virus enterici circolanti, monitorare i cambiamenti epidemiologici, oltre che permettere di individuare eventuali focolai epidemici, al fine di attuare misure di contenimento e controllo tempestive.

Conflitti di interesse dichiarati: nessuno.

Bibliografia

  1. La Rosa G, Pourshaban M, Iaconelli M, Muscillo M. Quantitative real-time PCR of enteric viruses in influent and effluent samples from wastewater treatment plants in Italy. Ann Ist Super Sanita 2010; 46(3):266-73.
  2. Prevost B, Lucas FS, Goncalves A, Richard F, Moulin L, Wurtzer S. Large scale survey of enteric viruses in river and waste water underlines the health status of the local population. Environ Int 2015;79:42-50.
  3. Courault D, Albert I, Perelle S et al. Assessment and risk modeling of airborne enteric viruses emitted from wastewater reused for irrigation. Sci Total Environ 2017;592:512-26.
  4. Iaconelli M, Muscillo M, Della Libera S et al. One -year surveillance of human enteric viruses in raw and treated wastewaters, downstream river waters, and drinking waters. Food Environ Virol 2017;9(1):79-88.
  5. World Health Organization. Guidelines for Enviromental Surveillance of Poliovirus circulation. WHO/V&B/03.03. WHO 2003. Disponibile all’indirizzo: http://polioeradication.org/wp-content/uploads/2016/07/WHO_V-B_03.03_eng.pdf
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