Lettere
14/11/2010

Le relazioni pericolose in epidemiologia

  • Lettera a E&P di Fabrizio Bianchi, 28.12.2014
    Una sintesi e qualche proposta

«Caro Direttore, non senza sorpresa e preoccupazione ho letto su Le Monde del 18 dicembre 2013 un articolo del giornalista Stéphane Foucart intitolato Epidémiologie: des liaisons dangereuses dedicato al tema delle connessioni etiche della possibile designazione di Paolo Boffetta a capo del Centro di Ricerca in Epidemiologia e Salute della Popolazione (CESP, INSERM-Université Paris-Sud)...» (leggi tutto)

  • Intervento di Rodolfo Saracci, 24.01.2014
    Epidemiologia, «liaisons dangereuses» e sanità pubblica

«Due recenti articoli de Le Monde,1,2 critici di alcune attività di un epidemiologo italiano (Paolo Boffetta) candidato alla direzione del Centre d’épidémiologie et Santé des Populations (CESP) a Parigi, sono sostanzialmente centrati sui conflitti di interesse (le liaisons dangereuses) tema di frequenti discussioni in seno all’AIE e in Epidemiologia&Prevenzione. Il primo articolo compare nella sezione «Scienza e tecnica» del giornale, rubrica «Etica». Il CESP è articolato in una decina di diverse unità e, come il nome stesso indica, è un centro di ricerca epidemiologica per la sanità pubblica e non di epidemiologia punto e basta. Con un’espressione alla moda potremmo dire «ricerca epidemiologica transizionale alla sanità pubblica», attraverso le funzioni di riferimento e consulenza, oltre che di ricerca e formazione del personale, per le questioni di sanità pubblica. Per questa ragione sposterò qui l’attenzione dal piano etico a quello dei ruoli sociali di quanti operano con funzioni diverse nella sanità pubblica...» (leggi tutto)

  • Commento di Liliana Massocchi, primo commento libero arrivato sul sito 

«La lettura dell’articolo di Le Monde ha risposto indirettamente ai dubbi che sollevavo in merito alla credibilità dei periti di parte (privata) nel commento che avevo inviato al comunicato stampa AIE sull’ILVA lo scorso 26 luglio.
Ma com’è possibile che persone con questi enormi conflitti di interesse facciano da periti in processi importanti come quello dell’ILVA (e non solo, stando a quanto riportato dall’articolo di Le Monde) senza che nessuno in Italia ne parli?
Come cittadina che si occupa di ambiente sono pienamente d’accordo con quanto sostiene Fabrizio Bianchi in merito alla necessità di informare la società “sulla natura dei conflitti di interesse emersi finora e su altri meno noti che riguardano Boffetta e La Vecchia (consulenti in Italia di società come ILVA e ENI) e altri consulenti”.
E mi duole constatare che (per quanto abbia cercato in rete) sulla stampa italiana non siano apparsi articoli sull’argomento e, tanto meno, prese di posizione chiare da parte della comunità scientifica in generale e dell’epidemiologia in particolare.
Per i cittadini che si battono ogni giorno sui propri territori per salvaguardare l’ambiente e la salute delle persone sarebbe importante sentire che la comunità scientifica è presente su temi di questa importanza. In caso contrario, lo scotto da pagare è molto salato, per tutti: è la percezione, peraltro già ampiamente diffusa, del mondo scientifico/accademico come “avversario” colluso con gli interessi più forti.
Ed è un vero peccato. Lo dico come biologa». (Liliana Massocchi, Corsico, MI)

  • Commento di Eugenio Paci, direttore di E&P

«Giustamente il commento della dott.ssa Massocchi all’articolo di Bianchi lamenta il silenzio che in Italia persiste sulla questione del conflitto di interesse che coinvolge l’epidemiologia Italiana, al centro del caso sollevato da un giornale prestigioso come Le Monde. Epidemiologia &Prevenzione ha ritenuto necessario portare a conoscenza dei nostri lettori questo episodio e il commento di Fabrizio Bianchi perché è utile che si agisca...»  (leggi tutto)

  • Proposta di Franco Carnevale,“Serious scientific and ethical improprieties”

A proposito dell’“affaire” La Vecchia-Boffetta segnalo ai lettori di E&P che c’è la possibilità di sottoscrivere una lettera da inviare alla “European Cancer Prevention Organisation” (ECPO). Il testo è proposto da Kathleen Ruff di “RigthtOn Canada”, attivista anti-amianto. E'molto indicativo che più che gli accademici e i ricercatori siano le organizzazioni che difendono le vittime (in questo caso delle vittime dell'amianto) a mobilitarsi per afrontare i problemi sollevati dai conflitti di interesse.

La lettera si occupa di “serious scientific and ethical improprieties” che compaiono “in an article on asbestos by Drs. Carlo La Vecchia and Paolo Boffetta, which was published by the ECPO’s official journal, the European Cancer Prevention Journal. La Vecchia is joint Editor-in-Chief of the journal and a member of the ECPO’s International Advisory Board. The article distorts the scientific evidence, claiming that continued exposure to asbestos causes no additional risk of mesothelioma. The article falsely states that the authors had no conflict of interest, when they had been paid by a company, charged with criminal offenses for the deaths of a number of its workers from mesothelioma, to put forward this same argument in court, which would allow the current company managers to have impunity for the deaths. The article falsely states that it was funded by the Italian Cancer Research Association (AIRC), thus adding an advantageous air of legitimacy to the article and its arguments. AIRC has confirmed that it gave no funding whatsoever for the article. The article violates the conflict of interest and ethical requirements of ECPO and goes directly against ECPO’s stated goals to prevent cancer and to help cancer victims. The letter calls on ECPO to dismiss Dr. La Vecchia from the positions he holds with them”.

Le adesioni vanno inviate a Kathleen Ruff di “RigthtOn Canada”, Senior Advisor del Rideau Institute (kruff@bulkley.net) possibilmente entro gennaio riportando:
“For scientists, academics and professionals, please give any and all present and past qualifications and titles (for identification purposes only) and country. For health defenders, please give country and any connection to the asbestos issue or to cancer organisations. For organisations, please give country.”

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